Basta crederci. Non è solo il motto di un certo pasticcione fissato con il rap ma è anche il nostro mantra mentre ci accingiamo a parlare di PaRappa the Rapper Remastered. Un titolo datato 1996, uscito sulla prima indimenticabile PlayStation che fa capolino, all’alba del 2017, su PS4.
Segui il ritmo, PaRappa!
Questo gioco esce sparato dagli anni 90. La “trama” è semplicissima: il giovane cagnolino PaRappa è innamorato di una sua amichetta, Sunny Funny. Purtroppo per lui anche il figaccione Joe Chin, ricco e vanitoso come pochi, ha una cotta per la ragazza. Come può, il povero PaRappa, competere con un’auto con piscina incorporata o una torta alta 40 piani? Basta crederci! Ed eccolo alle prese con lezioni di cucina, lezioni di guida, lezioni di vendita al mercatino delle pulci… il tutto per conquistare Sunny Funny o mettere una pezza ai suoi pasticci. La storia ci viene raccontata da delle cut scenes dall’aspetto straordinariamente antiquato, essendo sostanzialmente le stesse viste su PS1. Lo charme di PaRappa è restato immutato insomma.
PaRappa the Rapper è un rhythm game semplicissimo: ad ogni lezione dobbiamo seguire le indicazioni del nostro maestro di rap e premere i pulsanti giusti al momento giusto. Il gioco offre sei diverse lezioni per sei diverse canzoni. Strutturalmente semplice ma in realtà tosto da giocare. Sì perché non basta premere i pulsanti nel giusto ordine ma bisogna farlo a ritmo di musica. Il gioco poi non è affatto tenero con il giocatore, il tempismo deve essere perfetto. Se le prime canzoni sono piuttosto facili, le ultime due possono diventare una seria sfida anche per i più accaniti fan di Guitar Hero e Dance Dance Revolution. Completare una canzone a livello “good” necessita una vera esperienza mistica all’interno del ritmo, un tutt’uno con la musica a livello karmico che, a 20 anni di distanza dall’uscita dell’originale, in pratica ancora ci sfugge.
Edizione rimasterizzata
L’edizione remaster di PaRappa the Rapper fa parte del “lazy porting”. I livelli sono stati rifatti tutti in alta definizione, quello sì. I video, come dicevamo in apertura, sono quelli originali e presentano qualche artefatto di compressione, oltre che mostrare tutto il limite delle animazioni 3D dell’epoca. I menù sono gli stessi, anche se forniscono qualche opzione in più rispetto al passato (ad esempio la scelta tra 4:3 e 16:9). Ci sono pure alcune canzoni extra, tratte da adattamenti successivi del gioco su altre console. Ma in sé non c’è molto più del gioco di base, che non è particolarmente lungo o corposo. Calcolate un paio d’orette per giocare a tutto due volte, sbagliare qualche canzone e provare tutte le opzioni.
PaRappa the Rapper in versione remaster farà felici i trentenni di oggi, che furono fan del gioco nella loro giovinezza. Le canzoni sono tutte molto orecchiabili, PaRappa è un personaggio davvero simpatico e divertente. Rimane il fatto che, per gli standard attuali, il gioco è incredibilmente corto. Classifichiamolo come una piccola e divertente operazione nostalgica, con cui divertirsi una serata. Fortunatamente, il prezzo di vendita è adeguato all’offerta.
The Good
- PaRappa originale
- Canzoni
The Bad
- Poco da fare
- Potevano aggiungere anche il sequel
- Remaster solo dei livelli