Siamo onesti: ha ancora senso parlare di TV 8K nel 2025? Con i contenuti nativi che sono ancora un miraggio, la domanda è più che lecita. Eppure, dopo aver passato diverse settimane con l’imponente Samsung Neo QLED QN900F da 85 pollici, la nostra risposta è un “sì” che ha sorpreso anche noi.
Non perché crediamo in un futuro imminente di film in 8K – su quello rimaniamo molto scettici ma perché questo TV usa i suoi 33 milioni di pixel e la sua sofisticata tecnologia Neo QLED per fare qualcosa di molto più utile: rendere spettacolari i contenuti che guardiamo oggi. Se a questo aggiungiamo una caratteristica che per noi si è rivelata decisiva per l’uso quotidiano, allora il discorso si fa molto interessante.
Design & connessioni: Stile da quadro, ma addio One Connect Box
Diciamolo subito, il design del QN900F di quest’anno farà discutere. Addio alle cornici ultrasottili a cui Samsung ci aveva abituati; ora abbiamo una cornice in metallo più spessa e smussata, in stile quadro. A noi non dispiace, specialmente se si usa l’Art Mode, ma perde un po’ di quell’effetto “wow” futuristico dei modelli passati. Una novità importante, e non in positivo, è l’assenza dello One Connect Box su questo modello. Tutte le porte sono ora integrate sul retro del TV, una scelta che, sebbene comune, è un passo indietro in termini di pulizia dell’installazione rispetto ai flagship Samsung a cui eravamo abituati. Lo One Connect Box, una volta che manca, fa sentire la sua mancanza!
La vera frustrazione quotidiana, però, è arrivata da un dettaglio apparentemente stupido: il telecomando SolarCell. Sarà la sua forma perfettamente simmetrica, ma una volta su tre ci siamo ritrovati a impugnarlo al contrario, finendo per cambiare canale e lanciare Samsung TV Plus (che, ammettiamolo, nessuno di noi usa) invece di regolare il volume.
Upscaling AI e antiriflesso da urlo
Ma veniamo al sodo: come si vede? Come un fantastico 8K. Sotto il cofano, questo pannello è un mostro di tecnologia. Parliamo di un pannello Neo QLED, che in parole povere significa abbinare la precisione di una retroilluminazione Mini LED (con quasi 1.500 zone di local dimming) alla brillantezza dei colori Quantum Dot. A questo punto, una nota di trasparenza: Samsung ci ha tenuto a farci menzionare due nuove certificazioni ricevute, che attestano la leadership dell’azienda in questo campo. L’ente TÜV Rheinland ha conferito al TV il marchio “Real Quantum Dot Display”, mentre SGS ne ha confermato la natura “cadmium-free” (priva di cadmio), sottolineando l’impegno di Samsung in questa tecnologia fin dal 2015. Cosa significa questo per noi, al di là dei bollini ufficiali? Significa che la base tecnologica per la riproduzione del colore è solida e certificata. E, in effetti, si vede.

Un video in 8K su YouTube, una rarità!
La luminosità di picco è quasi accecante, con valori che nei nostri test hanno flirtato con i 2.400 nits. Tradotto: neri profondissimi per un LCD e bianchi che bucano letteralmente lo schermo, con un impatto in HDR di grande impatto. È tutto perfetto? Non proprio. Abbiamo notato un leggero “black crush”, con qualche dettaglio nelle ombre più scure che tende a perdersi, dovuto quasi sicuramente al rivestimento antiriflesso di cui parleremo tra pochissimo. E sebbene il blooming sia controllato magistralmente, se vi spostate di lato, l’angolo di visione tradisce la sua natura di pannello VA e qualche alone diventa più visibile.

Spenta, con le finestre aperte
Ma due aspetti mettono in ombra queste piccole imperfezioni. Il primo, il vero game-changer per noi, è il trattamento antiriflesso. Vivendo in una casa con finestre proprio di fronte al TV, siamo abituati a combattere quotidianamente con i riflessi. Su questo QN900F, semplicemente, spariscono. Non del tutto, ovvio, ma sono talmente ridotti da cambiare completamente l’esperienza di visione diurna. È una di quelle cose che, una volta provate, è impossibile tornare indietro. Certo, se invece potete controllare facilmente la luminosità della stanza in cui avete la TV, tale rivestimento non sarà così utile.

