“Pikmin 4 è la quarta incarnazione del peculiare brand di Nintendo con protagoniste le simpatiche cipolle viventi. Si tratta di uno strategico in tempo reale (real-time strategy, RTS), e potremmo definire Pikmin come l’Age of Empires di Nintendo in una formula tutta nipponica. Lo scopo del gioco è comandare l’esercito di cipolle in svariate attività, che possono essere l’esplorazione, la costruzione, le battaglie contro imponenti nemici e la scoperta di tesori. Proprietà intellettuale (IP) nata dalla mente del maestro Miyamoto durante l’era Gamecube, Pikmin è sicuramente uno dei brand Nintendo più interessanti, ma che appartiene a quelle IP poco conosciute dai videogiocatori proprio per il suo gameplay piuttosto ricercato. In breve, Pikmin è un titolo che va giocato ma anche apprezzato, e non sempre si riesce a comprendere appieno le meccaniche o apprezzarne i contenuti. Ma procediamo con ordine.
Una squadra di soccorso da…soccorrere
Una squadra di soccorso è stata spedita sul pianeta Terra per salvare il capitano Olimar, capitano spaziale alieno protagonista nei primi due capitoli di Pikmin. Tuttavia, la squadra stessa ha naufragato sulla Terra disperdendo i membri dell’intero equipaggio. Tocca quindi al giocatore, nei panni di una giovane recluta aliena della squadra di salvataggio, recarsi sulla Terra e soccorrere la squadra di salvataggio nonché, a sua volta, anche il capitano Olimar. In questa missione di salvataggio il giocatore non sarà solo, ma troverà sul suo percorso i Pikmin: un incrocio fra un animale e un vegetale, per l’appunto, una cipolla, i quali obbediscono fedelmente agli ordini del protagonista. I Pikmin proliferano grazie alle carcasse dei nemici “morti”, i quali vengono trasportati dai medesimi nell’astronave a forma di cipolla. Trovata l’astronave naufragata del team di salvataggio, la recluta protagonista scopre, grazie al capitano e al responsabile delle comunicazioni del team, che deve accumulare energia luminosa estratta dai tesori raccolti nelle mappe di gioco. Tale energia occorre per espandere le capacità dell’astronave nel raggiungere nuove mete, oltre a quella di ripararla completamente dal naufragio subito. Pertanto, durante il corso dell’avventura la recluta protagonista esplorerà diverse ambientazioni, esplorerà inediti livelli sotterranei (caverne) il cui accesso ricorda un tubo alla “Super Mario” (dei dungeon strutturati su diversi piani, novità di questo capitolo) e si imbatterà in diversi antagonisti astronauti con il viso ricoperto da foglie.
In fatto di trama e completamento del gioco, Pikmin 4 è il capitolo della serie più lungo. In pratica, per arrivare alla fine della campagna principale occorre al giocatore circa 20-25 ore di gioco. I contenuti a disposizione, ovvero le diverse regioni suddivise per mappe le quali ospitano le Caverne, mondi a parte di cui approfondiremo in seguito, rendono già l’idea di un capitolo sensibilmente più corposo se confrontato a Pikmin 3. Se, da una parte, l’aggiunta di Occin come compagno di squadra velocizza e rende dinamica l’esplorazione (abilità che approfondiremo in seguito), dall’altra il numero di mappe e delle caverne da esplorare rende il quarto capitolo quello che, a nostro parere, sia il più riuscito per qualità di contenuti e durata effettiva di completamento. Beninteso, la trama non è certamente di quelle più profonde, essendo il gameplay al centro dell’esperienza di questo marchio. Tuttavia, la presenza di numerosi personaggi non giocanti, di maggiore e di minore importanza con tanto di missioni secondarie, articola maggiormente lo scandire dei “giorni esplorativi” mettendo a disposizione del giocatore numerose attività da portare a termine come, ad esempio, le esplorazioni notturne (altra novità che approfondiremo in seguito). In sostanza, a discapito di un tutorial prolisso e assai tedioso, la campagna principale di Pikmin si lascia tuttavia giocare e si lascia col tempo apprezzare dalle novità introdotte nel quarto capitolo, incollando il giocatore per ore davanti allo schermo.
100 Pikmin e un fido compagno
Il gameplay di Pikmin, come sopra menzionato, ricorda essenzialmente un RTS in cui il giocatore deve esplorare le mappe di gioco con l’aiuto dei Pikmin. I Pikmin si suddividono in diverse categorie: rossi (resistenti al fuoco e forti in attacco), blu (resistenti all’acqua), gialli (resistenti all’elettricità e in grado di essere lanciati a maggior distanza), ghiaccio (in grado di ghiacciare superfici), roccia (capaci di rompere mura di un determinato materiale), viola (lenti, ma dotati di una maggiore forza di trasporto e di attacco) e via dicendo. Durante l’esplorazione, il giocatore potrà portare con sé solo tre tipologie, le quali vengono consigliate sulla base della mappa che si intende esplorare. I Pikmin sono in grado di svolgere numerosi compiti: quello di attaccare nemici, distruggere mura, costruire ponti o esplorare determinati ambienti.
