Nintendo Switch 2

By on on Recensioni Hardware, 3 More

Nintendo Switch 2

Il lancio di una nuova console è sempre un momento emozionante per il mondo dei videogames. E questo a prescindere da “fedi videoludiche” varie perché, nuova console, spesso significa passi avanti per tutta l’industria. Nintendo ha sempre spinto in avanti il media a modo suo: una tradizione che risale ai tempi del primo NES o del Gameboy, senza dimenticare ovviamente Wii, 3DS e Switch.

Con Switch 2, il colosso di Kyoto sembra aver scelto una strada decisamente più conservativa, mantenendo di fatto una piattaforma uguale, nella forma e nei controlli, per due generazioni di fila. Switch 2 insomma, è una diretta discendente della prima Switch. Vediamo come se la cava?

 

Finalmente, Switch 2

Dopo otto lunghi anni, innumerevoli voci di corridoio e un’attesa che ha assunto contorni quasi mitologici, la Switch 2 è insomma finalmente qui. L’erede di una delle console di maggior successo di tutti i tempi ha un compito non facile: mantenere la stessa formula vincente della prima Switch ma migliorando e potenziando tutto il possibile.

Nintendo Switch 2 si presenta come un significativo passo avanti rispetto a tutti i modelli precedenti, compreso il più recente modello OLED. Il display è l’elemento centrale: un pannello LCD (ma non OLED, purtroppo) da 7.9 pollici con una risoluzione nativa portatile di 1080p (Full HD) e una frequenza di aggiornamento che arriva fino a 120Hz. Quando inserita nel nuovo dock, la console è in grado di generare un output video fino a 4K a 60fps (o 1080p/1440p a 120fps), una prima assoluta per una macchina Nintendo. Sotto il cofano, un SoC di Nvidia garantisce prestazioni nettamente superiori al passato.

La memoria interna è stata finalmente portata a uno standard moderno, con 256GB di base, un upgrade sostanziale rispetto ai 32/64GB dei modelli precedenti. Per l’espansione, è importante notare che è necessario utilizzare schede di tipo microSD Express, quindi probabilmente se avete già una scheda per la vostra vecchia Switch, non andrà bene con quella nuova. Nonostante le dimensioni maggiori, il peso rimane gestibile, attestandosi sui 535 grammi con i Joy-Con 2 collegati. La batteria interna è stata potenziata a 5.500mAh, anche se, come vedremo, questo non si traduce necessariamente in un’autonomia superiore.

Design incrementale

“Squadra che vince, non si cambia”, il vecchio adagio per questa volta è stato rispettato da Nintendo. Switch 2 ha mantenuto il suo iconico design ibrido, ma ogni singolo elemento è stato rifinito e migliorato. La console è leggermente più grande e pesante del modello OLED, con dimensioni paragonabili a quelle di uno Steam Deck, anche se solo negli assi X e Y, e un’estetica più seria, quasi interamente nera. I nuovi Joy-Con 2, più grandi e comodi, abbandonano il sistema a binario in favore di un aggancio magnetico solido, sicuro e incredibilmente più pratico. I Joy-Con 2 non sono fisicamente identici a quelli della prima Switch (che potranno comunque essere usati con la nuova console ma andranno ricaricati con un adattatore) e hanno un features set leggermente diverso. Anche l’intensità della vibrazione dei due controller è stata diminuita, pur restando sempre molto precisa. Il layout dei tasti è identico, fatta eccezione per un nuovo tasto “C” sotto il tasto home sul Joy-Con destro. Questo tasto serve ad aprire le funzionalità di chat, che vedremo più avanti.

 

Nintendo ha abbandonato il sensore IR nei Joy-Con 2 in favore di un sistema di tracciamento che permette di usarli come mouse: la vera novità sul fronte dei controlli. Il modalità mouse la precisione è risultata sorprendentemente buona, superiore a quella dello stick analogico per gli FPS, ma l’ergonomia è un vero problema. La forma del controller non è adatta a essere impugnata come un mouse per lunghe sessioni, causando affaticamento a mano e avambraccio. Fortunatamente, Switch 2 accetta tranquillamente mouse e tastiera, seppure collegati solo via USB (con un dongle) in titoli supportati. È il caso di Cyberpunk 2077 che, appena rilevato un mouse collegato, ha cambiato immediatamente tutta la configurazione dei tasti in modo da mostrare i comandi che ci aspetteremmo su PC. Se sognate di fare una piccola stazione da gioco “simil PC” con solo Switch 2, sarete dunque piacevolmente sopresi di quanto sia facile farlo.

Restando in tema di tradizione, siamo molto contenti di vedere l’inclusione di una porta audio jack da 3.5 mm, oltre che al supporto audio bluetooth. Anche il kickstand è stato completamente ridisegnato: ora è largo e multi-angolo, paragonabile a una versione rivista di quello già ottimo del modello OLED. Tuttavia, il metallo, pur sembrando abbastanza durevole, ci lascia un po’ di dubbi sulla sua durabilità nel tempo, specialmente nelle mani dei più giovani. Una delle migliorie che più abbiamo apprezzato è l’introduzione di una seconda porta USB-C sulla parte superiore della console, che permette finalmente di ricaricare il sistema mentre si gioca in modalità da tavolo. Anche il dock è stato rivisto: più stretto, più arrotondato e con un accesso ai cavi semplificato che non richiede più di rimuovere lo sportello posteriore. Nel complesso, la sensazione è quella di un prodotto molto più rifinito.

