Snack World: Esploratori di Dungeon – Gold

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Snack World: Esploratori di Dungeon – Gold

Level-5, famosa ormai grazie alle sue famosi serie videoludiche quali: Inazuma Eleven, Professor Layton, Yo-Kai Watch e Ni no Kuni, senza dimenticare titoli come Fantasy Life, torna a far parlare di se stessa con un “nuovo” titolo sulla console ibrida Nintendo Switch. Casa che ha saputo far affezionare un vasto pubblico soprattutto alle sue illustrazioni e animazioni in stile anime giapponese, di tutto rispetto si può anche dire. Ma non solo design, ma anche meccaniche di gioco innovative e fuori dagli schemi, dove basta pensare alle partite di calcio in Inazuma o gli enigmi del professor Layton, ma soprattutto al successo mondiale dei buffi “spettri” degli Yo-Kai con una storia intensa e spettacolari battaglie. 

The Snack World è stato ufficialmente pubblicato nel 2017 sulla, ormai pensionata, Nintendo 3DS. Rilasciato unicamente nelle terre del sol levante, con titolo The Snack World: Trejarers, è un gioco JRPG, dove questo franchise ha portato alla luce 3 volumi di manga e ben 50 episodi anime, ma soprattutto, questo titolo ha vinto nel 2018 il premio Japan Character Award. E grazie a questo successo che nell’aprile del 2018 viene pubblicato in Giappone la versione Gold, portata in tutto il suo splendore su Nintendo Switch. Chi conosce bene Level-5 sa quanto tempo bisogna aspettare prima che viene occidentalizzato un loro titolo, ma finalmente l’attesa è giunta al termine.

Che l’avventura abbia inizio:

The Snack World: Esploratori di Dungen – Gold è la versione occidentale di Trejarers Gold che narra le vicende di un giovane esploratore caduto in coma nei pressi del regno di Tutti-Frutti, governato da uno piccolo Re che cerca di soddisfare tutti i vizi e capricci della sua adorata figlia Melonia. Toccherà a noi ad esplorare le varie zone, dopo essere reclutati dalla stravagante comandante Ciderfella/Macho-Donia (a dipendenza della lingua che scegliate) con la sua doppia personalità emotiva (che passa da giovane donzella taciturna ad una sorta di versione femminile schizzata di Rambo), in cerca degli oggetti richiesti dalla giovane e bella principessa Melonia.

A farci da spalla ci sarà un gruppetto di ragazzi che saltuariamente entreranno in alcune missioni per fronteggiare le missioni più ostinate. Ma non saranno gli unici a combattere nei “dungeon” con noi. Infatti ci saranno le entità chiamate Snacks a farci da supporto che, durante le esplorazioni o a fine missione, si aggiungeranno a far parte della raccolta. Infatti questi Snacks non sono nient’altro che i “mostri”, o meglio ancora, le entità che sono presenti nel mondo esterno al regno di Tutti-Frutti. Come detto è possibile ottenerli in due maniere gli Snacks: la prima è quella di completare determinate missioni, dove questi in seguito verranno a vivere tra le mura del regno, mentre quelli “selvatici” sarà possibile catturarli/fotografarli dopo che sono stati sconfitti e resteranno immobili sul pavimento. A questo punto entrerà una modalità, che ricorda molto Yo-Kai Watch, che permetterà di fotografare lo Snack se e solo si premerà nel momento esatto il tasto di “scatto” mentre l’obiettivo andrà a fuoco nel punto esatto marcato sullo schermo. Si avrà un tempo limitato per effettuare l’acquisizione che sarà determinato da una batteria presente nella UI, dove sarà possibile effettuare più “scatti” in caso che si sbaglia al primo colpo. 

