Donkey Kong Country Returns : Tropical Freeze

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Donkey Kong è di fatto una delle mascotte più conosciute della casa di Kyoto dopo Super Mario, e lo scimmione di Nintendo è pronto finalmente a ritornare su Wii U con un platform classico vecchio stampo pronto a far bestemmiare parecchi videogiocatori. Donkey Kong Country Returns : Tropical Freeze è nella fattispecie il sequel del “reboot” Donkey Kong Country Returns uscito su Wii. Prodotto da Retro Studios, software house famosa per aver rielaborato il brand Metroid, soni stati in grado di riproporre la serie “country” dell’era 8/16 bit per il mercato attuale dei videogiochi. Per i più veterani non c’è bisogno di un’attenta e particolare presentazione, ma per chi non si è mai approcciato a Donkey Kong Country deve sapere che bisogna armarsi di sana pazienza e sangue freddo. Non è effettivamente un semplice platform bidimensionale a scorrimento, è un vero e proprio massacro in alcuni punti dei livelli proposti, una vera e propria sfida quindi riuscire a completarlo al 100%. Il capitolo in questione Tropical Freeze infatti riprende fedelmente questo concetto, ereditando dai suoi predecessori tutto lo splendore di Donkey Kong e portandolo in alta definizione sull’attuale Wii U. First party di un certo rilievo quindi, che si spera possa aiutare ad aumentare la base installata della console Nintendo prima dell’arrivo di Mario Kart 8 il prossimo maggio.

 Il ritorno dello scimmione

WiiU_DKCountry_scrn01_E3resizedDurante una festa di compleanno dedicato al caro Donkey, l’attacco all’isola senza preavviso dei vichinghi scombussola la famiglia Kong catapuldandoli infine molto lontano. L’allegra famigliola di scimmioni si ritrova quindi su un’isola sperduta a debita distanza dalla loro terra natia, e dovranno superare ben 5 isole per riuscire a raggiungere la loro amata abitazione. Donkey Kong, Dixie Kong, Diddy Kong e Cranky Kong cercheranno quindi di superare molte insidie che li separano dalla loro terra natia, depredando l’invasione degli esseri nordici e ristabilire la tranquillità. Trama quindi non troppo complessa come dai canoni della serie, che punta praticamente ed esclusivamente al comparto giocabilità e qualità nell’insieme del level design. Infatti ogni isola è suddivisa in livelli come da consuetudine : quelli previsti dal percorso prestabilito a quelli nascosti sbloccabili negli specifici stages. Il primo livello, oltre che fungere da breve tutorial per i comandi, mostra fin da subito la pasta di cui è fatto il gioco : un alto livello di sfida, diverse situazioni da affrontare, numerosi ostacoli, telecamera dinamica con cambiamento di prospettiva e via dicendo. In sostanza però poco cambia dal precedente Donkey Kong Country Returns, come la presenza dei diversi check point durante i livelli, la collezione delle scritta K-O-N-G, i puzzle collezionabili nascosti, il tema delle ambientazioni ed i comandi. In Tropical Freeze inoltre in alcuni punti la difficoltà viene abbassata per evitare di perdere vite facilmente, fatto che permette anche di accumulare quest’ultime grazie al raccoglimento di 100 banane o un palloncino rosso. Ma l’equilibrio nella difficoltà, a differenza di quello capitato in New Super Mario Bros 2 (in cui le vite guadagnate erano milioni e piuttosto facilotto nell’insieme), viene subito ristabilito in cui, in altrettanti punti, la possibilità di perdere una ventina di vite in pochi secondi è molto alta (vedasi i livelli con protagonisti i carri da miniera) e, come se non bastasse, la modalità “Hard” complica maggiormente la faccenda rimuovendo i check point e lasciando solo un cuore a disposizione (modalità sbloccabile solo completando per la prima volta la storia). La formula dei predecessori però viene ampliata ulteriormente : da una parte l’introduzione di altri due personaggi giocabili, dall’altra i maggiori contenuti e un livello tecnico di buona fattura grazie all’hardware di Wii U. Il secondo punto viene anche confermato dalla capienza enorme del titolo : 11 GB è effettivamente un valore molto alti per un platform 2D, che dimostra i vari arricchimenti a livello grafico, i contenuti e la colonna sonora. Lo si nota inoltre anche dalla lunghezza dei vari livelli, che sembrano triplicati dal predecessori richiedendo più tempo per essere completati.

