Assassin’s Creed Syndicate, appuntamento annuale oramai obbligatorio delle avventure degli assassini di Ubisoft, era bene inteso presente all’E3 di Los Angeles. L’abbiamo provato con mano nello show floor caotico e incredibilmente rumoroso del publisher francese. Certamente non le migliori condizioni per farci un idea del gioco, ma ci siamo accontentati!
La demo proposta, di durata davvero limitata, mi ha messo ai comandi di Jacob Frye a caccia di prede umane nella Londra di fine ‘800. Scopo della missione liberare un covo nemico per far ricadere parte della città inglese sotto la nostra influenza. Come già visto in passato nella serie insomma dovevo infiltrarmi nella base, eliminare i cattivi e reclamare ciò che è mio di diritto. Da subito notiamo che le modifiche apportate al movimento cittadino sono atte a velocizzare i nostri spostamenti. Il nuovo grappino automatico permette al giocatore di arrivare immediatamente in cima ai palazzi come se fosse uno Spider Man dei tempi antichi. Un click del tasto e in pochissimi secondi siamo già in cima, dinamicizzando di parecchio il gameplay.
E anche possibile tendere una fune da un tetto all’altro per ottenere un veloce e pratico modo di spostarci tra gli edifici troppo lontani senza scendere a terra. Secondariamente, guidato da uno sviluppatore di Ubisoft, mi sono fatto un breve giro in carrozza, imparando a guidare in modo più o meno efficace tra derapate, accelerazioni e cambi di posizione. In Syndicate non solo potremo impossessarci di carrozze e cavalli alla GTA, rubandoli agli ignari cocchieri, ma sarà anche possibile saltare sul tetto delle carrozze in movimento per combattere a distanza coi nemici. Per quanto riguarda le armi avevo a mia disposizione la solita lama dell’assassino, pugnali da lancio, tirapugni e altre abilità utili come la possibilità di nascondere i cadaveri e fischiare per attirare l’attenzione. Apprese tutte queste novità mi sono infiltrato nel covo nemico dove in breve tempo ho avuto ragione di tutti i cattivi. Durante questa fase è anche possibile liberare gli alleati prigionieri che, devo ammettere, si rivelano estremamente utili. Nel mio caso, dopo aver liberato un alleato egli è subito sparito dalla mia vista. L’avevo già rimosso dalla mia mente quando lo vedo intento a combattere contro uno dei miei obiettivi, de facto riducendomi il lavoro! Sono rimasto notevolmente colpito dall’efficacia del mio uomo, una cosa che non ho visto spesso nella serie.
Appena liquidato l’ultimo bersaglio è partita una caccia all’uomo in carrozza. Una donna stava fuggendo dal covo e mi sono dovuto lanciare dietro di lei. Gli inseguimenti sono piuttosto caotici, con delle carrozze nemiche che fanno di tutto per speronarci e il traffico cittadino che, sebbene non sia esagerato, è sufficiente a metterci i bastoni tra le ruote e rendere il tutto più emozionante. Il sistema di guida richiederà ovviamente più pratica di quanta ne avevo io ma alla fine sono riuscito ad arrivare incolume alla fine della sezione. Per finire in bellezza la demo dell’E3 offriva una bella scazzottata 10v10 alla Gangs of New York in cui ho fatto ampio uso di coltelli da lancio e tirapugni. Tanta soddisfazione per questa brevissima parte di gioco perché ho avuto la netta impressione che il sistema di combattimento sia più dinamico. I nemici non sembravano mettersi in coda attendendo il loro turno come al solito e le azioni erano veloci e brutali. Attacco, stordimento e contrattacco sono le opzioni a nostra diposizione, niente schivata che comunque non fa altro che rallentare il ritmo del combattimento. In Syndicate sarà quindi necessario imparare bene il contrattacco, che si è rivelato estremamente utile durante la mia prova. Tecnicamente il titolo è piuttosto valido anche se ho notato immediatamente un notevole effetto di pop in di elementi di contorno (come le pozzanghere). Mancano ancora alcuni mesi all’arrivo del gioco nei negozi e speriamo davvero che questa volta Ubisoft riesca a proporre un titolo privo il più possibile di bug. Per ora le impressioni a caldo sono positive.