Razer Seiren Emote

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Razer Seiren Emote

Razer è un brand che conosciamo bene. Non solo solitamente fa prodotti di qualità accompagnati da prezzi che solamente Apple si può permettere, spesso e volentieri si lancia in iniziative un po’ strane che però, a guardarci bene, funzionano.

Pensiamo all’ecosistema Chroma, inizialmente visto come una cosa un po’ inutile ed eccentrica che però è stata copiata da quasi ogni altro brand del settore. Insomma, Razer si inventa le cose che finiscono per piacere alla gente. Con Seiren Emote, l’idea è stata di mettere uno schermo dentro ad un microfono da streaming. Troppo eccentrico?

Un microfono, uno streamer

Prima di lanciarci nella parte “Emote”, vediamo la parte “Seiren”. Seiren è il nome dei microfoni da streamer di Razer: device da piazzare davanti a noi, sulla scrivania, oppure attaccati ad un’asta per microfono snodabile. Lo scopo di Razer è offrire agli streamer un device che sia al contempo di buona qualità e che abbia un design stiloso, visto che il device finirà, molto più che altri device, per essere ripreso costantemente dalla webcam.

Per quanto riguarda le specifiche squisitamente tecniche, il microfono a condensatore con pattern a ipercardioide ha un sample date che varia da 44.1 kHz a 48 kHz, una risposta in frequenza da 100 Hz a 20 kHz e una sensitività a 1 kHz di 20mV/Pa. Tradotto in parole povere, non è all’altezza di un microfono da broadcast professionale ma, per quanto abbiamo provato noi, ha una resa davvero niente male per essere un device pensato per Twitch, Mixer e compagnia bella! Qua sotto trovate un comparativo registrato con tre microfoni: il microfono integrato della webcam Logitech Brio 4K, il microfono delle cuffie LogitechG Pro X e Razer Seiren.

Brio 4K


Logitech Pro X

Seiren Emote

I nostri sample in pratica sottolineano l’ovvio: il microfono della webcam è a malapena sufficiente, quello delle cuffie va bene per Discord mentre Seiren è meglio sotto ogni aspetto: la voce è più calda, precisa, senza distorsioni. Bene inteso, non ci aspettavamo nulla di meno da un prodotto che nasce principalmente come microfono ma è buona cosa sincerarsene prima di continuare questa recensione.

Seiren Emote ha anche un amplificatore per cuffie integrato e una porta jack da 3.5 mm per collegare il vostro headset (date un’occhiata all’unbox in fondo all’articolo). L’amplificatore ha impedenza maggiore o uguale a 16 ohm, ha una potenza d’uscita di 110mW (RMS) e una risposta in frequenza di 20Hz a 20 kHz. In pratica, vi permette di usare un solo cavo USB (e un solo device) per gestire non solo l’audio in entrata ma anche quello in uscita. Sul corpo di Seiren Emote troveremo un potenziometro per regolare il volume d’uscita sulle cuffie, oltre che ha un tasto per attivare e disattivare il microfono al volo. La qualità di questo amp per le cuffie non è stellare, se paragonato ad altri prodotti in questo spazio (tipo MixAmp di Astro, il nostro daily driver) ma è ben più che soddisfacente (in ogni caso, non crediamo sarà la feature più usata di Serien Emote…).

Per quanto riguarda i materiali e la solidità, siamo un pochino delusi dai materiali scelti. Il corpo è interamente di plastica e al tocco pare un tantino cheap. Siamo coscienti del fatto che è una buona cosa avere un microfono più leggero se vogliamo montarlo su un’asta snodabile (di quelle non professionali che troviamo su Wish) ma da Razer ci aspettiamo di più per quanto riguarda la scelta dei materiali. A riguardo versatilità invece non c’è niente da dire: all’interno della confezione troviamo una base, un supporto corto e un supporto lungo e snodabile che vanno ad avvitarsi sotto al device in sé. Nulla ci impedisce però di usare lo stesso foro filettato per montare Seiren Emote da qualche altra parte. La connettività è garantita da un cavo USB braided micro.

