L’offerta di Nintendo a questa Gamescom è molto allettante e, lasciataci la scelta di cosa provare nella cortissima ora a disposizione, non potevamo esimerci dal mettere le mani sul nuovo episodio di Metroid per 3DS e di rimettere i panni della bella Samus.
Non appena lanciato il gioco, ci siamo ritrovati immediatamente nell’universo di questa epopea fantascientifica, grazie alle magnifiche musiche e all’estetica peculiare della saga. Altrettanto rapidamente, è stato chiaro che anche le meccaniche rispettano completamente i canoni della serie: Metroid è un sapiente miscuglio di combattimento, piattaforme e esplorazione. E come sempre, seppur senza mai portare a frustrazione, richiede al giocatore attenzione e impegno, pena una morte prematura.
La prima eccellente sorpresa per questo nuovo episodio è stata l’estetica: Metroid vanta una grafica tridimensionale di ottima fattura, che sfrutta appieno l’opzione 3D offerta dalla console portatile di Nintendo. I controlli sono ben integrati e meritano una menzione speciale la possibilità di parare un attacco nemico e quella di puntare gli alieni ostili con un laser. Metroid domanda una fase di apprendimento dei pattern usati dai nemici per cercare di colpirci, ma utilizzo corretto della parata ci è sembrato davvero importante: i nemici incontrati subivano infatti il contraccolpo, si immobilizzavano e diventavano più semplici da eliminare.
Dal canto suo, il laser ci permette di sapere con precisione l’angolo dell’arma principale, che può ruotare di 360 gradi, e soprattutto di capire se un nemico puntato sarà effettivamente colpito al momento di fare fuoco. Un’altra nota estremamente positiva è data dal fatto che Nintendo ha fatto un promettente lavoro a livello di ergonomia. Per esempio, il gioco permette di passare dalla posizione eretta a quella sferica – uno dei marchi di fabbrica della saga – sia con la croce direzionale, che con il secondo schermo. Ogni giocatore troverà così la strategia più adeguata al suo stile.
Metroid ci ha fatto un’ottima prima impressione e sono bastati pochi minuti per darci voglia di scoprire questo nuovo episodio. Dover interrompere la partita è stata una sofferenza che abbiamo raramente provato a un salone!