Lightning Returns – Final Fantasy XIII

Come festeggiare degnamente il 25-esimo anniversario del franchising Final Fantasy se non con un nuovo titolo? Ebbene, signore e signori, direttamente dalla trilogia di Final Fantasy XIII, ecco a voi il capitolo conclusivo: Lightning Returns – Final Fantasy XIII, per PS3 e Xbox 360.

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Nel lontano 2009 (2010, alle nostre latitudini) Square Enix presentava il primo episodio del progetto Fabula Nova Crystallis (nato nel 2006): Final Fantasy XIII. In questo capitolo, la narrazione e l’intreccio delle vicende dei vari personaggi era il fulcro della storia. Nel secondo capitolo della trilogia, uscito nel 2012 e chiamato semplicemente Final Fantasy XIII-2 (si, con i nomi, i giapponesi sono forti), i viaggi temporali giocavano un ruolo importante nella storia. Stessa zona, ma nel passato o nel futuro, paradossi temporali e quant’altro. A differenza dei precedenti episodi, nel capitolo conclusivo della trilogia, Lightning Returns – Final Fantasy XIII, incarneremo unicamente un solo personaggio: la bella e forte Lightning. Se non avete provato i 2 precedenti episodi, sappiate che è possibile giocare al titolo anche separatamente.

Lightning

La scelta di utilizzare un solo personaggio, anche durante i combattimenti, può destabilizzare alcuni affezionati. Ma è qui che risiede uno dei nuovi concetti: Lightning può essere equipaggiata con abiti e armi diversi, che chiameremo completi, che influenzeranno non solo il suo aspetto, ma anche le sue competenze. Possono essere equipaggiati fino a 3 completi “simultaneamente”, che rappresenteranno i ruoli ai quali ci eravamo abituati nei vecchi episodi (Attaccante, Sabotatore, ecc.). La barra ATB (Active Time Battle), che si consuma ad ogni azione, rappresenta il numero di mosse che possono esser lanciate ed è indipendente per ogni “versione” di Lightning. Il che, in pratica, è come se utilizzassimo 3 Lightning differenti, dunque 3 personaggi.

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Il sistema di combattimento è cambiato, ma il vocabolario è lo stesso. Per esempio, il colpo magico per infliggere danni di ghiaccio, si chiama sempre Crio (in italiano). I fan della saga si ritroveranno dunque facilmente.

Tempo

Il concetto primordiale di questo episodio è la gestione del tempo: il mondo sarà distrutto da una divinità tra una settimana. Game over! Questo termine impartito, potrà fortunatamente essere prolungato grazie a diverse missioni a disposizione di Lightning, che, completandole, salverà le anime delle persone, le quali permetteranno di prolungare fino a 13 giorni questa dead line. Più facile a dirsi che a farsi. Infatti, alcune missioni o obiettivi di missioni, saranno disponibili solo ad un determinato momento della giornata (la sera o la mattina, per esempio). Il giocatore sarà quindi obbligato a esplorare più volte la stessa zona, il che – naturalmente – richiede tempo. Tempo che a voi manca. Starà quindi a voi valutare se abbordare una determinata missione oppure no. Tempus fugit ragazzi!

La realizzazione artistica è molto interessante e ben fatta. Molto belle le musiche e grafica mozzafiato, ma c’è da dire per questo ultimo punto vi sono alcuni piccoli difetti: mentre le fattezze di Lightning sono molto ben dettagliate, quelle di alcune creature sono piuttosto sommarie, il che talvolta può lasciare l’amaro in bocca ad alcuni. Molto intrigante e piacevole l’effetto che ha il mélange dell’architettura delle città tra futuristico e contemporaneo.

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La saga Final Fantasy ci ha abituato da molti anni ad uno stile di giochi di ruolo ben particolare, noto come J-RPG (Japanese role-playing games). Prima c’era Dragon Quest, ma Final Fantasy è una delle saghe più famose che ha fatto conoscere il J-RPG a livello mondiale. Vorrei citare un’altra saga molto bella che è riuscita a farsi conoscere al di fuori dal giappone: Persona, uno spin off della saga Shin Megami Tensei, dove, a differenza della saga Final Fantasy, le tematiche sollevate sono molto profonde, come il suicidio o altro.

