Già nella scorsa settimana vi avevamo illustrato un possibile rumor che vedeva Nintendo avviarsi verso il mercato degli smartphone. Da una parte è stata smentita la volontà di portare Mario sugli OS mobile, ma dall’altra arriva la conferma di un team di sviluppo creato ad hoc per sviluppare app dedicate per gli smart-devices. Inoltre Satoru Iwata aggiunge che il team avrà totale libertà d’azione su qualsiasi idea che salterà fuori, quindi si ipotizza lo sviluppo di minigiochi che cercheranno di convincere ad acquistare piattaforme Nintendo, oppure creare brand ad hoc solo ed esclusivamente per smartphone, ecc… Questo passo però dev’essere fatto con un approccio graduale e ben studiato, al fine di mantenere alta l’immagine dei videogiochi su console dedicate, continuando sempre per la strada tradizionale della compagnia. I primi progetti vedranno probabilmente luce già da quest’anno, e vedremo come la casa di Kyoto saprà introdursi in un mercato in continua espansione come quello degli smartphone e tablet.
D’altro canto abbiamo Wii U, console casalinga che fatica ad imporsi sul mercato anche dopo un anno dalla sua uscita (fine novembre 2012). Iwata ha ammesso le colpe e, oltre a dimezzarsi lo stipendio, ha promesso maggiore supporto per quest’anno, anche se oggettivamente è già cominciato dallo scorso luglio con la distribuzione di Pikmin 3, Zelda Wind Waker, Wii Fit U, Wii Party U, The Wonderful 101 e Super Mario 3D World. Si dichiara la volontà di voler creare titoli che hanno come protagonista il Wii U Gamepad, sfruttando l’NFC e altre sue componentistiche (la vociferata nuovi IP del maestro Miyamoto ?). Inoltre un aggiornamento previsto per i prossimi mesi aumenterà le funzionalità della console come l’introduzione del Nintendo DS alla virtual console (in arrivo anche la conversione del software già presente su Wii come il Nintendo 64) e il Quick start Menu. Quest’ultimo si tratta di un opzione simile al telecomando integrato presente nel Gamepad, ma che servirà ad avviare i software recentemente utilizzati direttamente da console spenta (dimezzando molto i tempi di avvio, di almeno il 50%). Anche il comparto online subirà probabilmente profondi cambiamenti, dall‘unione delle piattaforme mobili e casalinghe (3DS e Wii U) al distacco dell’account legato all’hardware.
Infine alcune delucidazioni su una piattaforma che uscirà nel corso del 2016. Infatti Nintendo vuole puntare su “mercati emergenti” come quello dell’apprendimento o della salute, per offrire un’esperienza simile a quelle di Wii Fit e Brain Training, ma totalmente distaccata dai videogiochi. Questo lascia sorgere in rete parecchie riflessioni : chi punta il dito accusando di un’esperienza “casual” simil Wii, Nintendo sta semplicemente fallendo, ecc… argomentazioni che lasciano il tempo che trovano. Una cosa però è abbastanza certa, Nintendo non vuole guadagnare solo di videogiochi, seppur saranno sempre preponderanti nelle attività d’esercizio della multinazionale giapponese, ma vuole estendere il proprio marchio ad altre tipologie di prodotti. Per quanto riguarda la vera nuova piattaforma in ambito gaming si hanno ancora poche certezze (vi rimandiamo ai rumor del progetto fusion), ma Iwata ha dichiarato un’ipotetica collaborazione con un’altra azienda per la creazione delle sue console.
Fonte : Wiitalia.it, MyNintendoNews.com, spaziogames.it