Asus ha fatto un salto in avanti, anzi un balzo proprio, negli ultimi due annetti. Da brand che solo occasionalmente si lanciava nelle periferiche da gioco, e spesso con risultati decenti ma non stellari, ha deciso che era ora di andare a strappare parti di mercato ai costruttori originali.
E con la Azoth X ha deciso di dire a tutti che le tastiere da gaming d’alta gamma sono il suo territorio. Ma con un prezzo di listino che si aggira sui 330 CHF circa, la domanda è d’obbligo: vale davvero la candela?
Cuore pulsante
Sotto il cofano o, meglio, sotto i tasti, questa ROG Azoth X si presenta come una vera e propria macchina da guerra. Il cuore sono gli switch meccanici ROG NX, disponibili nelle varianti Snow V2 (lineari – testati da noi) o Storm V2 (tattili/clicky). Sul fronte della connettività, c’è l’imbarazzo della scelta: si passa dal classico cavo USB 2.0 (con un connettore Type-C sulla tastiera e Type-A per il PC), a Bluetooth 5.1, fino alla connessione wireless RF 2.4GHz. Ovviamente, non poteva mancare un’illuminazione RGB per ogni singolo tasto, pienamente compatibile con AURA Sync per sincronizzare lo spettacolo di luci con il resto del vostro setup. Per i gamer competitivi, l’N-Key Rollover garantisce che ogni pressione venga registrata, mentre la possibilità di programmare macro su tutti i tasti apre un mondo di personalizzazione. Il tutto con un USB report rate di 1000 Hz.
La dotazione include un robusto cavo braided da 2 metri da USB Type-A a Type-C. La compatibilità è assicurata sia con Windows 11 che con macOS (10.11 o successivo). Le dimensioni sono di 325.4 x 136.2 x 40 mm, con un peso di ben 1600g, poggiapolsi incluso, segno di una costruzione che non scherza. Al momento, il colore disponibile è il bianco. La confezione è ricca: oltre alla tastiera ROG Azoth X e al poggiapolsi, troverete un estrattore per keycap ROG, un estrattore per switch ROG, un keycap Ctrl sostitutivo, 3 switch ROG NX extra, il dongle USB, un extender USB, e un cavo da USB-C a USB-A da 2m.
Uno Schermo OLED, of course
Una delle caratteristiche più particolari, ereditata dal precedente modello e che si rivela ben più utile di quanto si possa inizialmente pensare, è il piccolo schermo OLED integrato nell’angolo superiore destro della tastiera. Non solo un’aggiunta estetica per fare scena, questo display monocromatico aggiunge un livello di funzionalità e personalizzazione diretta davvero non indifferente. Attraverso un pratico selettore a tre vie e un pulsante adiacenti, è possibile navigare con disinvoltura tra diverse schermate e opzioni senza dover necessariamente armeggiare con i controlli software sul PC.
Possiamo mostrare le statistiche vitali del sistema come l’utilizzo di CPU, GPU e le temperature; c’è la possibilità di regolare al volo il volume o l’intensità dell’illuminazione RGB, selezionando anche diversi effetti preimpostati; e persino controllare la riproduzione musicale, cambiando traccia senza interrompere minimamente quello che stiamo facendo sullo schermo. Non manca nemmeno il monitoraggio del livello di carica della batteria quando si opera in modalità wireless. Per un tocco più personale, poi, lo schermo può mostrare animazioni GIF personalizzate o loghi, permettendo di rendere la propria tastiera davvero unica. Insomma, sebbene piccolo, questo display si rivela una vera e propria chicca funzionale, un piccolo centro di comando a portata di dita.
Atozh X in pratica
La Azoth X, con i suoi switch ROG NX Snow V2, offre un’esperienza di digitazione e gioco decisamente piacevole. Gli switch, pre-lubati di fabbrica e dotati di steli autolubrificanti, sono incredibilmente fluidi, leggeri e reattivi, con un punto di attuazione leggermente rialzato e una corsa breve che restituiscono un feeling “scattante”, apprezzabile sia per il gaming veloce che per la scrittura prolungata. La natura hot-swap della tastiera è un enorme vantaggio per gli appassionati, permettendo di sostituire facilmente gli switch con altri compatibili MX senza bisogno di smontare brutalmente la propria tastiera, per personalizzare ulteriormente il feedback tattile.
