Child of Light

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Spesso, quando si nomina una software house come la francese ubisoft, la si collega a produzioni molto commerciali a cadenza annuale come Assassin’s Creed, i pazzi Raving Rabbids, il vecchio Prince of Persia, Juste Dance e via dicendo. Questo fatto però non la esclude dalla produzione di titoli interessanti, ma soprattutto di nicchia, come gli ultimi Rayman 2D gestiti dal talentuoso team Ubi Art. Da quest’ultimi più la collaborazione di Ubisoft Montreal, nasce, infatti, una produzione particolare per tutte le piattaforme da gioco. Stiamo parlando di Child of Light, in arrivo alla fine di questo mese, che sarà disponibile per tutte le console casalinghe, con freatures inedite come l’offplay su Wii U e lo sfruttamento del Touchpad su Playstation 4 e il suo Dualshock 4.

Child-of-lightChild of light si tratta di un titolo piuttosto di nicchia che fonde, in unica produzione, una fiaba, un dipinto e un RPG vecchio stampo. Se gli RPG dell’epoca moderna sono attualmente più legati ad uno stile action e frenetico, come Dragon’s Dogma, Dark Souls e via dicendo, i giochi di ruolo a turni come quelli di 10 / 15 anni fa sono sempre e molto meno frequenti. Fatta eccezione di Bravely Default, in esclusiva per Nintendo 3DS (prodotto da Square Enix), Child of Light è un titolo che saprà catturare i nostalgici riproponendo lo stile della metà degli anni novanta in una maniera molto particolare. Come da consuetudine in ogni fiaba : c’era una volta nell’Austria ottocentesca una giovane principessa chiamata Aurora, rimasta orfana perdendo la giovane madre ma cresciuta amorevolmente da suo padre, il duca in carica. Il padre, ormai vedovo da diversi anni, un giorno decise di sposare una seconda misteriosa moglie dal nome Umbra, diventando inoltre la matrigna della piccola Aurora. Passate le nozze, in una notte come tutte le altre, la piccola Aurora cade in un sonno molto profondo simile a un coma, senza più risvegliarsi la mattina. Dopo il vano tentativo del padre di risvegliarla, quest’ultimo cade in depressione credendo che ormai per la sua giovane figlia non c’è più niente da fare. Ma ciò non decreta la morte certa della bambina, tutt’altro, ella si risveglia in un mondo fatato e parallelo a quello degli uomini, come se fosse un sogno, in un regno chiamato Lemuria. Accompagnata da una goccia magica chiamata Igniculus, Aurora dovrà riportare la pace nel magico regno di Lemuria salvandolo dalle ombre della perfida regina Umbra. Child-of-Light (1)Vicenda non particolarmente complessa, ma allo stesso tempo profonda visto la scelta particolare di raccontarla a modo di poesia : con diversi stili e rime ricercate anche fra i dialoghi dei personaggi. Per non parlare del fattore esplorazione : seppur totalmente bidimensionale, Child of Light richiama lo stile Metroidvania accompagnato da scenari artistici molto “fatati” e fortemente ispirati a un mondo fiabesco. Infatti, come in Bravely Default, l’ambiente di sottofondo è praticamente tutto disegnato a mano a modo di acquarelli. In più, dal momento che si otterrà il potere di volare, esplorare la terra di Lemuria è un’esperienza ancora più magica. Le ali permetteranno di setacciare ogni singolo angolo alla ricerca di oggetti da utilizzare in battaglia o pietre magiche da fondere tra loro. Infatti, se parliamo di crafting, le pietre sparse per tutto il mondo di Lemuria permettono di personalizzare gli equipaggiamenti preimpostati (purtroppo non modificabili esteticamente) con varie opzioni come l’aumento della resistenza a certi elementi, miglior difesa fisica o magica e via dicendo.

Parlando del gameplay in generale, il combattimento a turni è l’elemento fondamentale di questo gioco che ha saputo convincerci sotto praticamente ogni punto di vista. Prima di tutto l’organizzazione delle mosse del team e dei nemici che richiama lo stile di Grandia II uscito ben 20 anni fa su PC e Playstation. In poche parole, l’azione di tutti i personaggi è organizzata su una linea temporale divisa in due parti :

– Quella di colore blu rappresenta l’attesa, in cui il raggiungimento delle icone dei vari personaggi alla seconda parte della barra permetterà di scegliere la mossa d’attacco, un oggetto o la difesa.

– Quella rossa invece rappresenta il distacco tra la scelta della mossa e l’effettiva azione del personaggio. Il lancio effettivo avviene non appena si completa la seconda parte della barra.

child_of_light-1-1-1Ma attenzione, il sistema comporta alcune regole a doppio taglio : se uno dei nemici attacca durante la zona lancio dei nostri personaggi, la mossa verrà interrotta riportandolo nella parte blu della barra di attesa. Ma la stessa strategia è applicabile ai nemici bloccando, ogni volta, l’azione del nemico. Per ovviare al problema dell’interruzione della mossa il giocatore può prevenirla con due azioni in particolare : scegliendo la difesa o portando Igniculus su un nemico che, illuminandosi, rallenterà la sua velocità d’attacco sia nella barra blu d’attesa che in quella rossa di “lancio”. Avanzando nella vicenda il team d’avventura si allargherà sempre di più, diventando più numeroso permettendo numerose strategie da adottare in battaglia : se dedicarsi alla lotta corpo a corpo tramite l’ausilio dei personaggi che usano spade o l’arco, o utilizzare maggiormente la magia come supporto letale come quella analoga alla magia nera di Final Fantasy o quella “temporale” dei maghi che controllano il flusso del tempo. Child of Light rappresenta un piccolo fulmine a ciel sereno per la casa Ubisoft, che è stata capace di proporre un titolo RPG molto interessante e che non si vedono spesso nell’attuale parco videoludico, soprattutto in questa ottava generazione. Noi non possiamo che consigliarvelo e, visto il prezzo budget in confronto alle produzioni retail, è una piccola perla che non deve sfuggire alla grande maggioranza di videogiocatori. Chiaro che lo stile bidimensionale e un po’ infantile non potrà piacere a tutti, ma chi, in fondo, non ha ammette di avere ancora una piccola parte di sé rimasta bambino ?

 
 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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