Quando furono annunciati i contenuti aggiuntivi di Xenoblade Chronicles 2, non ho mai pensato a un’espansione così corposa come Torna – The Golden Country. La stessa annunciata durante il Nintendo Direct in occasione dell’e3 2018, si tratta dell’ultimo contenuto aggiuntivo dedicato al JRPG di punta di Monolith Soft, esclusivo per Nintendo Switch, Xenoblade Chronicles 2. Xenoblade Chronicles 2: Torna – The Golden Country tratta delle vicende avvenute secoli (ben 500 anni) prima della trama di Xenoblade Chronicles 2. In altre parole è il prologo che narra dell’epoca antecedente la distruzione seminata da Malos. Questa volta, il giocatore vestirà nei panni dei ductor Lora, Addam e l’allora imperatore del Mor Ardain, Hugo, accompagnati da storici Gladius fra cui Jin, Mythra, Haze e Brighid. I protagonisti sono chiamati a fermare la predetta distruzione seminata da Malos, denominata più semplicemente la guerra fra Aegis; l’epoca prima delle vicende di Xenoblade Chronicles 2 è cupa e caratterizzata da eventi apocalittici devastanti. I luoghi di destinazione dell’avventura sono chiaramente La Torna, impero storico caratterizzato da una cultura dedita alla profonda collaborazione fra Gladius-Ductor e una tecnologia all’avanguardia, la quale affonda nel mare di nuvole lasciandosi appressa la distruzione di un intero popolo. Si parte in viaggio di questa nuova avventura, accompagnata dalle ottime e sublimi musiche di Yasunori Mitsuda, compositore della colonna sonora, in parte rivista in occasione di questa espansione ma che mantengono immutato il tema principale di Xenoblade Chronicles 2.
L’espansione Torna-The Golden Country debutta con la narrazione del giovane Gladius Jin che introduce il giocatore nella storia delle sue avventure con la giovane Ductor Lora. Da ormai 17 anni, entrambi i protagonisti vagano sul titano della Torna , sostentandosi a vicenda. I due giovani mercenari – come già ben si conosce dalla trama di Xenoblade Chronicles 2 – si imbatteranno nel nobile principe Addam in compagnia dell’aegis Mythra e saranno reclutati nella missione avente come obbiettivo la sconfitta di Malos, al fine di riportare la pace in tutta Alrest. Un’espansione che impegnerà il giocatore per la bellezza di ben 20 ore, e oltre considerate le missioni secondarie.
A differenza di Xenoblade Chronicles 2, non vi è un sistema di sviluppo dei singoli continenti dei titani, atto a sbloccare nuovi oggetti nel mercato o nuove missione secondarie dei singoli abitanti, bensì un sistema di comunità e di falò. Quest’ultimo si attiva presso il focolare di un campeggio, che vede la riunione di tutti i personaggi del team riunito di sera per riposare dalla missione principale. Il falò propone alcune opzioni per creare pietanze, amuleti e via dicendo sfruttando il materiale raccolto nei punti di raccolta della mappa. Jin è in grado di cucinare prelibatezze mentre Lora è portata nella creazione di amuleti, oppure Brighid è capace di mischiare materiali creando dei profumi. Il sistema di comunità, invece, si occupa a gestire le missioni secondarie, nel quale vengono mostrati tutti i personaggi secondari con cui il giocatore ha intrattenuto una conversazione. Alcuni di loro affidano della missioni secondarie da completare. Più l’utente ne porta a termine, maggiore sarà il grado d’intesa raccolto con i personaggi secondari in questione. Superate tot missioni, il sistema di comunità avanzerà di livello sbloccando nuove missioni secondarie.
Per quando riguarda il farming e tutto il sistema riferito al sistema di loot, lo spesso si basa sempre sui punti di raccolta in cui è possibile raccogliere insetti, piante, minerali e via dicendo. Nell’espansione, i punti di raccolta ora mostrano la categoria di oggetti che vengono rilasciati, facilitando ulteriormente la task di ricerca del giocatore per una determinata missione secondaria o per creare un determinato oggetto mediante il falò.