Dal punto di vista acustico, ASUS ha investito molto nell’ingegnerizzazione interna: grazie a ben cinque strati di materiali fonoassorbenti interni e una piastra in FR4, il suono della digitazione è generalmente molto controllato e piacevole, privo di riverberi metallici o rumori molesti dal case. Gli stabilizzatori di fabbrica sui tasti più grandi (Shift, Enter, Backspace) sono ben tarati, eliminando quasi del tutto il fastidioso rumori molesti tipici dei tasti di grandi dimensioni. Tuttavia, un’attenzione particolare merita la barra spaziatrice: nel suo stato originale, il suo suono può risultare un po’ troppo prominente che stona con il feeling acustico degli altri tasti. Manca, però, quel quid in più che offrono le tastiere con switch Hall Effect (come rapid trigger o input analogico), che alcuni concorrenti diretti in questa fascia di prezzo iniziano a proporre. Nei giochi si comporta comunque molto bene, sia con il frenetico Doom The Dark Ages sia con giochi che usano la tastiera in modo più impegnativo, alla Diablo IV o Mutant Year Zero. Ovviamente, essendo una tastiera a 75% e, di conseguenza priva del tastierino numerico, la vediamo più come una tastiera pensata per i giochi azione/fps che per strategici. Dipende, ovviamente, dal gioco e dalle vostre preferenze di taglia!
Armoury Crate is back
Sul fronte software, ASUS offre una doppia soluzione per la gestione della Azoth X. Da un lato, ritroviamo il collaudato Armoury Crate, la suite completa che permette di accedere a tutte le personalizzazioni più profonde: dalla rimappatura dei tasti alla creazione di macro complesse, dalla sincronizzazione AURA Sync alla gestione dettagliata delle funzionalità dello schermo OLED.
È un software potente e ultimamente sembra che ASUS abbia cominciato ad impegnarcisi un po’ di più. Intendiamoci, è sempre lento e pesante, ma è leggermente meno frustrante da usare. C’è ancora lavoro da fare per ASUS, ma se non altro le cose si muovono nella giusta direzione per ora. La novità interessante è l’introduzione di Gear Link, un nuovo configuratore più leggero e accessibile via web, sulla scia di quanto offerto da altri brand orientati agli appassionati. Gear Link si concentra sulle modifiche rapide ed essenziali, come la rimappatura base dei tasti e il controllo degli effetti di illuminazione RGB, offrendo un’esperienza utente più snella e immediata per chi non vuole perdersi nei meandri di Armoury Crate. Funziona solo con Chrome o Edge ma è un’idea interessante se non volete passare dal software di ASUS in favore di qualcosa di meno intrusivo.
Concludiamo
La ASUS ROG Azoth X è, senza dubbio, una tastiera meccanica di altissimo livello. La qualità costruttiva è eccellente, il design moderno e accattivante, gli switch ROG NX Snow V2 offrono un’esperienza di digitazione e gioco reattiva. L’autonomia è impressionante, la connettività versatile e il doppio approccio software ben pensato. L’acustica generale è molto curata, sebbene la barra spaziatrice di serie possa richiedere un piccolo intervento per raggiungere la perfezione sonora del resto dei tasti. Il potenziale di modding è elevato, permettendo agli appassionati un buon grado di personalizzazione.
Il vero nodo cruciale è il prezzo. Con 330 CHF circa di listino, si posiziona in una fascia dove la concorrenza è agguerrita, inclusi modelli con tecnologie switch più avanzate (Hall Effect) o alternative più economiche che, con un po’ di modding, possono offrire risultati simili. La Azoth X è una soluzione chiavi in mano di grande qualità, ben ingegnerizzata e ricca di funzionalità, che non sfigura affatto accanto a progetti custom. Se il budget non è un problema e cercate un pacchetto completo, elegante, performante e con un buon potenziale di personalizzazione ulteriore, allora la Azoth X saprà regalarvi grandi soddisfazioni. Per tutti gli altri, il costo potrebbe rappresentare uno scoglio difficile da superare, nonostante l’indubbia qualità del prodotto.
The Good
- Switch ROG NX eccellenti
- Schermo OLED utile
- Autonomia batteria impressionante
- Costruzione premium, design curato
The Bad
- Prezzo decisamente elevato
- Barra spaziatrice rumorosa
- Manca base in alluminio
- No switch hall effect