Dei, semidei, eroi, mostri mitologici e omoni muscolosi… God of War decisamente vi rifila tutto il pacchetto completo! Torniamo ad impersonare Kratos, iroso e collerico generale spartano sempre pronto a cercare vendetta e rendere i propri nemici in frattaglie che al limite vanno bene per il gatto! Il nostro Kratos torna sui vostri schermoni al plasma in God Of War: Ascension, in esclusiva per Playstation 3! E non perdetevi la nostra intervista con gli sviluppatori!
Ciao, mi chiamo Kratos
Se conoscete bene questa saga, saprete sicuramente come sono andate le cose in God of War III, con Kratos alla ricerca della sua meritata vendetta contro il re degli dei, Zeus. Ma in questo Ascension facciamo un doveroso passo indietro e torniamo a conoscere un giovane guerriero spartano, accecato dalla furia per la strage della sua famiglia. Al fine di ottenere la sua vendetta (mai che ci sia un altro sentimento a spingere il nostro), Kratos fa un patto col Dio Ares: in cambio della sua anima egli otterrà una forza incredibile. Peccato però che poi il nostro spartano steroideo decida di venire meno al suo patto, scatenando l’ira funesta delle Furie, le quali sono estremamente intransigenti verso chi viene meno alla parola data, specialmente se questa mancanza è nei confronti di un dio. Cominciamo dunque l’avventura con il protagonista incatenato, prigioniero di una furia in topless (ma non per questo molto eccitante, ve l’assicuro).
La storia è forse un po’ meno epica rispetto a God of War 3, diciamolo subito. Difficile comunque raggiungere i livelli di una narrazione che iniziava con un guerriero molto incavolato che scala il monte olimpo con il chiaro intento di impalare il re degli dei. E ve lo anticipiamo, niente scene birichine in cui potete pigiare tasti sul controller in modo allusivo. Il povero Kratos ha appena perso moglie e figlia, ci vuole tempo per rimettersi sulla scena degli appuntamenti! La storia, dicevamo, è meno epica e tuttavia farà in modo di tenervi incollati allo schermo per sapere cosa succede, il che è più che sufficiente.
Gli spadini di Mr K.
Come da tradizione, non appena avremo i comandi di Kratos dovremo cominciare a combattere in ambientazioni epiche e zeppe di eventi titanici. Sebbene forse l’inizio di questo Ascension non sia spettacolare come God of War 3 (indimenticabile il combattimento su Gaia), il team di Santa Monica Studios comincia immediatamente a immergervi nelle lotte del gioco. In groppa al mostruoso Centimani dunque avremo il nostro battesimo di fuoco, con pochissimo spazio al tutorial e tantissimo spazio a spade, sangue e violenza piuttosto gratuita. L’approccio di base di Ascension è lo stesso a cui siete abituati, con il giocatore che deve destreggiarsi tra combattimenti stile hack-&-slash, eventi quick time, qualche enigma e limitate sezioni platform. Rimasta sostanzialmente invariata anche la telecamera fissa, che può piacere o meno a dipendenza dei gusti. In se la telecamera funziona quasi sempre, anche se in alcuni rari casi avremmo preferito avere un controllo più diretto. Dall’altro canto però una gestione della visuale automatica ha permesso agli sviluppatori di sorprendere il giocatore con scorci davvero mozzafiato e inquadrature dal gusto molto cinematografico.