Al termine di ogni missione si otterranno degli scrigni, oltre ai vari oggetti che si potranno raccogliere  lungo il cammino dell’esplorazione e la ricompensa principale, dove sono distinti in 3 categorie di colore: oro, argento e bronzo. Ovviamente il colore determina il valore dell’oggetto al suo interno, che potrebbe variare da materiale, accessori, armi e armature. Se si perde all’interno di un dungeon, non bisogna preoccuparsi perché non si perderà niente dell’inventario in nostro possesso precedentemente e si otterrà comunque i vari oggetti acquisiti sconfiggendo i vari nemici o raccolti per terra.

Via con il crafting:

E sì, la parola chiave di The Snack World: Esploratori di Dungeon è proprio il crafting, ossia quello creare nuovi oggetti per rendere sempre più potente e attraente il nostro personaggio principale. Ma la particolarità di questo titolo è che a differenza di tutti gli altri giochi RPG che una volta ottenuto un equipaggiamento migliore si butta via quello vecchio, qui si potrà e si dovrà continuare a potenziare i vari accessori. Questo perché giornalmente, attraverso il Pix-e Pod (una sorta di cellulare molto particolare in grado di evocare le jare) verrà mostrato quale è il trend giornaliero suddiviso in: brand, colore e stile, che darà al giocatore un bonus di probabilità per trovare maggiormente oggetti rari durante l’avventura. E qui un’altra particolarità. Si perché nella menu per l’equipaggiamento sarà possibile scegliere l’attrezzatura principale e gli ornamenti, dove la prima assegnerà al nostro personaggio le varie statistiche mentre la seconda è solo e unicamente l’aspetto esterno con possibilità di aggiungere, come già annunciato, i vari bonus per trovare oggetti rari.

All’interno della borsa è possibile fabbricare o fortificare gli oggetti. Attraverso il negozio del regno è possibile acquistare nuovi tomi per ampliare la lista dei vari copricapi e abiti disponibili in fabbricazione. Ogni oggetto richiede degli ingredienti specifici, come un particolare colore, dei tessuti e degli allocati, dove quest’ultimo sono degli oggetti particolari ottenibili attraverso i dungeon o acquistabili (non sempre) nei vari negozi. Fortificazione lavora in parte alla stessa maniera, con la differenza che si andrà a potenziare il livello delle jare (armi, scudi e strumenti) oltre ai copricapi e gli abiti. Ogni livello permetterà di ottenere, oltre a statistiche maggiorate, un nuovo colore di quell’oggetto, dove sarà possibile sostituirlo in qualsiasi momento attraverso il menu dell’equipaggiamento.

Il mistero delle Jare:

Come spiegato, le “Jare” sono dei ciondoli tascabili, che attraverso il Pix-e Pad si potrà attivare in qualsiasi momento durante l’esplorazione. In parole povere si traduce nella possibilità di cambiare in tempo reale l’arma con cui si combatte nei dungeon, dove ogni nemico avrà più resistenza e debolezza a dipendenza del tipo. È possibile configurare, prima di ogni avventura, fino ad un massimo di sei jare con l’aggiunta di due tonici, che permettono di recuperare la vita, curare gli stati o aumentare le proprie statistiche per un breve periodo.

Oriente vs occidente:

A differenza della versione originale rilasciata in Giappone (del quale ne abbiamo una copia da diverso tempo), abbiamo potuto fin da subito notare qualche differenza già dalla copertina, dove il personaggio Chup cambia completamente la sua espressione facciale. Ma queste sono banalità…. Quello più imponente, che da un lato si traduce in un piccolo vantaggio per noi occidentali, è quello della rimozione delle vere jare. Ossia piccoli oggetti acquistabili nei negozi (reali) che hanno al loro interno un sensore NFC, che se portati dal Indovina ti permette di ottenere oggetti unici e speciali (un po’ come si faceva in Yo-Kai watch con le monete), dove ora invece sarà possibile ottenere un paio di oggetti/materiali in modo stocastico una volta al giorno. 

Anche altri personaggi sono stati completamente ridisegnati, e in particolar modo ci riferiamo ai tre geni, dove sono passati dall’indossare un completo da “sadomaso” ad indossare (sotto le cinture della versione originale) una tutina nera (o meglio… hanno colorato solamente la texture del personaggio di nero). Senza dimenticare la principessa che sfoggia un top sexy, rispetto ad un vestito intero presente nella nostra versione.