Oltre ai simpatici Pikmin, si aggiunge alla nostra squadra il cane soccorritore Occin, il quale sarà in grado di compiere azioni in autonomia come una sorta di gigantesco Pikmin a nostra disposizione. Una delle grandi novità di questo capitolo è la presenza di quest’ultimo, il quale giocherà un ruolo fondamentale nel pianificare l’esplorazione della mappa e dei differenti livelli sotterranei, ovvero la sua abilità di trasportare l’intera truppa dei Pikmin sul proprio dorso, salvandoli da eventuali pericoli o condizioni estreme (esempio: clima gelido). Il giocatore potrà decidere in quali attività far cimentare i Pikmin, distribuendoli sulla mappa seguendo una filosofia “dandori”. Tale termine viene più volte citato in-game dai personaggi e presente anche nella modalità multiplayer. In pratica, il giocatore ottimizza le attività per i Pikmin in diverse zone nella mappa, evitando che questi, ad attività terminata, si arenino disoccupati nell’area di atterraggio dell’astronave del giocatore e dell’astronave cipolla dei Pikmin. Ad aiutare il giocatore nel seguire la filosofia “dandori” entra in gioco Occin, il cane soccorritore in grado di coadiuvare l’utente nell’esplorazione. Occin, oltre a fungere da ancora di salvataggio per trasportare l’intera truppa dei Pikmin, permette al giocatore di raggiungere zone prima inaccessibili nei passati capitoli (grazie all’abilità di saltare o di attraversare dei fiumi). Inoltre, non manca la possibilità di comandare il cane separatamente, il quale può scagliarsi in solitaria contro i nemici al posto dei Pikmin, o esplorare dei punti della mappa inaccessibili al giocatore. In sostanza, tale meccanica ricorda il controllo multiplo dei capitani in Pikmin 3, in cui il giocatore doveva cambiare i ruoli dei capitani impegnati ad esplorare punti diversi della mappa di gioco. Tutto ciò rende il gioco certamente più dinamico e meno complesso rispetto ai passati capitoli, togliendo in parte lo studio dettagliato del territorio e della conseguente strategia per attraversarlo. Inoltre, con i nemici e le abilità di Occin particolarmente utili, far salire tutti i Pikmin in groppa consente agli stessi di essere spaventati, mangiati o schiacciati, evitando grosse perdite. In sostanza, Occin è una via di mezzo fra un Pikmin gigante e un capitano, il quale può anche comandare un piccolo esercito di Pikmin o occuparsi della loro raccolta se gli stessi sono momentaneamente disoccupati. Può anche svolgere delle mansioni particolari, come seguire delle tracce (di un tesoro, di un membro sperduto dell’equipaggio, di un Pikmin raro). Le abilità del medesimo possono essere potenziate accumulando dei punti ottenuti in seguito all’esplorazione delle caverne.
Dall’urbano alle “Caverne” fino alle esplorazioni notturne
Il level design delle mappe, così come i relativi contenuti, sono certamente su un altro livello in confronto ai capitoli del passato. Le ambientazioni ora sono meno selvagge e più artificiali, nel senso che le stesse sono situate nei pressi di un’abitazione. Inoltre, non manca un’hub principale, ovvero la mappa del tutorial, dove si trova l’astronave del gruppo di soccorso nonché tutti gli astronauti alieni salvati dal naufragio. Qui ci sono diversi membri dell’equipaggio che vendono oggetti, permettono di potenziare Occin o sbloccano le esplorazioni notturne. Tutti gli altri personaggi attivano, inoltre, delle missioni secondarie che ricompenseranno il giocatore con del materiale di costruzione, che può essere impiegato nelle mappe di gioco per costruire opere o per comprare gli oggetti di potenziamento o di consumo singolo (come le bombe).
