Asus ZenBeam Latte L1

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Asus ZenBeam Latte L1

Asus non produce solo device da gaming, che poi è quello che di solito trattiamo su Joypad.

Questa volta ci siamo fatti mandare lo ZenBeam Latte L1, un proiettore portatile che non assomiglia poi tanto ad una tazza da caffè ma che però, a differenza di una tazza di caffè, può aiutarci ad organizzare una serata cinema!

Piccolo beamer portatile

Iniziamo dai fondamentali: ZenBeam Latte L1 è un proiettore portatile di dimensioni davvero molto contenute: 90 x 131 x 90 mm e 585 grammi di peso. Con una forma cilindrica, che in effetti un pochino ricorda una tazzona da caffè, è principalmente costruito in plastica matte e una stoffa grigio chiara. Al primo sguardo, se non sappiamo cos’è, potremmo scambiarlo per un altoparlante bluetooth (cosa che in effetti può fare!). Le specifiche del proiettore sono una risoluzione nativa di 1280×720 con una risoluzione di input massima di 1920×1080, non enorme per questo proiettore DLP con sorgente luminosa LED. IL contrast ratio è di 400:1 per una luminosità massima di 300 lumen. Per quanto riguarda la gamma colore, ZenBeam Latte L1 supporta il 120% della gamma sRGB.

La proiezione in sé può essere fatta tra un minimo di 80 cm fino ad un massimo di 3.2 metri, ovvero una dimensione che varia tra i 30 e i 120 pollici. Non ha uno zoom (è fisso) ma troviamo comunque una rotella manuale sul device per regolare la messa a fioco. L’audio è gestito da due speaker Harman/Kardon da 5W l’uno mentre troviamo due input: una porta HDMI e una porta USB-A (che può servire come uscita alimentazione da 5V 1A ma non per essere alimentato. Addizionalmente troviamo, oltre al già citato bluetooth, anche la possibilità di castare via wireless da uno smartphone Android o iOS. Il device è alimentato da batteria, con una capacità di 22Wh che permettono circa 3 ore di riproduzione. All’interno della confezione troviamo un alimentatore, cavo HDMI e telecomando infrarosso (il quale necessità davvero di essere puntato nella direzione del sensore IR che si trova sul dietro del device per funzionare) e una piccola tasca in stoffa per portare in giro il device. Non è indispensabile usare il telecomando, sulla parte superiore del Latte troviamo infatti pulsanti per accensione, home, bluetooth, input swich, 4 pulsanti navigazione (due gestiscono anche il volume) e un tasto menu. Sul lato destro troviamo un’apertura protetta da una griglia per la ventilazione.

Sotto, oltre ad un piedino per regolare l’inclinazione del device anche un punto di montaggio per attaccare il Latte ad un treppiedi. Il software di sistema è basato su Android 9 anche se, purtroppo, non troveremo Google Play Store ad aspettarci per installare quello che ci pare. La versione installata di Android è piuttosto vetusta (ottobre 2019!) ma non siamo riusciti a fare un aggiornamento di sistema, ad ogni volta la procedura si blocca sulla pagina di restore di Android con un messaggio assai bizzarro che ci avverte che la versione del software scaricata non è compatibile col nostro device. Perché? Non siamo nemmeno riusciti a trovare una soluzione online, Asus dovrà per forza sistemare il problema. Il tutto non è proprio a buon mercato: il prezzo al momento della stesura della recensione è sui 430 franchi.

Setup

ZenBeam Latte L1 è fatto per essere usato in movimento piuttosto che essere usato come proiettore fisso in casa a nostro modo di vedere. Per questo Asus ha inserito più funzioni automatiche possibili, in modo da rendere l’esperienza il più plug and play possibile. Una volta acceso, il device si occuperà da solo, nei limiti del fisicamente possibile, della correzione trapezoidale, altrimenti detto, cercherà di proiettare un’immagine non distorta anche se non puntato direttamente al muro. La correzione funziona piuttosto bene anche se possiamo sempre apportare aggiustamenti da soli.

