Titolo nato da una partnership che ha preso piede verso gli inizi del 2007 fra due major aziende giapponesi, Mario & Sonic ritorna con un altro capitolo dedicato alle olimpiadi invernali mondiali. Nella fattispecie quelle che si svolgeranno a Sochi nel 2014. Party game che propone diverse discipline sportive che vedono come protagonisti i 20 personaggi più famosi di casa SEGA e Nintendo, Mario & Sonic ha riuscito a riscuotere un certo successo nel pubblico casual sulla precedente home console Wii. Questo capitolo nasce chiaramente come esclusiva Nintendo : in questo caso per Nintendo Wii U e il suo particolare Wii U Gamepad. Ma riuscirà SEGA a sfruttare tutte le peculiarità della nuova arrivata Nintendo al fine di proporre un titolo valido ?
Seppur graficamente si è svolto un buon lavoro : come l’introduzione dell’alta definizione (1080 nativi), con la presenza di textures maggiormente definite, più poligoni in generale e l’aggiunta di qualche effetto particolarmente avanzato (grazie al nuovo e particolare potente hardware in confronto alla console casalinga precedente), non si può affermare lo stesso sullo sfruttamento del nuovo controller Wii U Gamepad, che risulta solamente uno strumento accessorio. Per giocare a tutti i minigiochi offerti si è obbligati a disporre del vecchio Wii Remote Plus, mantenendo praticamente immutata l’esperienza di gioco nell’essenza del gameplay. Quello che avremmo fra le mani non è un nuovo titolo, ma bensì 25 minigiochi identici al precedente capitolo invernale. L’unica differenza tangibile (esclusa la grafica) è il titolo di questo capitolo e un paio di modalità in più. L’innovazione quindi vacilla, ma nemmeno la qualità effettiva dei minigiochi può dichiararsi migliore. Non avendo modificato la formula il videogiocatore sarà chiamato a sfruttare i sensori di movimento del Wiimote, come ad esempio usarlo in combo col nunchuck come se fossero dei bastoni da sci, o volteggiare come se fosse un prode pattinatore artistico oppure inclinandolo singolarmente per simulare una discesa in Snow. Il problema qualitativo si pone molto spesso sull’effettiva ottimizzazione del titolo, che fatica a restare sui 30 frame stabili (soprattutto nella modalità online) o qualche piccolo problema nel riconoscimento dei sensori del controller. Diverso discorso invece per la quantità dei contenuti, con ben 16 discipline sportive e 9 eventi da sogno. Presenza di modalità classiche in single player (scontro con i boss proponendo una sorta di storia arcade) al multiplayer (gioco libero, fruibile anche in single player, l’online, limitato ad alcuni titoli, ed infine la presenza di un’interessante modalità Quiz e conoscenza).
Ci si ritrova davanti a un titolo che sì, svolge più che sufficientemente il suo dovere di party game, ma che non varia per niente dal suo predecessore. Oltre alla discutibile qualità tecnica nei controlli, quello che scoccia maggiormente è la mancanza dello sfruttamento del Wii U Gamepad. Quest’ultimo appare accessoriamente solamente al completamento di una disciplina, come una sorta di telecamera durante un’intervista in cui potremmo pubblicare un post tramite Miiverse utilizzando il touch screen. Discorso leggermente diverso per la modalità eventi da sogno con una reinterpretazione delle discipline (che migliora lo sfruttamento del Wii U Gamepad), ma a nostro parere riuscito solo in parte. Grave mancanza della modalità Off – Play, e ad aggiungersi al quadretto un livello di difficoltà della CPU piuttosto patetica. L’unico elemento per cui vale la pena acquistare Mario & Sonic è il multiplayer locale. Per quanto riguarda la controparte online, invece, si può dire che è stata implementata con un contagocce : visto che solo 4 discipline possono essere giocate. In aggiunta, il prezzo non particolarmente accessibile peggiora la posizione di questo Mario & Sonic ai giochi olimpici invernali di Sochi 2014, passando da un titolo più che sufficiente a un prodotto decisamente insufficiente.
In conclusione non siamo stati particolarmente colpiti da questo ultimo capitolo di casa SEGA, che lacuna nel proporre qualcosa di innovativo, ma soprattutto, che mostra limiti ben visibili (dalla scarsa modalità online, all’ottimizzazione ballerina o ai controlli non particolarmente precisi). Insomma un’occasione mancata per un titolo che poteva attirare le masse e trainare le vendite prima dell’arrivo di Mario 3D World. L’acquisto è consigliato soltanto se lo troverete nei cestoni dei saldi a un prezzo decisamente umano.