Novità sostanziali, invece, riguardano il sistema di battaglia. Ora è possibile prendere il controllo di un Gladius durante un combattimento. Sin d’ora, in Xenoblade Chronicles 2 i Gladius fungevano da mero supporto, senza offrire abilità primarie durante la battaglia e modificando l’arma del Ductor. Infatti, le abilità attive del Ductor dipendevano dal tipo di Gladius equipaggiato, modificando anche l’arma. In Torna – The Golden Country, il sistema è stato totalmente stravolto. Ora, ogni personaggio,compresi i Gladius, possiede le sue abilità attive. I Ductor non saranno più influenzati dal tipo di Gladius equipaggiato, mentre i Gladius acquisiscono una personalità propria e non fungono più da mero equipaggiamento. Ora anche quest’ultimi possiedono delle proprie abilità attive, le quali saranno utilizzabili mediante il comando di cambio in battaglia fra un personaggio Ductor e un personaggio Gladius. Il Ductor passa in secondo piano, fungendo da supporto con abilità passive, anch’esse da potenziare nell’apposito menù delle impostazioni, viceversa anche il Gladius supporta il Ductor con le sue relative abilità passive. Il sistema di scambio non è unicamente il cambiamento in battaglia fra ductor e gladius, ma pure un metodo per ripristinare parte dei punti vita persi. L’indicatore verde, in alto a sinistra, si colorerà di rosso non appena il personaggio subisce dei danni dal nemico. Dal momento che si procede con il comando di scambio, la parte rossa tornerà verde e, di conseguenza, viene così ripristinata. Tuttavia, la tecnica di scambio non si limita unicamente al predetto ripristino, ma introduce determinate azioni compiute dai personaggi che entrano in scena. Nel caso in cui Lora si infliggesse lo status fiaccamento con una particolare tecnica, procedendo con la tecnica di scambio con Jin, quest’ultimo entrerà con un feroce balzo causando l’effetto atterramento sul nemico.
Alla luce di quanto sopra, la tecnica di scambio fra Gladius e Ductor apre le porte a delle mosse strategiche infinite e ben più profonde del sistema base previsto in Xenoblade Chronicles 2. Seppur quest’ultimo risulta comunque molto buono, offrendo una buona dose di strategia, in la Torna – The Golden Country il team Monolith Soft porta il gameplay di combattimento su un altro livello. Ancora più notevole è il motivo di tale sistema di combattimento, che si permea coerentemente nella trama di questa espansione: Jin e Lora sono costretti a scambiarsi di posto in battaglia poiché non hanno soldi a sufficienza per acquistare un’altra spada…oltre a quella già in possesso da Jin in veste di Gladius. Di conseguenza Lora è costretta a prendere la spada in prestito da Jin e a sviluppare, nel frattempo, le abilità a mani nude. Un motivo di tale sistema di combattimento quasi messa sul comico, che mostra la perizia di Monolith Soft di intrecciare gameplay e trama in maniera sublime, giustificando anche il tipo di cultura che si vuole trasmettere con l’espansione Torna: i Gladius non sono solo equipaggiamenti. Contrariamente a Xenoblade Chronicles 2, tale messaggio passa letteralmente in sordina in quanto il sistema di equipaggiamento li tratta come dei semplici oggetti. Infatti, la ribellione dei Gladius e semi Gladius nel gioco base rimanda chiaramente al periodo della Torna, in cui l’impero suddetto trattava culturalmente i Gladius come loro pari.
Anche il sistema di combo Gladius (mossa combo caricata con le mosse B-X-Y, attivabile mediante il pulsante A per il personaggio controllato dal giocatore, ZR e ZL per gli altri compagni del team controllati dal PC) vede qualche cambiamento nell’espansione, ora più semplificato rispetto al gioco base. Se dapprima era necessario seguire un certo tipo di combo fino al quarto livello (IV) ora, con il nuovo sistema, è sufficiente eseguire solo tre combo (III) per sbloccare i globi elementali i quali, se vengono scoppiati durante la modalità assalto di gruppo, infliggono parecchi danni all’avversario. Come già preventivato, alla fine della catena di combo apparirà il canonico globo elementale, corrispondente all’elemento dell’ultimo attacco messo a segno, ora di due tipi. Se il giocatore ha seguito le combo indicate su schermo, il globo che apparirà sull’avversario infliggerà ingenti danni mediante la modalità attacco di gruppo, rispettivamente, se il giocatore deciderà in maniera aleatoria le combo da eseguire, i danni inflitti saranno minori.