   

Ma il vero punto della questione è la traduzione. Fin dalla sigla d’apertura (specialmente con la lingua italiana), sembra che il gioco si basi tutto sul cibo. Il ritornello, cantato oltretutto anche molto male, continua a dire: “mangiamo cotolette”, dove nel gioco, invece, non si mangia mai! Cosa che ha portato a tradurre il gioco con didascalie prive di senso. In primis sono i nomi dei luoghi, dove anche in questo caso si vuole incentrare tutto sul cibo come: Tutti-Frutti, sabbie saltimbocca, caverne gorgonzola ecc…, dove non sono minimamente caratterizzate dal nome. Il doppiaggio in italiano su alcuni mostri risulta estremamente fastidioso, con accenti stupidi come se volessero imitare (molto male) i famosi Stanlio e Ollio. Nei dungeon, mentre si combatte, si sentono le voci dei mostri che dicono cose senza senso (per esempio: una cattiva recensione?”, “senti un po’ quanto scotta”) quando si sconfiggono, dove ti continui a chiedere il motivo di certe cose che dicono.

Dopo tutte queste perplessità ecco che ci scatta la prova del 9, e iniziamo a giocare in lingua inglese, dove si spera che la qualità del gioco migliora. Infatti fin da subito notiamo che i versi dei personaggi e dei mostri è completamente diverso. I vari personaggi tornano ad avere una parlata normale e dicono piccole parole sensate (yeah, c’mon, .. ) e con un livello decisamente molto più basso, che toglie quel fastidio specialmente quando sarete dentro i dungeon e avrete le orde di nemici dello stesso tipo che continuano a dire la stessa cosa.

Il multiplayer:

Per fortuna ad un gioco così, hanno pensato bene di inserire un bel multiplayer, dove è possibile affrontare le missione secondarie in co-op fino ad un massimo di 4 giocatori, sia in locale sia online. Abbiamo notato che se si gioca online, per qualche strano motivo, le ricompense e i soldi ottenuti sono stranamente molto di più rispetto alla modalità single player. Perciò se avete un amico che ha lo stesso gioco, o volete unirvi con qualche gruppo casuale online non fatevi problemi, è tutto di guadagnato!

Inoltre, una volta che avete giocato con qualcuno, gli ultimi alleati verranno a farvi visita anche in offline, regalandovi saltuariamente degli oggetti speciali o, addirittura, scegliere di farlo “arruolare” come compagno per le missioni successive.

Conclusione:

Ci sarebbero molti altri aspetti che si potrebbero discutere in questo gioco, ma questa recensione sta diventando un poema ed è meglio concludere. Snack World: Esploratori di dungeon – Gold è un titolo di ottimo calibro, che regalerà moltissime ore alle persone che lo acquisteranno. Ogni tanto diventa un po’ ripetitivo è vero, ma se avete qualche amico con cui giocarci insieme, il gioco prende tutt’altro ritmo. La versione tradotta in lingua italiana, ci lascia un po’ perplessi ed è un peccato che non viene sfruttato il sensore NFC unendo le due funzionalità (quella orientale e occidentale). I server sono dislocati, perciò se avete un amico che sta giocando con la versione “nipponica” Trejarers, state certi che non lo troverete mai. Insomma, tanti punti positivi quanti negativi. Che fa pendere l’ago della bilancia quasi al centro. Ma nel complesso possiamo dire che questo gioco è un ottimo titolo.  E ora? possiamo andarci a mangiare finalmente le cotolette! (quelle vere)

The Good

  • Multiplayer locale e online
  • Creazione e fortificazione dell'inventario
  • Gameplay attrattivo

The Bad

  • Localizzazione fatta male
  • Rimozione della funzionalità NFC
  • A tratti ripetitivo
  • Versione censurata
4.75

Written by: Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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