Rocksmith è stato uno dei giochi che più ha colpito la redazione di Joypad l’anno scorso. Non per il graficone, non per il multiplayer online ma perché si trattava di un vero maestro di musica. Imparare a suonare basso e chitarra sul serio, potendo trasportare ciò che abbiamo imparato su console o PC nel mondo vero, è una cosa che davvero ci aveva colpiti. E pensate un po’… Rocksmith 2014 Edition compie incredibili passi avanti!
Il gioco l’abbiamo visto da Ubisoft alla Gamescom, presentato da Nao Higo e Paul Cross, i due big boss del progetto (oltre che essere simpaticissimi). La premessa è stata: tutto quello che del vecchio Rocksmith non andava non esiste più. E per una volta tanto, non ce l’hanno venduto per più di quanto non sia.
Rocksmith 2014 Edition appare totalmente rivisto, in ogni minimo dettaglio. I menu di gioco sono finalmente immediati, comprensibili e specialmente veloci. I caricamenti sono inesistenti (Nao ci ha svelato che hanno impiegato un ingegnere per un anno intero per risolvere il problema dei caricamenti) e le cose da fare sono moltissime di più. Uno dei punti deboli del primo Rocksmith era, paradossalmente, il sistema di lezioni. Pochi dettagli, descrizioni frettolose, impossibilità di mettere in pausa una canzone all’arrivo di un accordo particolarmente ostico. Tutto sistemato ora: le lezioni (oltre una 30, dalle tecniche base a quelle avanzatissime) si adattano ai nostri errori. Se sbagliamo troppo, otterremo automaticamente spiegazioni extra e video di riferimento al fine di capire dove stiamo sbagliando. Il sistema che ci spiega dove posizionare le dita sulla chitarra è stato rivisto ed è molto più completo. Anche durante una canzone possiamo mettere in pausa in qualsiasi momento, rivedere una sezione, cambiare la difficoltà, cambiare la velocità (possiamo suonare anche all’1% di velocità, se davvero lo desideriamo). Dulcis in fundo, su Xbox 360 potete usare i comandi vocali di Kinect per mettere in pausa una canzone senza passare da un pad. Sistemato pure il sistema delle note, che ora nel caso di un tremolio è molto più preciso nel mostrarci come fare.
Novità dell’edizione 2014 sono le sezioni di improvvisazione. Dopo aver imparato come si fa ad improvvisare una canzone avremo a disposizione un numero davvero impressionante di generi e di strumenti su cui suonare. Grazie ad un complesso algoritmo la nostra band virtuale seguirà quello che stiamo facendo, adattandosi automaticamente al nostro stile e alla complessità di quello che stiamo suonando. Il gioco vi renderà attenti al tipo di note che potete suonare in modo che siano in armonia con la band e, per quanto abbiamo potuto vedere, tutto funziona a meraviglia. Ritornano anche i giochi arcade (quelli che si occupano di spiegarvi tecniche speciali e di farvi fare pratica) con la stessa grafica 8 bit ma in numero molto maggiore.
Per finire la carrellata delle novità che abbiamo visto (ma sospettiamo ce ne siano molte altre ancora sotto silenzio) abbiamo saputo che potremo importare quasi tutte le canzoni del vecchio Rocksmith (mancano ancora gli accordi per un paio di canzoni importanti) e per tutti i DLC che avete eventualmente acquistato. Un ottimo modo per evitarci di dover cambiare ogni volta disco…
Rocksmith 2014 Edition è uno dei titoli più interessanti mostrati a Colonia, almeno secondo il mio modesto parere.