Durante il corso dell’avventura, conosceremo gli storici personaggi di Xenoblade Chronicles 2 sotto altre spoglie. Jin sarà meno introverso e molto protettivo nei confronti dei suoi compagni, in particolar modo nei confronti di Lora, con un profondo senso di giustizia. Addam è la copia adulta del giovane Rex all’epoca del gioco base, accompagnato da una Aegis Mythra acida e, oseremo dire, non proprio miss simpatia. Mythra risulterà infatti fredda e poco empatica praticamente con chiunque, oltre ad essere eccessivamente permalosa. Nel corso dell’avventura, sfruttando i poteri dell’Aegis, si comprende il motivo della creazione del suo alter ego Pyra: un personaggio sensibile e gentile la quale lascia poco spazio alla freddezza di Mythra. I Gladius storici dell’impero Mor Ardain, Brighid e Aegaeon, risulteranno immutati a quelli già conosciuti nel gioco base, trattasi di Gladius che, eccezionalmente, riapprendono le loro memorie e il loro carattere grazie a un diario personale aggiornato nel corso dei secoli. La trama vale ogni singolo minuto speso e, anche se già si conosce il finale, ci sono molti aspetti che vengono approfonditi mostrando una parte di Xenoblade Chronicles 2 che non viene narrata nell’epoca del giovane Rex. Lo stesso Malos, di cui non viene approfondito il carattere nella trama principale, e meglio, solo verso gli ultimi momenti di gioco, in Torna – The Golden Country spiccherà maggiormente, in veste di chiaro e principale antagonista che semina distruzione senza il minimo scrupolo.
La morfologia geografica di alcune zone presenti anche in Xenoblade Chronicles 2 sono state totalmente riviste. In la Torna – The Golden Country si visita, per la maggior parte dell’avventura, il titano del Gormott e il titano della Torna. In particolar modo, il Gormott presenta zone mai viste prime e una Torigoth completamente diversa: al contrario della città, viva e popolata, che si conosce dal gioco base.
Infine, dopo tutte queste aggiunte passiamo al comparto tecnico, il quale, sul gioco base, non era esenti da difetti e ha causato qualche grattacapo agli utenti (in particolar modo nella modalità portatile). Nella modalità casalinga, la sensazione è che Monolith Soft ha rivisto parte del codice, ottimizzandolo a dovere diminuendo i rallentamenti anche nelle fasi più concitate. L’immagine risulta ben contrastata, i colori sono vivaci e la fluidità è molto più stabile in confronto al gioco base. L’esperienza sul grande schermo è sicuramente più appagante e si vede il lavoro svolto dal team di sviluppo. Tuttavia, nella modalità portatile, la questione è sulla falsariga di Xenoblade Chroncles 2. Infatti, la risoluzione si abbassa eccessivamente raggiungendo dei risultati simili e sgranando l’immagine chiaramente. Seppur l’espansione risulta perfettamente giocabile anche al di fuori del grande schermo, è l’unico punto in cui avremmo gradito notare un miglioramento, visto l’impegno investito nelle altre novità, in particolar modo nel sistema di battaglia. Lo scrivente ha usato parecchio Xenoblade Chronicles 2 in modalità portatile, visto gli impegni lavorativi che occupano gran parte del tempo fuori casa, e con la suddetta espansione la situazione è la medesima. Qualche miglioramento sembra esserci, ma nulla che ha fatto stupire il sottoscritto.
Concludendo, Torna – The Golden Country è, nel complesso, un contenuto aggiuntivo che consigliamo caldamente all’acquisto a tutti i possessori di Xenoblade Chronicles 2. Si tratta di un vero e proprio nuovo Xenoblade Chronicles, all’interno del gioco base Xenoblade Chronicles 2, che impegnerà il giocatore in un numero considerevole di ore per completare tutte le attività da esso offerte.
The Good
- oltre 20 ore richieste per completare l'avventura
- sistema di battaglia più versatile
- sistema di falò e di comunità ben implementato
- accorgimenti alla mappa e altre piccolezze molto apprezzate...
The Bad
- ...ma tecnicamente, nella modalità portatile, lascia a desiderare