Il setup è semplice: una volta acceso potremo collegarci ad una rete wifi e collegarci direttamente ad uno smartphone. Se invece vogliamo collegarci via HDMI, basta collegare il cavo. Il menu principale offre opzioni per Android, iOS, HDMI, bluetooth (per la parte audio, non video) e una sezione di app in uno store chiamato AptoiteTV. Su Aptoide troviamo app come YouTube, Netflix, Plex, YouTube Music, TikTok e così via. Le app principali ci sono insomma ma siamo decisamente lontani dalla sconfinata varietà che offre il Play Store di Android. Però qualche sorpresa, come l’emulatore PPSSPP, è presente. Strano che però quando vogliamo installare una app, come YouTube, il sistema ci faccia notare che AptoideTV non ha i permessi per installare app e siamo costretti ad abilitare le sorgenti sconosciute nelle opzioni di sistema. E poi, un’altra pessima sorpresa: senza Google Play Services, che non sono installati sul device, YouTube semplicemente non funziona. Allora, dopo aver cercato manualmente e installato i Google Play Services e aver beccato un bel messaggio di errore, siamo finalmente riusciti a far funzionare YouTube. Tutto è bene quel che finisce bene ma porca miseria è stato fin troppo laborioso e, diremmo, non proprio all’altezza di un utente normale. Anche la connessione via Android ci ha dato problemi. Abbiamo provato con un S21 Ultra di Samsung via Smart View e semplicemente il Latte non viene rilevato. Con un vecchio Pixel C invece la cosa funziona senza alcun problema. Dunque, la colpa in questo caso è piuttosto di Samsung e il suo non supporto dello standard di defaul per il cast su Android. Per quanto riguarda l’audio bluetooth, una volta attivata lo schermo si spegne e il device si comporta come un semplice speaker. Forse un po’ tanto caro per la qualità audio che ha, nonostante il blasonato nome di Harman/Kardon suona… beh piccolo. Suona forse un po’ meglio di un Google Assistant nomale ma non è all’altezza di speaker dedicati. Da tenere nota che l’audio viene emesso dalla parte dietro del Latte, perché Asus si aspetta che si trovi sempre davanti a voi quando usate la proiezione. Per finire c’è anche una parvenza di Game Mode, ma solo per quanto riguarda l’audio. Possiamo impostare diversi profili, tra cui Game e Film e Musica ma non c’è una modalità a bassa latenza per, ad esempio, una Xbox Series o una PlayStation 5.

Per chi è?

Ma qual è il target di questo ZenBeam Latte L1? Non è per i gamer, vista la risoluzione di 720p in uscita. Ugualmente, non è un prodotto per chi cerca un proiettore da cinema e non solo per via della risoluzione ma anche perché non supporta HDR e non è molto visibile in situazioni in cui la stanza in cui ci troviamo non sia bella scura. Dovendo tirare ad indovinare diremmo per chi ha necessità di fare presentazioni in giro, visto che una sala conferenze può essere facilmente usata per questo scopo. Oppure per chi ha soldi da buttare, perché obiettivamente avere un oggettino così a disposizione è una gran figata. Una serata cinema in giro, una partita a Mario Kart proiettata su una casa… di cose da fare tanto per farsi due risate ci sono e l’autonomia permette parecchia raminga lollitudine. Tenete conto che 300 lumen sembrano pochi ma in realtà, se diamo un’occhiata alla concorrenza in questo segmento, Asus si posiziona molto bene. Design, connettività e funzioni sono assai interessanti. Peccato per i problemi con l’app store integrato, gli strani errori di aggiornamento di sistema e la necessità di smanettare non poco per ottenere funzionalità che, secondo noi, dovrebbero funzionare out of the box senza alcun problema. Insomma, al prezzo di vendita attuale possiamo permetterci di meglio se la qualità visiva è l’unica cosa che ci interessa. Ma Latte ha dalla sua l’estrema portabilità e per taluni potrebbe fare la differenza. Onestamente: se costasse 200 CHF di meno (quindi sui 250) non esiterei a portarmene uno a casa, giusto da avere in giro. Ma a 430 franchi per me sono troppi. Valutate l’acquisto solo se avete assoluta necessità di proiettare on the go.

The Good

  • Portatile
  • Varietà di input
  • Batteria
  • Design

The Bad

  • Solo 720p
  • Supporto app disastroso
  • Software buggato

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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