Call of Duty: Infinite Warfare

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Call of Duty: Infinite Warfare

Puntuale come la morte, le tasse e Battlefield anche nel 2016 è uscito un Call of Duty. Nella fattispecie si tratta di Call of Duty: Infinite Warfare. Com’è l’ultima fatica di Infinity Ward?

 

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War, war definitively never changes…

La storia di Infinite Warfare, tanto per cambiare, se la prende con la Svizzera facendo esplodere città e stroncando vite. Dopo averci rotto le scatole con Zurigo e il treno fa boom in Black Ops III, quest’anno tocca a Ginevra farsi distruggere. CoD, per favore, torna a far fuori città più esotiche, ok? Va bene, scherzi a parte ed orgogli nazionali disintegrati, di cosa parla la trama di Infinite Warfare? In un futuro lontano l’umanità si è profondamente divisa tra gli abitanti della Terra e quelli di Marte. I malumori, per non dire l’odio, tra Marte e la Terra sono rimasti sotto la superfice per anni, da quando una guerra creò Il Fronte, un fronte separatista che mira alla liberazione definitiva delle colonie del pianeta rosso da quelle terrestri. Lo guerra si fa totale quando Il Fronte, guidato dal carismatico ammiraglio Kotch (interpretato da Kit Harington, o John Snow per gli amici) decide di attaccare in forze la città di Ginevra durante una grande celebrazione pubblica. Lo scontro passa dalle polverose strade della città romanda alle profondità dello spazio in pochissimo tempo, mentre i terrestri cercano disperatamente di rispondere al vile attacco. Il giocatore, nei panni del capitano Reyes, dovrà combattere a terra e nel vuoto siderale, sia a piedi che con mezzi spaziali. Le missioni sono divise tra primarie e secondarie, le quali porteranno avanti la trama, come sempre piuttosto assurda, di questo Infinite Warfare.

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Nei panni del capitano Reyes, promosso sul campo a questo rango in effetti, siamo al comando della Retribution, una delle ultime grandi navi dell’esercito terrestre. Un po’ come facevamo a bordo della Normandy in Mass Effect, potremo scegliere la destinazione della nave e affrontare le missioni a nostro piacimento, siano esse a piedi, su Jackal (i caccia stellari) o gli Ship Assault, che mischiano sezioni a piedi e con mezzi volanti. Le missioni secondarie non servono unicamente a sbloccare armi e potenziamenti (e ce ne sono in buon numero) ma anche ad assottigliare il numero di fedelissimi dell’ammiraglio Kotch.

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Infinite Warfare cerca insomma di cambiare un po’ le carte in tavola, mettendoci nei panni di un capitano e non di un semplice soldato. In realtà però, a conti fatti, non cambia poi molto. Siamo sempre noi a rischiare la pelle in prima persona, lanciandoci a muso duro nel combattimento sfidando le pallottole. Anche la storia, pur non essendo di per sé brutta, non ci ha colpito. Un po’ perché anche questo CoD punta tutto sui momenti ganassi, con mille esplosioni ed effetti speciali che però mancano di profondità. A differenza di Battlefiled 1, che ci ha saputo colpire molto di più, Infinite Warfare ha il solito gusto da B movie di guerra, in cui la trama passa in secondo piano rispetto all’esasperata ricerca di stupirci con situazioni inverosimili. Andrà bene per alcuni di voi, quello di sicuro, ma a chi scrive la cosa ha lasciato un po’ di amaro in bocca.

