Constructor Plus

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Constructor Plus

Era il lontano 1997 quando venne lanciato sul mercato il simulatore-gestionale di “edilizia criminale” (con una certa spiccata ironia) Constructor. Oggi, a quasi 20 anni di distanza dalla sua prima uscita, assistiamo così al ritorno di Constructor (Plus) con un’edizione in alta definizione realizzata da System 3 disponibile su PS4 e Xbox One (quella da noi provata).

La passione della costruzione

Per chi “mastica” già da tempo i simulatori-gestionali, a prima vista potrà trovare Construnctor Plus un titolo piuttosto complesso. Proprio per questo il gioco ci viene incontro, facendoci affrontare un lungo tutorial che ci spiega le meccaniche di gioco. Il quartier generale è la struttura principale dove si potranno generare e gestire le squadre di lavoro, utili a costruire gli edifici e farli funzionare. Arrivati a costruite le prime abitazioni, dovremo scegliere che tipo di persone dovremo trasferirci dentro. La prima tipologia (quella diciamo “di classe”) è quella che produrrà più civili, cosa a noi molto comoda per velocizzare e rendere più comoda la costruzione di nuovi edifici. La seconda tipologia di persone è quella che ci frutterà più soldi grazie all’affitto.

Ognuna delle 2 categorie di civili necessita di attenzioni alle loro richieste come piantare un paio di alberi, installare finestre antirumore, e molte altre cose. In oltre si potranno potenziare le stanze per migliorarne l’efficacia, come una maggior produzione di civili (per quanto riguarda la prima categoria citata precedentemente). Ed è qui che si comincia ad entrare nel vivo del gioco… ognuna delle 2 categorie di civili ha quattro tipi di livelli che ci porteranno a sbloccare le varie attività criminali che ci avvantaggeranno rispetto ai nostri avversari. Il Clown Killer, ad esempio causa danni ovunque, il Fantasma che spaventa gli inquilini spingendoli a scappare e altre più “soft” come l’Hippy che funge da diversivo mentre i vostri ingegneri procedono alla distruzione degli edifici avversari. Ci sono moltissime attività criminali con cui sbizzarrirvi e il gioco non solo potrà essere affrontato in solitaria ma anche con un massimo di tre giocatori controllati dall’IA o dagli amici.

Perché non ci è piaciuto

Prima di tutto la nota più dolente di questo gioco è lo scomodissimo sistema di controllo. Se già manovrare il puntatore del mouse con un gamepad risulta essere scomoda come scelta, l’effetto accelerazione dovuto a dei movimenti prolungati rende il tutto ancora più frustrante in certe occasioni. Su questo lato ci sentiamo di fare una critica a gli sviluppatori che avrebbero potuto rendere l’interfaccia un po’ più semplificata e adatta ad un gamepad, come hanno fatto altri per giochi simili su console. È vero che sono state create delle scorciatoie per alcuni pulsanti, ma secondo noi questo non basta per semplificare la gestione dei comandi su console. Non a caso le prime ore di gioco le passerete ad imparare (capire) i comandi e le meccaniche di gioco. In oltre, come se già non bastasse, Il gioco stesso alla lunga diventa molto ripetitivo, soprattutto per le azioni che inevitabilmente svolgeremo nello stesso ordine. Giochi di quasi 20 anni fa come questo (e si vede che gli anni sono passati), con questa formula, possiamo trovarlo free-to-play su dispositivi mobile. A quasi 40 euro in digitale (quasi 50 l’edizione fisica) con tutti questi difetti e il peso di 20 anni sulle spalle, è difficile che possa far appassionare o anche solo acquistare il gioco, ad un amante del genere.

Il comparto tecnico

Se già al livello di gameplay avevamo dei problemi anche il livello tecnico non si risparmia. Il comparto visivo retrò è stato volutamente mantenuto uguale alla versione originale del gioco, che si presenta però in questo remaster più pulito. Purtroppo però, per un gioco ormai uscito su console negli ultimi mesi del 2019 ci sentiamo di dire che è troppo poco, e giusto i vecchi fan della serie potranno apprezzare questa scelta grafica. Il comparto audio presenta degli alti e bassi ma vanta comunque di un buon doppiaggio in inglese dell’attore John Challis. Gli effetti sonori e le musiche, invece, diventano presto ripetitive e possono disturbare un po. Positiva invece la localizzazione dei testi completamente in italiano.

Concludiamo

Constructor ha avuto successo 20 anni fa… non ci sentiamo di dire la stessa cosa per la versione “rimasterizzata” uscita su console quest’anno. Si passa da un’interfaccia non pensata per le esigenze del pad di una console al comparto tecnico minimale e volutamente retrò fino ad una ripetitività del gioco che porta il giocatore medio a stancarsi di giocare dopo poche ore (o per lo meno questa è stata la nostra impressione). Davvero un peccato perché il tono ironico del gioco, le tantissime categorie di civili che si possono impostare e l’idea generale de gioco in sè non era male… ma sinceramente parlando, se siete alla ricerca di un gestionale, ci sentiamo di consigliarvi di rivolgere le vostre attenzioni da un’altra parte.

 

The Good

  • Tutorial molto lungo
  • Un gestionale diverso dai soliti

The Bad

  • Ripetitivo dopo poco
  • Interfaccia confusionaria, non adatta al pad
  • Livello tecnico imbarazzante
2.5

Written by: Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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