Combattimenti a turno VS ATB

Oltre alla grafica allineata allo stile nipponico di disegno degli anime, un’altra delle caratteristiche fondamentali del J-RPG è la tipologia dei combattimenti: la scena di gioco cambia e si viene trasportati in un’arena temporanea dove il combattimento avviene a turni, seguendo lo stile di un gioco di ruolo classico (non videogioco per intenderci). A dipendenza dell’ordine d’iniziativa (per riprendere un termine del GDR classico), il primo giocatore sceglie un’azione (solitamente attacco, magia, usa oggetto o evocazione) e, finito il turno, riceve un attacco dal mostro, e così via fino alla sconfitta di una delle due compagini. Uno stile di gioco bizzarro per chi non è abituato ai J-RPG. In Final Fantasy XIII, gli sviluppatori hanno cercato di attirare più pubblico, modificando proprio questo concetto di turni, rendendo il combattimento più dinamico. Il concetto è basato sull’utilizzo la barra ATB (Active Time Battle), che – come spiegato in precedenza – si consuma ad ogni azione, rappresenta il numero di mosse che possono esser lanciate. Un concetto simile al mana o al vigore dei videogiochi di ruolo occidentali. Fintanto che si hanno sufficienti risorse nella barra ATB, possono esser lanciati incantesimi o quant’altro, senza dover aspettare la mossa dell’avversario. Alcuni possono giudicare il nuovo sistema di combattimento caotico, visto che la sola cosa alla quale si presta attenzione è la barra ATB per sapere se si può lanciare un attacco, invece di analizzare il tipo d’attacco del nemico e la frequenza alla quale è lanciato, preparando così la migliore difesa o una contromossa. Nei vecchi episodi, la squadra era composta da più personaggi, cosicché, anche se il personaggio principale non poteva attaccare, perché in attesa del caricamento dell’ATB, un altro personaggio poteva infierire sui nemici cercando di mandarli in crisi (altro nozione chiave di Final Fantasy XIII, che riprenderò più tardi). In Lightning Returns – Final Fantasy XIII, questo sistema è stato reso ancora più dinamico (o caotico, diranno alcuni): il fatto di gestire 3 versioni di Lightning, continuando a cambiare la versione dell’eroina, potrebbe rendere il combattimento un continuo alternarsi di “usa mosse fino alla fine dell’ATB”, “cambia versione del completo”, “usa mosse fino alla fine dell’ATB”, eccetera.

Crisi

Un altro concetto chiave del titolo da citare è la crisi. I nemici, anche quelli tosti, hanno una specie soglia del dolore, che se superata, li mandano appunto in crisi. A partire da quel momento, i danni subiti dai nemici sono di gran lunga maggiori. Se avete giocato ad un RPG, avrete già sentito parlare degli elementi (fuoco / ghiaccio, aria / terra, e cosi via). Spesso un personaggio con l’elemento fuoco, oltre a eseguire danni legati al fuoco, è debole agli attacchi legati al ghiaccio. E via dicendo. A voi il compito di scoprire l’elemento del nemico e i suoi punti deboli. Ma non è finita qui. Se per alcuni nemici, non è vitale mandarli in crisi per sconfiggerli, perché debolucci, per altri è essenziale! Alcune delle vostre mosse influenzeranno sull’avanzamento dello stato di crisi del nemico, altre invece permetteranno di mantenere questo stato, prima che il mostro si riprenda e vi obblighi a riprendere tutto dall’inizio. A voi la scelta delle migliori mosse!

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Parata

Durante uno scontro è possibile parare un colpo, senza dover preparare una mossa ben precisa. Mi spiego meglio: nel combattimento a turni, la parata doveva essere preparata prima e “contava” come mossa. Per esempio, se dopo aver studiato gli attacchi del mostro, avevate capito che dopo 3 turni, la creatura lancia un attacco di un certo tipo, beh, la vostra mossa avrebbe potuto essere quella di mettersi in postura difensiva. In Lightning Returns – Final Fantasy XIII, la parata può essere effettuata premendo un certo tasto con il giusto timing, riducendo così i danni inflitti dall’attacco del nemico o addirittura annullandolo. E, con un timing perfetto, potreste riuscire a destabilizzare l’avversario e approfittarne per contrattaccare.

Tutto sommato, Lightning Returns – Final Fantasy XIII non è il gioco così caotico come potrebbe apparire ad alcuni e potrebbe riservare delle belle sorprese.

E ora.. a voi la scelta.

 

 
 

Written by: Bizio

A Bizio piace Resident Evil :D

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