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Squadra che vince…

Non per questo CoD Infinite Warfare non saprà guadagnarsi ampi consensi. Il gameplay è solidissimo, ripreso in modo molto simile a quando visto l’anno scorso in Black Ops III. Qualche piccola variante, nuovi gadget, la possibilità di darsi all’hacking dei bot nemici e armi consone all’ambientazione sono le novità principali. Il gioco offre, come di consueto, diverse difficoltà selezionabili oltre che a due modalità sbloccabili a fine partita: Specialist e YOLO. La prima è una modalità molto impegnativa dal momento che è piuttosto realistica. Armi da ricaricare, ferite invalidanti e armamento che può rompersi lasciandoci senza informazioni e abilità nel mezzo della battaglia. Una sfida davvero per i tosti. Il livello superiore è la modalità YOLO dove, oltre ad avere tutti i malus della modalità specialista abbiamo anche solo una vita e la morte è permanente. Tanti auguri a finire il gioco così!!

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Torna, ovviamente, anche la modalità Zombies che è divenuta, con gli anni, una delle nostre preferite (nonché una delle ragioni per giocare a CoD). Dopo le avventure dell’anno scorso eccoci di nuovo ad affrontare gli allucinati mondi zombeschi. Il tema del 2016 è, vai a sapere perché, gli anni 80. La modalità Zombies ci porterà a combattere in un luna park, attirati nel parco da un losco figuro di nome Wilard Wyler. Potremo scegliere quattro diversi personaggi, rappresentati da quattro diversi cliché dei film horror. La modalità è spassosissima da giocarsi con gli amici, tra uccisioni di mostri e assurde partite alle attrazioni del parco. Tornano gli acquisti e gli upgrade, affiancati dai biglietti premio da spendere nel parco. Zombies è senza dubbio la parte più divertente di Infinite Warfare, specialmente se ci giocate in compagnia.

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Farsi headshottare da un tredicenne

Per molti CoD significa online. Anzi, per molti CoD significa solo online e nemmeno avvieranno la campagna single player. Non a torto, probabilmente. In Infinite Warfare ci sono la solita ampia scelta di modalità che vanno affrontate con una delle sei specializzazioni previste: Mercenario, Spettro, Striker, Sinapsi, Guerrigliero e Iperluce. Ciascuno di questi predilige un diverso tipo di approccio al combattimento, dalle armi pesanti allo sniping, senza dimenticare abilità più futuristiche. In sé l’online di CoD è sempre lo stesso (e io faccio schifo nell’online di CoD) e le aggiunte di un certo peso sono davvero pochine. Maggiore attenzione è stata riservata al team, visto che ci sono missioni fatte per squadre di amici online. Ma a parte questa benvenuta aggiunta, c’è poco altro da dire. Vi piace l’online di Call of Duty? Anche quest’anno troverete un gameplay calibrato a puntino (o comunque in via di calibrazione), wallrun, tante armi, skin, emblemi e quant’altro. Non vi piace farvi uccidere dopo 5 secondi dallo spawn da un tredicenne infinitamente più bravo di voi? Avete la vostra risposta 😀

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La solita süpa

Call of Duty Infinite Warfare è la solita minestra. Siamo consapevoli che il genere ha enorme seguito tra i giocatori ma troviamo difficile esaltarci per questo gioco. Non è tecnicamente fatto male, anzi. Graficamente il gioco ha tutto il suo perché, con scontri spettacolari ed adrenalinici come pochi altre IP sanno regalare. Il level design è efficace, le sfide sono interessanti e la varietà di situazioni è degna. Semplicemente l’abbiamo trovato banale perché troppo simile a mille altre situazioni che abbiamo già visto e l’esasperare le esplosioni potrà sembrare figo la prima ora ma non è il modo per offrire un’esperienza godibile dall’inizio alla fine. Per fortuna la modalità Zombies diverte con la sua follia e le sue trovate bizzarre. Solo per i fan. Ah tra l’altro, assieme ad Infinity Wars c’è anche Modern Warfare come download, che potrebbe essere un grande plus per tutti i fan di vecchia data di questa serie! Concludiamo ringraziando Xbox per il codice review!

 

The Good

  • Zombies
  • Multiplayer corposo
  • John Snow

The Bad

  • Storia banale
  • Solito COD
4.25

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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