Kingston entra finalmente nell’arena degli SSD PCIe 5.0 consumer. Lo fa presentando il suo Fury Renegade G5. Su Joypad seguiamo da vicino l’evoluzione drive e l’arrivo di un nuovo contendente da un marchio storico come Kingston non può che suscitare grande interesse, specialmente in un mercato NVMe PCIe 5.0 x4 che inizia a farsi affollato, con colossi come Samsung e Crucial che hanno già piazzato le loro bandierine.
L’aspettativa è alta: Kingston, nota per la sua strategia di osservare il mercato per poi rilasciare prodotti raffinati, riuscirà a dire la sua con questo Renegade G5?
Sotto il cofano: architettura e specifiche
Il cuore di Kingston Renegade G5 è il controller Silicon Motion SM2508, una scelta che si discosta da quella di molti concorrenti che puntano sul Phison E26. La decisione di Kingston sembra mirata all’efficienza: questo controller, realizzato con processo a 6 nanometri, promette infatti un consumo energetico contenuto (massimo dichiarato tra i 6.6W e i 9.5W a seconda della capacità) senza la necessità di ricorrere a soluzioni di dissipazione del calore particolarmente aggressive o ingombranti. Infatti, l’unità si presenta con un semplice adesivo e fa affidamento sul dissipatore integrato nella scheda madre. Ad affiancare il controller troviamo memorie NAND 3D TLC Kioxia BiCS8 (a 218 strati, con il modello da 4TB che vanta la versione a 3600 MT, considerata tra le migliori in circolazione) e una cache DRAM LPDDR4 a basso consumo (1GB per ogni TB di storage, quindi 2GB per il nostro modello da 2TB), dedicata all’ottimizzazione della gestione delle tabelle di allocazione dei file. Il PCB a 12 strati contribuisce a migliorare l’integrità del segnale.
Kingston dichiara per il modello da 2TB velocità sequenziali fino a 14.700 MB/s in lettura e 14.000 MB/s in scrittura, con prestazioni in lettura/scrittura casuale 4K che possono raggiungere i 2.2 milioni di IOPS. La garanzia è di 5 anni, con un limite di scrittura (TBW) di 1000 TB per ogni TB di capacità (quindi 2.0 PB per il modello da 2TB), un dato che assicura una notevole lunghezza di vita. Le capacità disponibili al lancio sono 1TB, 2TB e 4TB, con un modello da 8TB previsto per il futuro, e viene offerto il pieno spazio utilizzabile senza over-provisioning. Apprezzabile l’inclusione di una licenza per il software Acronis True Image per la migrazione dei dati e il supporto nativo a DirectStorage.
Benchmark alla mano
Per mettere alla prova il Kingston Renegade G5 da 2TB, lo abbiamo sottoposto alla nostra consueta suite di benchmark. In CrystalDiskMark il Renegade G5 ha mostrato i muscoli: Le velocità sequenziali con queue depth elevata (SEQ1M Q8T1) hanno raggiunto i 14552.58 MB/s in lettura e i 14046.45 MB/s in scrittura, valori eccellenti e perfettamente in linea, se non leggermente superiori, alle specifiche dichiarate, confermando la bontà dell’accoppiata controller/NAND. Anche nei test sequenziali a singola coda e singolo thread (SEQ1M Q1T1), cruciali per la reattività del sistema operativo e delle applicazioni quotidiane, i risultati sono stati notevoli, con 8899.61 MB/s in lettura e 10571.39 MB/s in scrittura. Passando alle prestazioni casuali 4K, abbiamo registrato 728.09 MB/s in lettura e 538.58 MB/s in scrittura con QD32T1, mentre nel test Q1T1, forse il più indicativo per l’uso comune, i valori si sono attestati a 97.37 MB/s in lettura e 270.90 MB/s in scrittura, risultati buoni che indicano una buona gestione dei piccoli file.
Passando ad AS SSD Benchmark, come spesso accade, i valori sono risultati leggermente inferiori rispetto a CrystalDiskMark, ma comunque di ottimo livello per un drive PCIe 5.0: 10812.87 MB/s in lettura sequenziale e 11199.70 MB/s in scrittura sequenziale. Le prestazioni 4K si sono attestate a 77.26 MB/s in lettura e 162.66 MB/s in scrittura, mentre con 64 thread i valori salgono rispettivamente a 3360.76 MB/s e 1111.67 MB/s. I tempi di accesso sono stati di 0.020 ms in lettura e 0.212 ms in scrittura, con un punteggio complessivo di 9231, che lo colloca nella fascia alta.
ATTO ha confermato la capacità del Renegade G5 di gestire ottimamente diverse dimensioni di blocco, con picchi di lettura intorno ai 13.95 GB/s (raggiunti stabilmente da blocchi di 2MB in su) e picchi di scrittura intorno ai 13.24 GB/s (stabili da blocchi di 512KB in su), dimostrando una buona consistenza con trasferimenti di file di grandi dimensioni.