New entry all’orizzonte

Donkey-Kong-Country-Tropical-Freeze-1Oltre ai soliti comandi di Donkey e Diddy come saltare, tamburellare il terreno, rotolare e librarsi nell’aria, Dixie Kong e Cranky Kong introducono un nuovo stile di gameplay che può essere sfruttato a dipendenza del livello che si vuole affrontare. Al contrario di Diddy Kong che permette solo di librarsi nell’aria alla “Peach” come in Super Mario Bros 2 e Super Mario 3D World, Dixie, con l’ausilio della sua lunga coda di cavallo, permette di raggiungere piattaforme più alte salvando, spesso, anche da imminenti cadute nel vuoto. Cranky Kong, invece, col suo bastone permette di superare egregiamente gli spuntoni in determinate zone nel terreno, evitando di perdere cuori. Infatti basta premere il tasto B dopo aver saltato per estrarre il bastone e rimbalzare tranquillamente sugli spuntoni acuminati, ma il suo sfruttamento non finisce qua. Il rimbalzo provocato dal bastone sul suolo permette di eseguire una specie di salto con un’altezza maggiore raggiungendo piattaforme più alte. Ma se Cranky è personaggio giocabile, chi sarà responsabile del negozzietto presente praticamente in ogni mondo ? Ebbene lo scimmione surfista. Parlando di shopping, anche il negozio ha subito un ampliamento sostanzioso : ora infatti non sono presenti solo vite da acquistare, o una chiave per sbloccare livelli segreti tramite le monete gialle, bensì oggetti da attivare prima di affrontare un livello che facilitano alcune cose. Ad esempio il pallone verde salva quando si cade accidentalmente nel vuoto, il pappagallo serve per trovare più facilmente i puzzle da collezionare, il pallone blu permette di resistere maggiormente sott’acqua e via dicendo. La reintroduzione, inoltre, dei livelli subacquei farà rivivere emozioni provate ai tempi del Super Nintendo, totalmente riadattati al fine di rendere più comodi i comandi. Anche qui i personaggi da supporto hanno specifiche abilità, come eseguire degli sprint veloci (Dixie, Diddy) o prendere pesci a bastonate (Cranky).

Il platform per eccellenza ?

2405033-trailer_dktropicalfreeze_cranky_20131218Donkey Kong Country Tropical Freeze può essere considerato un update del suo predecessore, ma le diverse novità meritano di essere provate, e non solo per quello che riguarda l’introduzione di un paio di nuovi personaggi o i vari propri power-up acquistabili nel negozio Kong. Tropical Freeze rappresenta un’esperienza da provare nell’insieme del suo level design, che definiamo di primordine e molto ispirato. Nei livelli vive anche l’ambientazione : con oggetti in sottofondonsempre in movimento pronti a confondere il videogiocatore, come ad esempio nello stage in cui si affronta un vero e proprio uragano, o elementi come la telecamera dinamica che cambia prospettiva molto velocemente. Quest’ultima viene sfruttata parecchio durante gli schemi con i barili, in cui Donkey viene slanciato di qua e di là seguendolo da ogni parte mostrando la spettacolarità e la vastità dei livelli. Cosa però più emozionante è la colonna sonora, la musica di sottofondo completa l’esperienza di gioco seppur già ricca nell’insieme del gameplay. Qui si mostrano le grandi capacità di David Wise nel comporre soundtrack epiche ed orchestrali di altissima qualità : le armonie sono all’ordine del giorno, il richiamo ai vecchi temi sublime alle orecchie dei più veterani e il concatenamento dei diversi strumenti dona personalità ad ognuno dei sei mondi giocabili. Colonna sonora che da sola rende Donkey Kong Country Returns : Tropical Freeze un titolo praticamente perfetto, soundtracks che potrebbero far impallidire titoli più studiati a far provare certe emozioni tramite le colonne sonore come Mass Effect et similia. Donkey Kong fa quindi la sua bella figura seppur un platform bidimensionale : un titolo tripla A a tutti gli effetti. Il migliore del suo genere in circolazione ? Difficile dirlo, ma la qualità del prodotto obbliga ad ogni amante del genere a scorrimento laterale di giocarlo, finirlo e goderselo, anche chiaramente per chi è curioso di provarlo. Un neofita comunque deve fare attenzione, questo gioco in certi versi non perdona !

Tropical Freeze non è comunque esente da “difetti” : seppur giocabile con Wiimote, Wii U Pro Controller e il Gamepad e un’esperienza multiplayer degna del predecessore, quest’ultima modalità poteva essere gestita meglio. Prima fra tutti la mancanza di poter introdurre durante le partite un secondo giocatore (un po’ come New Super Mario Bros, Super Mario 3D World, ecc…) obbligando quindi a specificarlo nella schermata d’avvio o nella mappa dei mondi, secondo invece il limite fino a due giocatori. Seppur una scelta logica vista la presenza di al massimo due personaggi nella modalità singola, aumentare il numero di giocatori fini a quattro poteva essere un’opzione gradita. Inoltre è un vero peccato che le condivisioni tramite Miiverse sembrano inesistenti, magari introdotte prossimamente tramite una patch.

 
 

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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