Emozioni forti

Il punto clou di Seiren Emote è bene inteso l’unica cosa di cui non abbiamo ancora parlato: l’Emoticon Led Display a 8 Bit. In pratica, sul lato opposto a quello che rivolgeremo verso di noi c’è uno schermo composto da 64 LED luminosi. Questi led, fatti per essere visti dalla webcam e non dallo streamer, servono ad interagire con la community. Usando Streamer Companion App di Razer possiamo definire tutta una serie di risposte automatiche su due servizi (per ora): Twitch e Streamlabs. Abbiamo provato con Twitch, che prevede emoticon per Follow, Sub, Cheer, messaggi, host e raid. Per ogni evento, abbiamo poi sotto opzioni specifiche. Ad esempio, in subscriptions abbiamo opzioni per sub generali oppure per sub gift. Nei Cheer è possibile avere diverse emozioni per 1, 200, 500, 1000 e 5000 Bits. Nella chat ci sono le opzioni “chat lines” (un evento che si attiva dopo un certo numero di chat) oppure “chat message contains” che farà reagire Serien Emote ad una o più parole chiave (con opzioni per case sensitivity, subs e mods only). Insomma, ci sono davvero una marea di opzioni per definire in modo preciso il comportamento di Seiren Emote.

Riguardo a queste ultime, per ora Razer offre 151 emoticon tra cui scegliere, alcune animate e altre statiche. Ma nulla ci impedisce di caricare una gif personalizzata, che però deve essere di 8 x 8 pixel al massimo. Il vantaggio è che né Twitch né nessun altro possono impedirvi di usare una gif qualsiasi, perché è al di fuori del loro controllo, lo svantaggio è che la risoluzione di tale gif non è molto elevata. In Streamer Companion App troviamo anche un editor di emoticon, una sorta di Paint semplificato che permette di creare immagini a nostro piacere, anche se non animate. Serien Emote può funzionare in modo concertato ad altri device Razer che supportano Chroma ed in particolar modo con Kraken Kitty Edition, anche se purtroppo non abbiamo potuto provare personalmente.

Guarda in camera

In teoria, tutto bello tutto perfetto. Ma in pratica? Beh, in pratica ci sono alcune cosucce alle quali dovremo fare attenzione quando usiamo Seiren Emote. La prima è di definire in modo davvero preciso (compresi timeout e limiti) le reazioni del microfono con la chat. Altrimenti, come potete immaginare, la vostra community non esiterà ad approfittare del sistema per rendere il vostro stream un caleidoscopico incubo! In secondo luogo, posizione e distanza dalla webcam. Il fatto è che bisognerà fare qualche prova, per evitare che le emoticon risultino a fuoco e ben visibili. Abbiamo dovuto fare aggiustamenti alla nostra configurazione fisica di streaming per usare questo device come si deve.

Un’altra criticità, che per altro abbiamo già discusso con Razer, è la luminosità. A dipendenza delle vostre condizioni (green screen con tanta luce vs stanza buia) i led di Seiren Emote possono essere davvero luminosi e rovinare l’esposizione della webcam. Il problema si pone meno se usate una DSLR, mirrorless o una camera di alta qualità, ma se siete rimasti ad una C922 di sicuro dovrete essere più consapevoli delle condizioni di luce del vostro stream. Razer valuterà se includere un controllo per la luminosità dell’array di LED in futuro (così ci hanno detto).

Bottom line

Insomma, Seiren Emote vale la pena? Come tradizione per i prodotti Razer, ha un prezzo elevato (189.99€ sullo store online ufficiale). Per questo prezzo, decisamente importante, vi porterete a casa un microfono di buona qualità con l’aggiunta delle emoticon, che sapranno di sicuro movimentare e rendere più stimolante i vostri stream. Vedere la community scoprire e reagire alle emoticon è stato assai spassoso (e un incentivo per eventuali monetizzazioni…). Se avete bisogno di un microfono e basta, forse Seiren X è più adatto, visto il costo di “soli” 109.99€. Se invece cercate il massimo di quanto Razer ha da offrire, c’è anche Seiren Elite. Insomma, noi consigliamo l’acquisto solo se volete sfruttarne lo schermo LED. Se pensate che sia una cosa divertente e che possa rendere più ricchi i vostri stream, perché no! Altrimenti, sia in casa Razer che presso altri ci sono soluzioni meno costose in grado di offrire una qualità audio equivalente.

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The Good

  • LED
  • Qualità audio
  • Versatilità

The Bad

  • Prezzo
  • Materiali
  • C'è bisogno maggior controllo sui LED

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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