Shovel Knight: Treasure Trove

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Shovel Knight: Treasure Trove

 

In un mercato videoludico in cui la grafica poligonale fa da padrona, c’è ancora spazio per una retrospettiva old school. Shovel Knight è un progetto kickstarter in continuo sviluppo presso Yacht Club che debuttò inizialmente per Nintendo Wii U, 3DS e PC. Distribuito in seguito per le console Sony PS Vita, Playstation 4 e Playstation 3, seguita da Xbox One e Xbox 360, non poteva mancare una versione per la neo Nintendo Switch.

È proprio con Shovel Knight Treasure Trove che Yacht Club inaugura il debutto di Nintendo Switch, pubblicato nel Nintendo Eshop al lancio della console. Come per le versione su altre console, Treasure Trove comprende tutte le espansioni fin’ora sviluppate, e sarà aggiornata gratuitamente con le future modalità annunciate recentemente. Per rinfrescare la memoria, parliamo del Battle mode in arene fino a quattro giocatori e una nuova modalità campagna focalizzata su King Knight. Il supporto con le future espansioni e modalità sono distribuiti gratuitamente ai possessori del software.

Un ulteriore modalità interessante presente nella versione Switch è il Body Swap. Si tratta in sostanza di una modifica estetica applicata ai cavalieri dell’ordine. Shovel Knight, Shield Knight, Echantress, Black Knight e via dicendo possono essere rivisti su discrezione del giocatore. I nuovi pixel art applicati ai cavalieri sono dei più vari e creati appositamente per questa modalità. Più interessante è anche il cambiamento di genere, che apre le porte a sfaccettature di genere seguite da avventure su una linea romance di natura omosessuale. Yacht Club è stata brava ad introdurre questa nuova opzione, lasciando margine di manovra all’utente e coprendo anche un determinato target che desidera un rapporto fra i personaggi meno stereotipato.

Treasure Trove offre ben tre espansioni. La prima è l’avventura base con protagonista Shovel Knight. Dopo la morte di Shield Knight, l’impavido cavaliere armato di pala torna all’azione per sconfiggere le forze del male: the Order of No Quarter che servono la temibile Enchantress.

L’alchimista beccuccio

La prima espansione, già disponibile da un anno, è Plague of Shadow che narra le avventure nei panni dell’avversario più carismatico e bizzarro della prima campagna: il pazzo alchimista Plague Knight. In sostanza gli stage sono ripresi da Shovel Knight, ma rivisti ed adattati per le peculiari mosse e caratteristiche dell’alchimista. Si tratta di un’espansione che sembra mascherare gli identici stage, ma con nuovi boss ed aree riviste studiate appositamente per Plague Knight. Le diversità delle mosse rendono molto più arduo l’avanzamento degli stage. Un level design, ancora una volta, di ottima fattura e fedele alla complessità dei platform old school di inizio anni novanta.

Questa espansione non prevede una rivisitazione della campagna con un nuovo protagonista, bensì viene introdotta anche una nuova modalità. La Challenge Mode ricalca gli stage di Shovel Knight con determinate condizioni da rispettare. Può essere l’imposizione di un timer, enigmi più complicati, pattern dei boss rivisti, e via dicendo per dare quel senso di sfida e difficoltà ancora maggiore.

Il cavaliere spettro

Come seconda espansione, la nuova campagna Specter of Torment vede protagonista un altro dei nemici appartenente all’ordine: Specter Knight. Piazzato cronologicamente prima degli avvenimenti di Shovel Knight, su ordine dell’incantatrice il cupo mietitore deve arriolare i diversi cavalieri che andranno a formare l’Order of No Quarter. Specter Knight è spinto non da cattive intenzioni, ma da una volontà egoista per recuperare la sua umanità perduta. L’incantatrice infatti gli ha promesso di restituirgli quella parte della sua anima ormai sepolta nel profonto, trasormandolo in un essere simile alla morte.

Come per la prima espansione Plague of Shadow, anche in Specter of Tormen gli stage ricalcano quelli del capitolo principale. Tuttavia il level design è stato rifinito adattandolo alle peculiari caratteristiche di Specter Knight: l’uso principale della falce. Adattamento necessario pervia di uno stile action e maggiormente frenetico se confrontato a Shover Knight e a Plague Knight, il level design subisce anche una reskin totalmente oscura, cupa e legata al tema della morte. Ad ed esempio la barra della magia cambia colore, diventa viola e da magia passa alla denominazione oscurità, e si riempie decapitando i nemici. Mentre la base operativa non è un allegro villaggio umano, ma la torre del fato popolata da non morti e scheletri di ogni genere. Specter Knight è però limitato nel salto. Yacht Club ha quindi fornito al mietitore la capacità di arrampicarsi velocemente e per un breve tratto sui muri, alla matrix. Questo ha consentito un adattamento degli stage ancora più alternativi se confrontati alla prima espansione.  

Nel mercato indie Shovel Knight si è sicuramente ritagliato uno spazio tutto suo. La qualità complessiva del platform è indiscutibile, la bravura di Yacht Club di rispettare le pubblicazioni e il supporto gratuito di tutti i DLC distribuiti è incontestabile. Treasure Trove è disponibile all’acquista in esclusiva temporale per Nintendo Switch che si aggiunge, insieme a Zelda, fra i titoli di lancio di un certo spessore. La versione per le console concorrenti arriverà solo un mese dopo.

The Good

  • tutte le campagne di Shovel Knight in un unico prodotto
  • ottimo level design
  • la caratterizzazione e reskin di Specter of Torment
  • alto livello di sfida tramite challenge mode, gender swap e molto altro
  • futuro multiplayer locale, perfetto per Switch

The Bad

  • sensazione di déjà vu in Specter of Torment
5.75

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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