Logitech G Pro X Superlight

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Logitech G Pro X Superlight

Sono passati un paio d’anni da quando recensimmo il LogitechG Pro Wireless Mouse. Un mouse che, in seguito, è entrato in modo permanente nella nostra scuderia, diventando il mouse da combattimento preferito di Dave.

Ora, è tempo di dare uno sguardo al suo successore, il Pro X Superlight. Ma la differenza non sta solo nel peso!

Leggero come una piuma

Non è solo il nome di una magia di Dungeon&Dragons, è anche ciò che proviamo quando prendiamo in mano per la prima volta la nuova creaturina di LogitechG. Tanto leggero da sembrare un mockup, una versione finta da mettere in display da qualche parte. E invece è quello vero! Iniziamo dalle specifiche tecniche. Sul sito Logitech ha scritto che il peso è minore di 63 grammi. Aspetta, cosa? Ok, l’abbiamo pesato noi. Il mouse pesa 62 grammi “a vuoto” e 66 grammi se usiamo l’adattatore PowerPlay per usarlo col mousepad compatibile.

Le dimensioni e la forma sono praticamente identiche al vecchio modello: 125 x 63.5 x 40 mm di dimensioni con una silhouette sinuosa e levigata che è un piacere da tenere in mano. Logitech ha ancora usato un sensore HERO da 100-25’600 DPI (il vecchio modello andava da 100 a 16’000 DPI), un’accelerazione massima di oltre 40G e una velocità massima di tracciamento di oltre di 400 IPS. Il tutto senza smoothing, accelerazione o filtraggio. All’interno troviamo un microprocessore 32bit ARM che permette di salvare profili nella memoria integrata e un collegamento wireless al PC con un polling rate di 1kHz. I tasti sono 5 in totale, tra cui due sul lato sinistro. In questo, il nuovo modello di discosta in modo anche piuttosto importante rispetto a quello vecchio.

Sul modello del 2018 potevamo infatti scegliere se mettere i tasti “avanti” e “indietro” sul lato destro o sinistro del mouse oltre che ad avere un tasto fisico per selezionare i DPI correnti (si trova sotto la periferica, di fianco al sensore). Nel nuovo Superlight, sospettiamo per mantenere il peso al minimo possibile, queste due opzioni sono scomparse. Niente cambio di DPI al volo tramite un comodo tasto, niente pulsanti modificabili. Se siete mancini, attaccatevi al… mouse. Il mouse si collega, di base, al PC tramite un dongle USB da 2.4GHz che garantisce un’ottima reazione. In effetti, siamo arrivati al punto (da qualche anno oramai!) in cui un ottimo mouse wireless se la gioca tranquillamente e senza paura contro uno wired. La batteria dura fino a 70 ore oppure, se siete dei viziati come il sottoscritto, potete sempre usare un mousepad PowerPlay che ricarica il mouse wireless, fornendo al contempo connettività verso il PC.

Fragging

L’interesse di questo mouse, oltre al fatto che è anche disponibile in versione bianca (che adoriamo!) è appunto, il suo peso. Il vecchio G Pro è diventato rapidamente un mouse molto apprezzato proprio per questo motivo e il nuovo modello in pratica è del 25% più leggero. Certo, per raggiungere questo traguardo Logitech ha dovuto fare i compromessi di cui abbiamo parlato e in più ha pure tolto l’effetto RGB dal logo G sulla parte frontale. Insomma, se il vecchio modello era sbalorditivo perché manteneva ogni feature e comodità possibile, quello nuovo è come un’auto da corsa concept: il minimo indispensabile alla ricerca della performance estrema, poco importa se per strada dobbiamo lasciare, letteralmente, qualche pezzo. E possiamo continuare con la metafora dell’auto da corsa perché la superficie plastica del device è suuuuper liscia e, francamente, davvero piacevole da tenere in mano.

Certo, in un mouse più grande potremo avere problemi di grip ma vista la forma di questo, anche se avete le mani più piccole, non rischiate di vedervi schizzare via il mouse dalla mano. Per migliorare la scorrevolezza sul tappetino, Logitech ha ingrandito in modo importante i piedini sulla parte inferiore del device, che ora sono nettamente più ampi rispetto al vecchio modello. Il risultato è che, avendo i due mouse fianco a fianco sullo stesso tappetino del mouse, quello nuovo è percettibilmente più fluido e scorrevole rispetto al passato; fatto che unito al peso inferiore continua ad essere quasi magico anche dopo 2 settimane di test ininterrotti.

Per apprezzare questo Superlight, comunque, non ci accontentiamo di certo di usarlo per navigare in internet. Abbiamo provato alcuni titoli competitivi come Overwatch, Doom Eternal, CS:GO, Outriders e Destiny 2 ottenendo sempre performances d’altissima gamma. Non ci sono incertezze o sbavature e se finiamo con un colpo in testa non è per via del mouse ma perché siamo lenti a reagire. Certo, quello che è capitato è di sentire la mancanza del tasto DPI in alcune, rare ma pur presenti, occasioni. Superlight si è rapidamente posizionato come il miglior mouse che abbiamo mai testato per giochi FPS o che comunque richiedono movimenti precisi e rapidi ma senza la necessità di avere tanti tasti a disposizione. Insomma, meno adatto ad un MMORPG con mille combo e poteri, anche se possiamo pur sempre usare la tastiera per quello. Quello che comunque colpisce è che possiamo ridurre i DPI per una maggiore precisione, pur mantenendo la capacità di movimenti più ampi e rapidi, che in effetti sono limitati solo dalla dimensione del vostro mousepad a questo punto e non dalla “fatica” di muovere il mouse.

Verdetto finale

Logitech G Pro X Superlight fa passi avanti, lasciando però alcune cose sul ciglio della strada. Il sensore HERO è nettamente migliorato ed è una gioia usarlo in gioco. Il peso è stato notevolmente ridotto al punto da farci dubitare di tenere tra le mani un vero mouse e non un guscio vuoto. Ma Logitech ha dovuto togliere i tasti sul lato destro (che se siete mancini è un problema), ha tolto il tasto DPI (che usiamo poco ma quando non c’è effettivamente ci manca) e l’RGB (fondamentale e imprescindibile in ogni cosa legata al mondo del PC; non transigiamo su questo!!!).

Insomma, questo Logitech G Pro X Superlight è comunque uno dei mouse più attrattivi sul mercato per i gamer FPS o Action FPS. Ad un prezzo di 169CHF (lo stesso prezzo di lancio del vecchio modello) è un po’ caro ma potrebbe valerne la pena. Se LogitechG ha mantenuto la stessa qualità costruttiva del modello del 2018 (che abbiamo usato tantissimo ma è ancora in ottime condizioni) potrebbe essere un buon investimento a lungo termine, anche se siete dei nabbi che non si dilettano in partite competitive (come il sottoscritto in effetti).

The Good

  • Leggerissimo
  • Performances stellari
  • Autonomia

The Bad

  • Qualche sacrificio

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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