Le aree sono strutturate in maniera un po’ differente rispetto ai passati capitoli. Le stesse diventano con il passare delle ore più complesse, come l’aggiunta dell’acqua o con un level design verticale, senza poi contare la presenza di creature più minacciose. L’area casalinga è, inoltre, una porzione di mappa che rende giustizia al level design di Pikmin 4: ricco, denso, verticale e labirintico, capovolge completamente il concetto di un’esplorazione immersa nella natura. In tutte le mappe di gioco, lo scopo è quello di scoprire e raccogliere i tesori ed accumulare energia luminosa prima che giunga la notte. Una giornata di esplorazione equivale, circa, a 10-15 minuti di gioco e, giusto prima della conclusione della giornata, tutti i Pikmin devono trovarsi nel perimetro della base (pena la morte degli stessi). Durante la giornata, oltre ad esplorare la superficie della mappa, il giocatore può cimentarsi nelle caverne sparse in diversi punti della stessa: delle botole che conducono letteralmente nel sottosuolo. Presso queste caverne si annidano tesori e colleghi alieni dispersi e sono strutturate come dei dungeon su diversi piani. Le caverne sono, in sostanza, delle mappe a parte che vivono di regole proprie, in cui il tempo e lo scorrere della giornata viene praticamente sospeso. All’entrata di ogni caverna occorre inoltre riconfigurare la squadra di Pikmin a seconda della “tematica”, rivelata sia dal nome della stessa che dall’immagine di introduzione. Se la tematica è quella del fuoco, occorre equipaggiarsi abbondantemente di Pikmin rossi. Se, invece, la tematica è marina o del ghiaccio, i Pikmin blu e di ghiaccio saranno dunque preponderanti nella truppa. Tuttavia, Nintendo non renderà sempre le cose semplici, ribaltando le tematiche o le situazioni negli ultimi piani. Altre caverne, invece, sono delle “Battaglie Dandori” contro dei naufraghi alieni corrotti. In queste botole lo schermo è scisso a modo di multigiocatore locale, una battaglia all’ultimo Pikmin a tempo in cui lo scopo è totalizzare più punti raccogliendo tesori o carcasse di mostri. Inoltre, solo nelle caverne sono a disposizione alcuni tipi di Pikmin (viola e bianchi) i quali dovranno essere maneggiati con cura in superficie poiché non sono in grado di riprodursi. Pertanto, uno strumento utile per prevenire morti inaspettate ed indesiderate, in particolare di questi ultimi Pikmin, è la possibilità di riavvolgere il tempo, già presente nei passati capitoli e accessibile sia nel mondo in superficie che nelle caverne. Questo strumento ha, da una parte, diminuito il livello di sfida ma, dall’altra, l’ha aumentato considerevolmente, poiché gli sviluppatori sono consci della possibilità di riavvolgere il tempo. Vi sono infatti delle zone particolarmente pericolose o difficili in cui lo strumento di riavvolgere il tempo è quindi di fondamentale importanza.
Un’altra grande novità di questo quarto capitolo è la presenza delle esplorazioni notturne, le quali, in confronto a quelle diurne, differiscono per lo scopo e il gameplay. In pratica, si tratta in sostanza di un “tower defense” semplificato. Il giocatore, con l’aiuto di Pikmin iridescenti (spiritici, di colore verdognolo) e di postazioni minori, deve difendere una base capace di generare uno speciale siero da orde di mostri che intenderanno attaccarla. Tale siero potrà essere impiegato per guarire i naufraghi alieni corrotti. Pertanto, il giocatore può piazzare diverse basi minori sul percorso, raccogliere il maggior numero di Pikmin iridescenti sparsi nella mappa e cercare di sopravvivere la notte. Non manca in squadra il fido Occin, come supporto ai Pikmin iridescenti, il quale sarà un alleato prezioso nell’attaccare i nemici durante gli assalti.
Riguardo al multigiocatore, come avrete intuito, la Battaglia Dandori è l’esperienza principale in modalità multiplayer, la quale è anche accessibile dal menu iniziale. Tuttavia, risulta assente la modalità online mentre quella cooperativa non ha nulla a che vedere con quella in Pikmin 3, in quanto è relegata a dei semplici compiti accessori affidati al secondo giocatore.
Sul piano tecnico il gioco è sviluppato con Unreal Engine, proponendo un’estetica grafica più curata ed avanzata in confronto ai titoli del passato. Gli scenari sono ora più dettagliati, realistici, ben illuminati ed esplodono di colori, mentre il framerate (30) sono costanti e calano solo in determinate fasi concicate, ovvero quando oltre 100 pikmin sono in azione e si trovano su tutta la mappa a svolgere le azioni più disparate. La direzione artistica è tuttavia meno ispirata in confronto al passato, mentre il level design ha certamente subìto un netto passo avanti. Concludendo, al netto di quanto appena descritto Pikmin 4 è certamente un titolo di buona fattura, ben realizzato come da tradizione Nintendo. Il titolo, in effetti, senza cambiare radicalmente formula offre delle importanti novità della serie, andando tuttavia ad abbandonare quel peculiare mondo boschivo che caratterizzava Pikmin 3 e tutto il multitasking fra i capitani. L’approccio più platform / ruolistico rende l’esplorazione degli ambienti dinamica e mai stancante, pur andando a perdere, in parte, quella componentistica strategica che più caratterizzava i primi tre capitoli. Pikmin 4 è un titolo che non dovrebbe mancare nella libreria giochi di un possessore di Switch.
The Good
- Tanti contenuti, una mappa hub a parte, missioni secondarie e molto altro
- Longevo e dinamico, l'esplorazione e le battaglie sono più piacevoli grazie ad Occin
- Le caverne sono un'ottima aggiunta
- Le battaglie Dandori sono interessanti in un'ottica PvP...
The Bad
- ...ma l'assenza dell'online smorza ogni entusiasmo
- multigiocatore collaborativo e multitasking del terzo capitolo completamente assenti
- Tutorial assai tedioso