Joypad ha una storia d’amore che dura da qualche tempo con il Festival del film di Locarno. Anche se nel 2015 non abbiamo partecipato e purtroppo non potremo farlo nemmeno nel 2016, questo non significa che non ci interessi più! Anzi! Proprio oggi è stato annunciato il programma, ricchissimo come ogni anno di personaggi e, specialmente, di cinema.
Un estratto della presentazione del direttore artistico Carlo Chatrian:
Dedico a Michael Cimino e Abbas Kiarostami quest’edizione. Non solo come ringraziamento per le emozioni che hanno regalato al pubblico del Festival, ma anche perché rappresentano quel cinema che a Locarno è di casa. Cinema che legge la realtà e la trasfigura, cinema che non ha paura di pensarsi grande anche quando affronta storie che “piccole” non sono mai, cinema che usa tutta la scala di tonalità, dal campo largo al primissimo piano. Cinema che arriva come un soffio di vento e ti porta via on sé.
A dispetto della sua complessa macchina, delle tante persone coinvolte e delle importanti risorse messe in campo, a dispetto della sua età, il Festival di Locarno vuole mantenersi leggero come un alito di vento. Come il vento ha l’ambizione di scavalcare frontiere trasportando sapori e profumi che investono prima di comprenderne la provenienza.
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Il cinema svizzero presente a Locarno rispecchia un’annata felice: un film in Piazza grande, il ritorno a Locarno di Frédéric Mermoud, due le opere in Concorso, il ritorno della vincitrice del Pardo d’oro, Milagros Mumenthaler e l’esordio di un talento come Michael Koch, due quelle in Cineasti del presente, entrambe piacevolmente legate al Ticino. E un ticinese figura anche tra i 12 giovani autori svizzeri presentati in Concorso nazionale Pardi di domani, che investiga le molteplici declinazioni di una cinematografia elvetica in continua evoluzione. Due le opere in Fuori concorso: il documentario di Nicolas Wadimoff su Jean Ziegler e il film di Jacob Berger che riesplora una triste pagina della storia svizzera; più un evento dedicato alla scomparsa di Luc Bondy con un cast d’eccezione. Chiude il quadro l’omaggio a un apolide come Clemens Klopfenstein e la proiezione della versione restaurata di un film quanto mai attuale, Journey of Hope di Xavier Koller che 25 anni fa vinceva l’Oscar.
Locarno sarà animata come al solito dalle varie selezioni e concorsi, retrospettive e fuori concorso. Sarebbe impossibile parlarvi qui di ogni singola pellicola presente. Vogliamo almeno darvi il programma della Piazza Grande, l’evento che più sa catalizzare l’attenzione del pubblico.
Segnaliamo anche, per coloro che fossero interessati, la prima lista di ospiti presenti durante il festival: Mario Adorf, Stefan Arndt, Dario Argento, Yuri Ancarani, Gemma Arterton, Lionel Baier, Nathalie Baye, Joel Basman, Jacob Berger, Paulo Branco, Mélanie Bernier, Júlio Bressane, João Botelho, Bastien Bouillon, Jean-Stéphane Bron, Valeria Bruni Tedeschi, Julie Corman, Roger Corman, Clotilde Courau, Tizza Covi, Emmanuelle Devos, Roxane Duran, Rainer Frimmel, Paz Alicia Garciadiego, Louis Garrel, Kiko Goifman, Douglas Gordon, Dominik Graf, Samir Guesmi, Josef Hader, Isabelle Huppert, Dain Iskandar Said, Alejandro Jodorowsky, Carla Juri, Dave Johns, David Linde, Giulia Lazzarini, Ken Loach, Jonas Mekas, Marie-Castille Mention-Schaar, Frédéric Mermoud, Kate Moran, Milagros Mumenthaler, Yousry Nasrallah, Bulle Ogier, Angeliki Papoulia, Antonin Peretjatko, Franco Piavoli, Matías Piñeiro, Nicola Piovani, Rafi Pitts, Bill Pullman, Edgar Reitz, Arturo Ripstein, João Pedro Rodrigues, Axelle Ropert, Nicholas Saputra, Angela Schanelec, Maria Schrader, Shahrbanoo Sadat, Cornelia Seitler, Howard Shore, Nicolas Steiner, Jean-François Stévenin, Barbara Sukowa, Rodrigo Teixeira, Jeremy Thomas, WANG Bing, Ruth Waldburger, Sean Price Williams e Midi Z. Per quelli ignoranti come chi vi scrive, sottoliniamo il nome di Howard Shore, leggendario compositore della colonna sonora de Il Signore degli Anelli.
Appuntamamento dal 3 al 13 agosto.