Accesa, con le finestre aperte e una torcia LED puntata contro
Il secondo è l’upscaling. Il processore NQ8 AI Gen 2 fa un lavoro encomiabile. Grazie a funzioni come il Real Depth Enhancer Pro, che analizza la scena e dà priorità agli elementi in primo piano, i contenuti 4K acquistano una densità e una tridimensionalità sorprendenti. Su un 85 pollici, la differenza è netta: l’immagine è più compatta, più pulita. È questo il vero motivo per comprare un 8K oggi. Peccato solo per la solita, ostinata assenza del Dolby Vision e dei nuovi codec 8K come il VVC, che ne mette in discussione la longevità sul fronte streaming. Una cosa a cui Samsung non è affatto nuova, purtroppo.
Gaming senza IA
A livello hardware, la scheda tecnica è impeccabile. Troviamo quattro porte HDMI 2.1 pienamente funzionali, una rarità che permette di collegare più console di nuova generazione e un PC senza compromessi (ad esempio, come noi, una PS5 Pro, una Xbox Series X, un Google TV e una Switch 2). Il pannello supporta frequenze di aggiornamento fino a 165Hz in 4K, una buona notizia per i giocatori PC con schede video di fascia alta, e si spinge fino a 8K a 60Hz, guardando a un futuro di possibili console “Pro”. A questo si aggiungono il supporto a VRR e AMD FreeSync Premium Pro, e un input lag che abbiamo trovato buono, sui 10-11ms a 60Hz, per una buona reattività ai comandi.
Ma come si traduce tutto questo nell’uso reale? L’esperienza è eccellente, ma con un avvertimento che per noi è fondamentale. Samsung ha introdotto un’intelligente modalità AI Auto Game Mode, che riconosce il genere del gioco che stiamo avviando (sparatutto, gioco di ruolo, sport) per ottimizzare l’immagine. Purtroppo, la sua implementazione ha un difetto: di default, questa modalità lascia attivi dei filtri di intelligenza artificiale, come l’AI Motion Enhancer, che in teoria dovrebbero migliorare il movimento. Nella pratica, abbiamo riscontrato che introducono un fastidioso effetto smearing sugli oggetti e gli effetti grafici in lontananza. La pulizia cristallina dell’immagine 8K viene così compromessa. Fortunatamente, la soluzione è a portata di mano, anche se richiede un intervento manuale. Accedendo alla Game Bar, un comodo menu a comparsa ricco di opzioni, è possibile disattivare queste elaborazioni. Una volta fatto, il TV sprigiona tutto il suo potenziale, con una grafica nitida, fluida e ultra-reattiva. La Game Bar stessa è un ottimo strumento, che permette di monitorare in tempo reale il framerate, lo stato dell’HDR e di attivare aiuti come un mirino virtuale o lo zoom sulla mini-mappa.
In definitiva, il QN900F è un display da gioco eccezionale. La combinazione di risoluzione 8K upscalata, luminosità e reattività crea un’immersione totale. È un peccato che l’utente debba “correggere” le impostazioni automatiche per raggiungere la perfezione, ma una volta superato questo piccolo scoglio, l’esperienza di gioco è d’alta qualità!
Audio e Software Tizen
L’audio integrato è sorprendentemente buono. Il sistema 4.2.2 canali da 70W con tecnologia Object Tracking Sound+ (OTS+) non è un semplice riempitivo. Fa un ottimo lavoro nel posizionare i suoni nello spazio, seguendo l’azione sullo schermo in modo convincente. La funzione Active Voice Amplifier Pro è inoltre molto efficace nell’isolare e rendere più chiari i dialoghi, anche a basso volume. Per un uso non da cinefili, potrebbe persino rendere superflua una soundbar. Cosa che ovviamente noi ci siamo rifiutati di accettare e quindi l’abbiamo messa in tandem al nostro sistema Atmos 11.1.4 usando Q-Symphony in cui altoparlanti della TV e il sistema multicanale lavorano in tandem. L’esperienza è immersiva ma, per i giochi, c’è qualche lag di troppo nelle impostazioni di base, che per fortuna possiamo modificare.
Il sistema operativo Tizen è stato svecchiato, ora è più reattivo e pulito, e la promessa di sette anni di aggiornamenti è un grande valore aggiunto che garantisce longevità all’investimento. Continuiamo a non amarlo e preferiremmo Google TV ma per lo meno Samsung l’ha reso più veloce rispetto ad altri modelli di TV e monitor che abbiamo visto in passato.
Conclusioni
Samsung Neo QLED QN900F è un TV che riesce nella difficile impresa di rendere l’8K rilevante nel 2025. Non lo fa promettendo un futuro di contenuti nativi che, siamo onesti, non arriverà presto, ma migliorando concretamente la visione di tutto ciò che guardiamo oggi. Su un pannello da 85 pollici, la qualità del suo upscaling è innegabile e, unita a una luminosità spettacolare e a un trattamento antiriflesso che risolve uno dei problemi più comuni dei salotti moderni, crea un’esperienza visiva di altissimo livello. Sebbene presenti piccole imperfezioni e il prezzo rimanga impegnativo (in Svizzera si attesta intorno ai 5’600 CHF), il QN900F è una scelta eccellente per chi cerca il massimo della qualità d’immagine su un grande schermo, senza dover attendere un futuro che potrebbe non arrivare mai.

Questi piedini però non sono né belli né danno tanta fiducia
The Good
- Trattamento antiriflesso quasi miracoloso, un must per ambienti luminosi
- Upscaling 8K che rende i contenuti 4K spettacolari
- Luminosità e impatto HDR di altissimo livello (oltre 2300 nits)
- Dotazione gaming completa con 4 porte HDMI 2.1 e 165Hz
The Bad
- Assenza ostinata del Dolby Vision e dei nuovi codec 8K
- L'AI in modalità gioco richiede un intervento manuale per evitare artefatti
- Il futuro dell'8K nativo rimane un miraggio