Prendere confidenza

Le prime ore con Switch 2 sono filate via quasi totalmente liscie. Il processo di configurazione e trasferimento dati dalla vecchia console è risultato il più semplice e indolore mai sperimentato su una console Nintendo, richiederà di lanciare la procedura di importazione sulla Switch 2, confermare sulla Switch 1 e poi i sistemi sincronizzeranno i dati automaticamente. È anche possibile migrare una scheda microSD da una console all’altra, a patto che nella vecchia console usaste una microSD Express. Altrimenti, come nel nostro caso, la console ci avviserà che la scheda inserita non soddisfa i requisiti minimi. L’interfaccia utente che ci accoglierà è quasi identica a quella precedente (una scelta che alcuni troveranno rassicurante, altri, come noi, un pochino deludente), è però ora molto più reattiva e l’eShop è stato finalmente svecchiato, risultando veloce e fluido nella navigazione. Nelle impostazioni della console troveremo poche sorprese ma sarà possibile gestire l’uscita video in modalità dock, selezionando la risoluzione fino a 4K e ALLM ma, sfortunatamente, niente VRR.

Piacevole, per coloro abituati ad un layout più “Xbox” la possibilità di invertire rapidamente i tasti A e B, oltre che a personalizzare diversi tasti, in particolare assieme al Pro Controller 2, il quale integra due pulsanti sui due lati posteriori del grip del controller. Tra l’altro, il Pro Controller 2 è anche in grado di togliere la console dallo standby, mentre altri controller per Switch 1, pur essendo supportati da Switch 2, non sembrano sortire lo stesso effetto.

Tornando allo schermo in modalità portatile, il display LCD da 7.9 pollici, pur non avendo il contrasto e i neri assoluti del pannello OLED, è stato una piacevole sorpresa: la risoluzione a 1080p e i 120Hz gli conferiscono una nitidezza e una fluidità in movimento notevoli, con colori vibranti e brillanti, in particolare se paragonati alla prima Switch (non OLED). Per ora, l’unico neo è la luminosità massima, non sufficiente per garantire una buona visibilità all’aperto in pieno sole. Ma avremmo davvero preferito un pannello OLED già in questa versione di lancio. Verosimilmente, Nintendo aspetterà di ridurre a sufficienza i costi di produzione, prima di offrire un nuovo modello dotato di questo tipo di schermi.

Parlavamo di chat e tra le nuove funzionalità di sistema spicca GameChat, un nuovo sistema di chat sia vocale che video che è attivabile tramite un nuovo pulsante “C” sul Joy-Con: funziona egregiamente, è integrata nell’UI e permette di parlare con gli amici indipendentemente dal gioco in esecuzione e addirittura di streammare il nostro schermo agli altri, sebbene a fps decisamente limitati. Il microfono integrato nella console è stata forse la sorpresa più grande perché è in grado di catturare la voce in modo ben comprensibile anche a notevole distanza dalla console.

Siamo riusciti a chattare senza problemi con la console in salotto e stando in cucina! C’è, come detto, anche la chat video. Per usarla è necessario acquistare una webcam a parte, con Nintendo che offre una sua versione speciale. Si tratta di una semplice webcam USB però, che possiamo connettere a qualsiasi computer. E, dal canto suo, Switch 2 sembra accettare webcam USB non originali e addirittura supportare degli smartphone in modalità webcam. Incredibile interoperabilità da parte di Nintendo, non c’è che dire.

Non tutto è perfetto però. Abbiamo notato due fatti di particolare nota. Il primo è che, nonostante una rete wireless velocissima (attorno ai 2Gbps massimi), i download dallo eShop sono molto lenti. Per scaricare Cyberpunk 2077, 59.4GB in totale, ci sono volute diverse ore. Stavamo anche giocando a Mario Kart World, nel frattempo, ad essere onesti però. Un secondo dato degno di nota è che la console, in modalità docked e con CP2077, scalda molto. Non a caso Nintendo ha inserito una ventolina nella dock per raffreddare la console e, potenzialmente questo significa che soluzioni dock di terze parti potrebbero avere problemi nella gestione termica della console.

Prime esperienze di gioco

Non vogliamo entrare nei dettagli dei giochi che stiamo testando, otterranno articoli separati, ma nemmeno lasciarvi a bocca asciutta. In particolare, è sulle prestazioni di gioco che Switch 2 mostra i muscoli se paragonata alla console precedente. Se i titoli first-party come Mario Kart World girano con un frame rate solidissimo e una pulizia visiva abbagliante, è con i port di terze parti che si ha il vero “wow factor”. Vedere un titolo esigente come Cyberpunk 2077: Ultimate Edition non solo girare, ma farlo a 40 fps stabili con una qualità visiva niente male (ma rigorosamente in modalità performances, scordatevi la qualità in modalità TV), è una chiara dimostrazione della potenza del nuovo hardware.