Infine, 3DMark Storage Benchmark, specifico per valutare le prestazioni in scenari di gioco reali, ha assegnato al Kingston Renegade G5 un punteggio di 4138, con una larghezza di banda media di 702.24 MB/s e un tempo di accesso medio di 43 µs. Analizzando i singoli test, spiccano i 4613.06 MB/s nel trasferimento di file di gioco e i 1542.97 MB/s nel caricamento di Battlefield V, risultati che indicano una propensione naturale per il gaming.
Questione bollente
Uno degli aspetti cruciali per gli SSD PCIe 5.0 è la gestione termica, e il Renegade G5, grazie all’efficienza del controller Silicon Motion SM2508, mostra un comportamento interessante. Nei nostri test con CrystalDiskInfo, la temperatura del drive in idle si è attestata sui 44°C. Sotto carico, durante l’esecuzione dei benchmark e con l’ausilio del dissipatore fornito dalla nostra scheda madre (una ASUS ROG Crosshair X870E Hero, come raccomandato dato che l’SSD ne è sprovvisto), la temperatura ha raggiunto un massimo di soli 52°C.

CrystalDiskInfo – temperatura durante benchmark (con heatsink)
Questo è un risultato notevole, che conferma come il Renegade G5 possa operare a temperature contenute con un’adeguata dissipazione. Tuttavia, per sottolineare l’importanza di una soluzione termica, abbiamo misurato la temperatura del drive con FLIR ONE durante un benchmark, senza il dissipatore della scheda madre installato, che ha rivelato un hotspot di ben 80.5°C sull’SSD. Questo dato, pur non indicando throttling immediato in tutti gli scenari, evidenzia inequivocabilmente come un heatsink sia molto importante, se non fondamentale, per mantenere le temperature sotto controllo e garantire prestazioni ottimali e longevità. Anche se il controller è efficiente, le velocità in gioco sono tali da generare un calore significativo che va gestito.
Software di gestione: fa il suo lavoro
Kingston accompagna il Renegade G5 con il suo software Kingston SSD Manager. L’interfaccia è piuttosto basilare e l’aspetto grafico un po’ datato, ma offre tutte le funzionalità essenziali: monitoraggio dello stato di salute del drive, controllo della temperatura, aggiornamento del firmware e visualizzazione degli eventi. Il vero valore aggiunto sul fronte software è l’inclusione di una licenza per Acronis True Image, un potente strumento per il backup, la clonazione dei dischi e la gestione delle partizioni, che facilita enormemente la migrazione dei dati o la creazione di copie di sicurezza del sistema.
Dove sta sul mercato?
Al momento del lancio, il Kingston Renegade G5 (con il modello da 2TB che abbiamo testato che si attesta sui 249 CHF) si posiziona nella fascia alta del mercato degli SSD PCIe 5.0, risultando spesso leggermente più costoso di alcune alternative dirette di Samsung o Crucial. Questa differenza di prezzo, seppur non abissale, lo rende oggetto di attenta valutazione in termini di rapporto qualità-prezzo. Le sue prestazioni sono indubbiamente di alto livello in molti scenari, specialmente nei sequenziali e in alcuni test specifici, ma non domina incontrastato su tutti i fronti.
Bottom line
Il Kingston Fury Renegade G5 da 2TB è senza dubbio un SSD NVMe PCIe 5.0 di fascia alta, che porta sul piatto prestazioni sequenziali eccellenti, vicine ai vertici della categoria, e un’efficienza energetica e termica davvero notevole grazie al controller SM2508 e alla NAND Kioxia. Questo si traduce in temperature di esercizio contenute (a patto di utilizzare un dissipatore), eliminando la necessità di soluzioni di raffreddamento particolarmente ingombranti. Il design single-sided e il supporto software con Acronis True Image sono ulteriori punti a suo favore. Le prestazioni in ambito gaming, come dimostrato dai nostri test 3DMark e dalla capacità di gestire carichi intensi, sono solide. Tuttavia, non è un dominatore assoluto. Le prestazioni in scrittura casuale 4K, pur buone, non raggiungono i picchi di alcuni diretti concorrenti, e il throttling in scrittura sostenuta, seppur gestito in modo da mantenere una buona velocità per un periodo prolungato, si manifesta un po’ prima del previsto.
In definitiva, il Kingston Renegade G5 è un’opzione estremamente valida per utenti pro, gamer e content creator che cercano velocità sequenziali elevate, un’eccellente gestione termica (a patto di fornirgli un heatsink) e l’affidabilità del marchio Kingston. Se il prezzo dovesse assestarsi su livelli più competitivi con il passare del tempo, potrebbe diventare una scelta ancora più interessante. Per ora, è un prodotto che brilla per il suo equilibrio tra prestazioni pure ed efficienza, un bello spot in cui trovarsi nell’attuale panorama degli SSD PCIe 5.0.
The Good
- Velocità sequenziali eccellenti
- Ottima efficienza termica (con heatsink)
- Buone prestazioni gaming
The Bad
- Prezzo lancio elevato
- Richiede un buon dissipatore