Demon Slayer -Kimetsu no Yaiba- The Hinokami Chronicles 2

By on on Recensioni

Demon Slayer: Hinokami Chronicles 2

Quattro anni dopo il primo Hinokami Chronicles, il seguito si pone l’obiettivo di ampliare la portata della serie.  Offre un adattamento fedele e profondamente più ricco di Demon Slayer, includendo gli archi narrativi del Distretto del Divertimento, Villaggio dei Fabbri e Addestramento degli Hashira .Il nuovo capitolo amplia enormemente il roster: oltre a Tanjiro, Nezuko, Zenitsu e Inosuke, si possono scegliere tutti e nove gli Hashira, compresi personaggi come Tengen Uzui, Muichiro Tokito, Mitsuri Kanroji, e vari demoni iconici .

Una fedeltà narrativa che incontra l’evoluzione

Il primo Hinokami Chronicles era una dichiarazione d’amore verso l’anime di Demon Slayer.  Questo sequel, senza tradire quell’impostazione, espande tutto: narrazione, modalità, combattimento, contenuti. Basato sugli archi del Distretto del Piacere, Villaggio dei Fabbri e Addestramento degli Hashira, offre una regia interattiva fedele all’opera originale, ma con l’aggiunta di scene inedite, nuove boss fight e animazioni curate nei minimi dettagli.
Nota importante: per rispetto verso chi non ha visto l’anime o letto il manga, eviteremo spoiler sugli eventi della trama.
La modalità storia di Demon Slayer: Hinokami Chronicles 2 ripercorre fedelmente gli archi narrativi più intensi dell’anime: Distretto del Piacere, Villaggio dei Fabbri e Addestramento degli Hashira. Il racconto avanza attraverso sequenze cinematiche d’impatto, interamente doppiate in giapponese e inglese, con uno stile che riproduce l’anime quadro per quadro, arricchito da sezioni di gameplay dinamiche e boss fight coreografate.

L’impostazione resta quella di un anime interattivo, in cui l’esplorazione ha un ruolo secondario: i giocatori percorrono ambientazioni guidate per raggiungere l’obiettivo successivo, collezionare oggetti o sbloccare dialoghi opzionali. Sebbene queste fasi non offrano grande libertà, contribuiscono a dare ritmo e coerenza tra una battaglia e l’altra. Le vere protagoniste sono infatti le battaglie narrative, che prendono vita in momenti chiave della trama. Durante questi scontri, il giocatore rivive momenti cruciali della serie, alternando combattimenti liberi a sequenze scriptate, quick time event e sezioni di schivata cinematografica che enfatizzano lo scontro. Ogni episodio completato sblocca materiali extra, come illustrazioni, linee di dialogo e monete da spendere nello shop interno, aumentando la rigiocabilità. Il tutto è pensato per garantire massimo coinvolgimento ai fan della serie, ma anche per accogliere chi si avvicina per la prima volta al mondo di Demon Slayer.

Modalità di gioco e sistema di progressione

Oltre alla campagna principale che ripercorre fedelmente la storia dell’anime, il gioco include numerose modalità pensate per arricchire l’offerta contenutistica e aumentare la longevità . Allenamento con gli Hashira: una sequenza di duelli progressivi contro i Pilastri, utile per migliorare la padronanza dei comandi e godere di dialoghi dedicati. La modalità si sviluppa attraverso un sistema di progressione a scelta del giocatore: una volta selezionato un Pilastro, ci si troverà davanti a una mappa a percorso composta da tasselli. Ogni nodo può rappresentare uno scontro, un oggetto bonus o un potenziamento. Avanzando tra le caselle, si affrontano combattimenti intermedi fino a raggiungere lo scontro finale contro l’Hashira.
Modalità Sfida – Path of a Demon: ripropone le battaglie più iconiche del primo gioco. Ha un forte effetto rievocativo per chi ha giocato il capitolo precedente, ma rischia di risultare riempitiva e meno incisiva rispetto alle nuove proposte.
Modalità Scontro: disponibile sia in locale che online, permette di scegliere il proprio team e sfidare amici o giocatori da tutto il mondo. Tuttavia, non ci è stato possibile testare la modalità online durante il periodo di preaccesso alla review, poiché non abbiamo incontrato altri giocatori attivi nel matchmaking. Non possiamo dunque esprimere un giudizio definitivo sulla stabilità delle partite in rete. Ogni stage include obiettivi secondari e un ranking finale (da D a S+).  Raccogliere collezionabili e completare sfide specifiche influisce sul punteggio, mentre alcuni accessori equipaggiabili possono migliorarlo in cambio di svantaggi in battaglia. Le fasi esplorative nelle missioni della storia consistono nel seguire un percorso semi-guidato per raggiungere l’obiettivo.  Questi momenti risultano piuttosto superficiali e funzionali, ma non invadono mai troppo il ritmo: la forza del titolo resta la spettacolarità dei combattimenti.
Ogni personaggio può aumentare il proprio livello di maestria, sbloccando contenuti come artwork, voci, skin e decorazioni per lo Slayer ID.  Questo sistema di crescita premia la rigiocabilità e incoraggia l’uso diversificato del roster.  Completando missioni opzionali e accumulando valuta in-game, è possibile acquistare contenuti extra, migliorare la personalizzazione e rendere ogni esperienza unica.

Sistema di combattimento accessibile, strategico e spettacolare

Il sistema di combattimento in Hinokami Chronicles 2 è pensato per essere immediato e spettacolare, ma racchiude una sorprendente profondità tecnica. La parata si attiva tenendo premuto R1. Se combinata con il giusto tempismo e l’inclinazione dello stick sinistro, si può effettuare un parry, che respinge l’attacco nemico e apre alla possibilità di contrattaccare, ma dal timing rigido. Il comando Cerchio permette di lanciare un attacco di inseguimento, che può essere usato come contrattacco oppure per mantenere il contatto con il nemico durante le combo più lunghe, evitando che l’avversario sfugga all’offensiva. Le abilità speciali cambiano in base alla combinazione di tasti, variando portata, potenza e utilità. Alcune sono ad area, altre focalizzate sul colpo singolo, altre ancora difensive,che sibasano sugli iconici Kata della serie. Il cambio personaggio (L1) consente di creare combo sinergiche, concatenando mosse tra i due combattenti. Il compagno può anche essere utilizzato per un colpo singolo o come salvataggio difensivo durante una parata o uno scontro ravvicinato, interrompendo la pressione nemica.
Le Ultimate Arts sono spettacolari attacchi finali, attivabili con R2. Se utilizzati come colpo di chiusura, si trasformano in una versione Ultimate Cinematica. Alcuni team possono eseguire anche attacchi finali combinati, a patto che i due personaggi abbiano un legame nella lore, come fratelli, maestri e allievi o membri della stessa squadra. Questo aggiunge un ulteriore strato di fedeltà narrativa e impatto emotivo. Il roster include sia ammazzademoni che demoni. Alcuni di questi ultimi possono essere utilizzati in coppia, mentre altri combattono singolarmente, con uno stile di gioco più focalizzato sul potere puro e tecniche speciali uniche. La loro presenza rende il bilanciamento più dinamico e il metagame potenzialmente più vario.
Il combat system si completa con le modalità Boost e Surge, che aumentano temporaneamente la potenza, la velocità e le capacità combo del personaggio, mentre il Gear System consente di equipaggiare fino a tre oggetti attivi utilizzabili in battaglia. Il titolo è godibilissimo a livello standard, e la curva di apprendimento è ben calibrata: man mano che si progredisce nella storia, cresce anche la comprensione dei meccanismi del gioco. La difficoltà si adatta bene, offrendo una sfida accessibile ma non banale. A livelli più elevati, il gioco richiede una manualità tecnica avanzata, soprattutto nella gestione dei parry, dei cambi e delle combo sinergiche, sottolineando il carattere competitivo e tecnico dell’esperienza.

Prestazioni e stabilità

Il titolo si presenta stabilissimo su PS5, con animazioni in cel-shading fluide, cutscene ad alto impatto visivo e tempi di caricamento ridotti. Il framerate resta costante anche nelle fasi più concitate. Durante l’intera prova non abbiamo riscontrato bug o problemi tecnici rilevanti.

Verdetto finale

Demon Slayer: Hinokami Chronicles 2 è un’evoluzione concreta rispetto al primo capitolo. CyberConnect2 ha costruito un sistema di gioco più ricco e reattivo, supportato da una messa in scena che esalta l’opera originale. Perfetto per i fan dell’anime e sorprendentemente profondo per i giocatori competitivi.

The Good

  • Combattimento fluido e ricco di opzioni tecniche
  • Roster ampio e personalizzabile (inclusi i demoni)
  • Difficoltà ben bilanciata, con sfide tecniche a livelli alti
  • Qualità visiva da anime interattivo

The Bad

  • Sezioni esplorative poco ispirate
  • Modalità Sfida meno incisiva e in parte riempitiva
5

Written by: Darkenral

Hardcore Player ,appassionato di Action Rpg e Metroidvania,classe 1987 cresciuto in sala giochi. Ama scoprire le meccaniche del combat system di ogni titolo, analizzarne il gameplay e condividerne le emozioni con la community.

2 Comments Added

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  1. narumiTV 31 Luglio 2025 | Rispondi

    Sembra proprio una dichiarazione d’amore ad anime e manga ♥️ super bello, secondo me diverte tanto! Non vedo l’ora di provarlo! Gran bella recensione!

  2. Lucius_27 31 Luglio 2025 | Rispondi

    Il sistema di combattimento mi interessa non poco! Grazie infinite per il tuo ENORME lavoro!

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