Anche la retrocompatibilità sembra giovare di questa potenza extra: giochi che soffrivano di incertezze nel frame rate sulla vecchia Switch, come The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, ora girano in modo più fluido. Ma riguardo la retrocompatibilità ci sono diverse limitazioni, alcuni giochi che usavano features dei vecchi Joy-Con, ora non più presenti, non saranno giocabili correttamente. Altri titoli saranno aggiornati con patch a pagamento, degli upgrade se volete. Anche il prezzo dei giochi non è una bellissima sorpresa. Se da un lato un Mario Kart World sembra costare sugli 80CHF, una cifra piuttosto standard (ma Mario Kart 8 Deluxe, uscito un millennio fa, è ancora venduto a 51CHF!), abbiamo visto l’edizione standard di Hogwarts Legacy con un prezzo di 109CHF su Digitec.

Tra chiari e scuri

Switch 2 si presenta come un prodotto dal doppio volto, con miglioramenti sostanziali che si affiancano a compromessi evidenti. Il fiore all’occhiello è senza dubbio il balzo nelle prestazioni: la capacità di far girare titoli moderni e complessi come Cyberpunk 2077 è decisamente una indicazione dei muscoletti di questa nuova console. A questo si aggiungono le numerose e intelligenti migliorie al design, che rendono l’uso quotidiano più piacevole e pratico: l’aggancio magnetico dei Joy-Con e la doppia porta USB-C sono esempi di un’attenzione ai dettagli che fa la differenza. Anche il display 1080p/120Hz, pur essendo un LCD, offre un’immagine nitida, fluida e vibrante che migliora l’esperienza in portabilità. Infine, l’introduzione di funzionalità social ben integrate, come una chat vocale nativa che funziona egregiamente, colma una delle lacune storiche di Nintendo.

Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica. Il principale punto a sfavore resta un’autonomia della batteria che non è migliorata in modo significativo; nonostante una cella più capiente, l’hardware più potente porta la durata a circa 2-2.5 ore con i giochi più esigenti, un valore ancora limitante per la piena portabilità. La nuova funzione mouse dei Joy-Con, sebbene innovativa e precisa, è minata da una pessima ergonomia che causa affaticamento e ne limita l’uso pratico a brevi sessioni. Il prezzo, inoltre, è aumentato non solo per la console, ma per l’intero ecosistema, inclusi giochi e accessori (119CHF per il Pro Controller 2!!!), rendendo l’investimento iniziale piuttosto oneroso. Infine, la velocità di download non è affatto soddisfacente e la gestione del calore in modalità docked secondo noi sarà da monitorare, a cui si aggiunge una luminosità massima dello schermo insufficiente per l’uso all’aperto

Bottom line

Nintendo Switch 2 è esattamente l’erede che ci aspettavamo e che desideravamo: un upgrade intelligente, potente e ben congegnato, che non stravolge la formula ibrida vincente ma la proietta con decisione nell’era moderna del gaming. Il balzo in avanti in termini di potenza è reale e permette finalmente di godere di esperienze di terze parti complesse in mobilità, mentre le innumerevoli migliorie al design e alle funzionalità, come i Joy-Con magnetici e la chat vocale integrata, rendono l’uso quotidiano semplicemente più piacevole e rifinito.

Certo, non è una macchina perfetta. Il prezzo più alto richiede un investimento importante, l’autonomia della batteria resta un compromesso da accettare per giocare in portabilità a questi livelli e alcune delle nuove idee, come la funzione mouse, sono più promettenti sulla carta che comode nell’uso pratico. Questioni come le lentezze iniziali dell’eShop e la gestione del calore andranno valutate nel tempo. Tuttavia, il pacchetto complessivo è di alto livello. Con un panorama decisamente stravolto rispetto al lancio della prima Switch, con l’ascesa delle varie Steam Deck, Ally e compagnia, Nintendo questa volta però si ritrova ad avere una concorrenza diretta sia in ambito mobile che nel salotto. La sua forza però, come sempre, è la sua libreria impressionate di IP e una fanbase davvero vastissima. Non abbiamo dubbi che Switch 2 sarà un gran successo di mercato. Se la vostra vecchia Switch inizia a mostrare i segni del tempo o se volete entrare nel mondo Nintendo con la migliore esperienza possibile, l’acquisto della Switch 2 è quasi d’obbligo.

The Good

  • Salto prestazionale notevole
  • Display 1080p/120Hz fluido
  • Design e Joy-Con migliorati
  • Chat vocale nativa

The Bad

  • Autonomia batteria limitata
  • Prezzo elevato (console/giochi)
  • Mouse Joy-Con poco ergonomico
  • Luminosità esterna insufficiente

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

No comments yet.

Leave Your Reply

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch