Samsung X5

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Samsung X5

Ancora una volta, lo storage diventa protagonista su Joypad. Ancora una volta, ci ritroviamo a parlare di una soluzione prodotta da Samsung. Questa volta puntiamo dritti dritti al top di gamma, al massimo che ragionevolmente possiamo procurarci. Oggi recensiamo il Samsung X5, SSD esterno con una marcia in più chiamata Thunderbolt 3.0.

Portafogli profondi

Quando abbiamo letto le specifiche dello X5 non abbiamo che potuto chiederci “ma quanto diamine verrà a costare?!!” La risposta a questa domanda è: un botto. Samsung X5 è una linea di drive SSD esterni NVMe, che si collegano al PC tramite presa Thunderbolt 3.0. Attenzione, nonostante il cavo assomigli ad una USB reversibile (Type-C insomma) non è compatibile con questo tipo di protocollo. Assicuratevi assolutamente di possedere un PC dotato di Thunderbolt 3.0, non come abbiamo fatto noi che abbiamo preso un abbaglio e dovuto procurarci un PC adatto (perché le figure da cioccolatai le facciamo anche noi!). Questo significa insomma nessuna retrocompatibilità, la necessità di usare praticamente le ultimissime versioni di Windows 10 (RS2 a 64bit) e macOS (10.12). Come ultima, doverosa, precisazione parliamo del cavo. Nella confezione troveremo un cavo Thunderbolt 3.0 lungo 50 cm. Non potremo usare un cavo USB Type-C al posto di quello incluso nella confezione e non è nemmeno consigliabile sostituirlo con uno troppo lungo, pena una degradazione delle performances. Cercate di non perderlo!

Parliamo un po’ di specifiche tecniche: di X5 ne esistono tre modelli, da 500 GB, 1TB e 2TB e noi abbiamo testato il modello di mezzo. Gli X5 sono basati su memoria flash 64-Layer V-NAND e un controller Phoenix. La connessione Thunderbolt 3.0, che ricordiamo in sostanza è una connessione PCI-E 4X, ha una capacità teorica ti 40Gbps il che si traduce, per questo drive, in 2’800MB/s in lettura e 2’300MB/s in scrittura (2’100 per il modello da 500GB). Questo, almeno, in teoria stando alla scheda tecnica di Samsung. Il drive ha dimensioni 119 x 62 x 19.7 mm e pesa 150 grammi e ha un design che, in tutta onestà, dire che non ci fa impazzire è essere gentili. I designer del marchio coreano hanno cercato l’estetica da macchina da corsa ma, francamente, la cosa è un po’ ridicola e il risultato finale non ci piace. Poco importa, perché non acquistiamo di certo un drive del genere per il design ma per le performances (tuttavia, per la prossima generazione, c’è del lavoro da fare Samsung!). Le dimensioni, come avete potuto leggere, non sono ridottissime. Il motivo va ricercato nella necessità di dissipare una discreta quantità di calore prodotta dal drive durante l’utilizzo normale. Nulla di preoccupante ma di sicuro lo sentiremo diventare tiepido nei periodi di uso prolungato.

Per finire, Samsung fornisce un software chiamato Samsung Portable SSD Software che permette di applicare una cifratura AES a 256 bit hardware, in modo da impedire accessi non autorizzati ai contenuti del drive. A patto che su ogni device in cui vorremo usare lo X5 questo software sia installato. Prima di passare ai bechmark, i prezzi (attuali al 26.10.2018 visti su Digitec): 365CHF per il modello 500GB, 634CHF per il modello da 1TB 1 ben 1299CHF per il modello da 2TB. La tecnologia cutting edge si paga davvero molto.

AS SSD, ATTO, CrystalDiskMark & Windows

Abbiamo passato questo X5 da 1TB coi nostri soliti programmi di benchmark, in modo da farci un’idea delle performances che possiamo ottenere. I test sono stati condotti con un Razer Blade 2018 dotato di CPU i7 8750H (6C, 12T) e 16GB di RAM a 2666MHz. Perché specifichiamo? Perché nel caso di NVMe una CPU più veloce è necessaria per sfruttare al meglio la connessione diretta tramite i lane PCI-E al processore.

Iniziamo con AS SSD Benchmark, un test che permette di testare letture e scritture sequenziali, 4K, 4K-64Thrd e il tempo d’accesso. Per quanto riguarda i valori sequenziali troviamo 2040 MB/s in lettura e 918 MB/s in scrittura. Molto interessanti i valori 4K-64Thrd: 2935 MB/s in scrittura e 1161 MB/S in lettura. Per darvi un piccolo comparativo, nello stesso PC un Samsung 970 Evo ottiene 1788MB/s in scrittura e 1686 MB/s in lettura a 4K-64Thrd.

Passiamo ad ATTO Disk Benchmark. Abbiamo testato trasferimenti di file con dimensioni I/O tra 4KB e 64MB e 2GB di dimensioni. Le velocità di trasferimento sono davvero molto interessanti nonché sorprendentemente stabili: 1,21GB/s in scrittura e 2,30GB/s in lettura. Non sono buoni come quelli scritti sulla scatola ma d’altra parte non è certo una novità.

Per finire CrystalDiskMark il quale ci mostra letture e scritture Seq Q32T1 rispettivamente di 3449,2 MB/s e 2498,7 MB/s.

Questi test, come sempre, sono indicativi ma non molto accurati. La realtà delle cose è che tra una run e l’altra ci sono variazioni, a volte decisamente in grado di incidere sulla media finale. Dal momento che non ci fidiamo, abbiamo fatto qualche copia di file di grandi dimensioni tra l’X5 e il 970 Evo, il primo collegato ovviamente tramite Thunderbolt 3.0 e il secondo nello slot NVMe del Blade 2018. Abbiamo fabbricato un file .rar da 27GB per vedere la velocità media di trasferimento in Windows. Per noi questo è il modo più rapido e, specialmente, più vicino alla realtà possibile. Certo, questo è un file unico, che può essere trasferito tutto in una volta. Nel caso vogliamo trasferire 27GB ma suddiviso in files da pochi KB l’uno la velocità di trasferimento sarebbe notevolmente minore. I risultati sono molto soddisfacenti: di media abbiamo rivelato 1,64GB/s in lettura e 1,20GB/s in scrittura. Niente male davvero!

Conclusioni

Il Samsung X5 è un drive velocissimo, non c’è alcuno dubbio. Hardware in grado di dimostrare la superiorità di Thunderbolt 3.0 in applicazioni reali e non solo su schede tecniche e scatole. Certo, tanta velocità si paga molto cara. Ma per chi è un drive simile? Sicuramente non per un utente normale. Se avete necessità di spostare file di tanto in tanto, tra un PC e l’altro, questo drive non vi serve. E non vi servirà nemmeno per installarci la vostra libreria Steam. Se invece siete professionisti che lavorano spesso con file di grandi dimensioni e la necessità di spostarli su diverse macchine, ecco che l’X5 comincia ad avere più senso. L’esempio che ci viene in mente (perché è un problema col quale ci scontriamo spesso è Joypad) è se lavorate con file video di grandi dimensioni, ad esempio nel caso di una produzione a 4K. Si risparmia parecchio tempo in questi casi e se il tempo è uno di quegli elementi che vogliamo usare meglio, copiare i files a 4 o 5 volte più rapidamente del solito è davvero una manna dal cielo.

 

The Good

  • Performances stellari
  • Diverse taglie

The Bad

  • Nessuna retrocompatibilità
  • Costo

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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