L’armamentario di Kratos rimane piuttosto vario, anche se con evidenti cambiamenti. Le Lame del Caos, anche dette gli spadini di Mr. K, in questo gioco possono ottenere i poteri degli elementi. Esse saranno dunque infuse di fuoco, gelo e quant’altro, ognuna con la sua barra dell’ira. Una maggiore precisione e devastazione nell’attacco fa aumentare la barra, la quale potrà essere sbloccata con i tasti L3 ed R3 per ottenere una mossa particolarmente devastante (spesso utilissima contro i boss più difficili). Non viene dimenticata la magia, la quale è d’aiuto nelle fasi più concitate dei combattimenti. Ritornano, per gli aficionados, i vari sistemi di potenziamento quali gli Occhi di Gorgone (per aumentare la vita di Kratos), le Piume di Fenice e le immancabili sfere dell’esperienza. Queste ultime serviranno al giocatore per potenziare le proprie armi, in modo da poter affrontare le varie creature del gioco. Una gestione attenta e oculata di queste sfere rosse è un must, dal momento che alcuni nemici sono più soggetti ad un attacco piuttosto che ad un altro. Novità assoluta di questo titolo è la possibilità data a Kratos di raccogliere armi lasciate cadere dai nemici sconfitti. Potremo dunque difenderci anche con spade, mazze e lance, sebbene dopo qualche colpo tali armi si esauriranno. Tutto sommato una novità più che benvenuta, che permette di variare lo stile di combattimento. Avanzando con la storia troveremo anche vari amuleti che daranno al protagonista dei poteri speciali. Ad esempio potremo sdoppiarci oppure ricostruire pezzi del livello. Queste particolari abilità sono utili, come probabilmente avrete già immaginato, nella soluzione dei vari enigmi proposti. Questi ultimi non sono mai troppo ostici (non state giocando a Myst in fondo) ma sono sufficientemente ben pensati per non essere totalmente banali. Perché il muscolo più importante di una persona rimane il cervello!
Il sistema di combattimento richiama altri titoli, come Devil May Cry e, sebbene non faccia un buon lavoro come il gioco di Capcom, rimane divertente da usare. Avremmo preferito una miglior gestione delle combo in aria, ma non si può avere tutto dalla vita.
God of Graphics
L’impatto visivo di God of War Ascension lascia davvero a bocca aperta. Ci aspettavamo una grafica mozzafiato e non siamo assolutamente rimasti delusi. I livelli sono generalmente molto ampi, con pezzi di sfondo decisamente gargantueschi in perpetuo movimento. Dalle cose più grandi ai dettagli più minuziosi, Santa Monica Studio ha fatto un lavoro davvero incredibile. Sebbene la fluidità sia un po’ ballerina e spazi dai 30 ai 60 frames per secondo, l’impressione rimane molto positiva. In questo lavoro non vengono ovviamente dimenticati i vari mostri e nemmeno il nostro Kratos, i quali godono tutti di un lavoro certosino per quanto riguarda i modelli. Da vedere assolutamente!
Multiplayer
Novità assoluta di Ascension: il multiplayer. Non si tratta di una campagna cooperativa come potremmo aver sperato, ma piuttosto di un gusto multi alle brutali scazzottate tipiche della serie. Se temevate una mossa puramente di marketing (un po’ come in Tomb Raider), potete stare parzialmente tranquilli. Risulta infatti piuttosto divertente prendere a mazzate altri giocatori online, sebbene a lungo andare la cosa diventi anche abbastanza monotona. Sarete chiamati a scegliere un protettore, che sia Zeus, Poseidone, Ares o un altro dio, che influenzeranno le vostre armi e magie. La personalizzazione del vostro eroe sarà poi completata da elementi modificabili nell’aspetto, nei potenziamenti, nelle armature e nelle armi. Se volete iniziare il multiplayer, cominciate con la Prova degli Dei, in cui assieme ad amici o da soli dovrete affrontare orde di nemici su tre mappe differenti. Vi farete di sicuro le ossa e non vi allontanerete troppo dal single player tutto di un colpo. Forse non sarete confrontanti col multiplayer migliore di sempre, ma diamo atto agli sviluppatori per aver creato delle modalità che hanno un senso, senza limitarsi al solito multiplayer trito e ritrito. Anzi, vi consigliamo davvero di dare una chance a queste modalità!
God of War Ascension è sostanzialmente un’evoluzione dei suoi predecessori. Non stravolge nulla ma cerca di migliorare tutti gli aspetti possibili. Tecnicamente validissimo, musicalmente adeguato e linguisticamente decente, questo nuovo capitolo delle avventure di Kratos ha un suo valore, specialmente per i fan della serie. Non fatevelo scappare, potrebbe essere l’ultimo per questa generazione di console!
Voto: 5.25