Un titolo che, con la sua semplice formula, è stato in grado di catturare numerosi videogiocatori grazie ai suoi enigmi e alla trama raccontata come una sorta di visual novel. Professor Layton ritorna sulla portatile Nintendo per concludere la seconda trilogia del brand con il capitolo “eredità degli Aslant”. Nato nel 2007 su Nintendo DS con il capitolo “il paese dei misteri”, fino ad oggi è stato immutato nel gameplay se non in alcuni miglioramenti tecnici (soprattutto grafici, grazie alla generosa potenza di calcolo di Nintendo 3DS se confrontato con il suo predecessore) e di contenuti (come lo sfruttamento del comparto online simil DLC o i diversi minigiochi di contorno). Level 5 conclude definitivamente la serie del professore detective con questo capitolo congedando definitivamente Hershel Layton vista la probabile esclusione di un futuro seguito.
Come da consuetudine la trama comincia con un recapito di una lettera al professore, avvisandolo di un’imminente emergenza da cui solo il nostro protagonista sarà in grado di debellare. Nella fattispecie Layton e i suoi assistenti Luke ed Emma si dirigono presso Karpograd, luogo in cui si erge la dimora del professore Desmond Sycamore. Se le mie capacità di lingua tedesca mi hanno permesso di capire abbastanza bene i fatti, una mummia vivente si aggira nei pressi di quella zona. Dopo una prima ora di gioco non si rivelerà una mummia nel vero sensi della parola, ma un protagonista chiave che rappresenta la voce di un’antica civiltà : gli Aslant. Oltre a questo personaggio misterioso si aggiungono altri problemi risalenti alla suddetta civiltà scomparsa, si uniscono alle indagini un’associazione mossa da discutibili intenzioni. Il mistero quindi si estende in numerose location, avvolgendo l’intera vicenda in un atmosfera parecchio misteriosa, caratterizzata da una suspense che saprà tenere il giocatore incollato per ore consecutive davanti al piccolo schermo. Si potrebbe tranquillamente affermare che level 5 ha creato una delle trame più complesse e meglio riuscite del brand.
Il tutto accompagnato da oltre 500 enigmi, uno più vario dell’altro, di cui solo un quinto servirà per completare la trama. Come già scritto all’inizio, lo stile è praticamente immutato : per avanzare nella storia bisogna completare i soliti enigmi proposti, sfruttando principalmente il secondo schermo del 3DS. Nulla da dire in particolare sulla qualità degli enigmi, caratterizzati da una grande varietà e una numerosa offerta (anche online) al fine di cimentare il giocatore con diverse sfide da superare. Immancabili le monete di gioco da scovare nelle diverse location che appaiono su schermo, semplicemente toccando il touch screen nei punti desiderati. Per chi non le conoscesse : ogni moneta rappresenta un aiuto per risolvere un enigma (fino a un massimo di 3 per ciascuno). Questo concetto è stato maggiormente sfruttato, ora non si troveranno solo le prodigiose monete aiuto ma anche vari oggetti da scambiare con altri giocatori. Ed è qui che entra in gioco la funzione streetpass, che chiaramente fungerà da tramite per lo scambio.
Oltre ai classici enigmi e alla modalità streetpass caccia al tesoro, non mancano i minigiochi aggiuntivi che accompagnano il videogiocatore per il resto dell’avventura (dal momento che verranno chiaramente sbloccati). Come da tradizione level 5 propone sempre i temi più vasti cercando di distogliere per pochi minuti quell’aria di mistero che avvolge l’intero titolo (come ad esmpio il minigioco sugli infusi del té, ecc…). Anche in questo capitolo troveremo ben 3 minigiochi accessibili dal menù :
– boutique : incentrato sulla moda con lo scopo di creare l’abito perfetto utilizzando il materiale a disposizione. Il giocatore vestirà nei panni di un sarto alle prese nel soddisfare i clienti della boutique.
– giardiniere : mette a dura prova il pollice verde di qualsiasi utente, in cui bisognerà adornare un giardino con i fuori disponibili. Naturalmente ci saranno da rispettare alcune condizioni per raggiungere il guardino perfetto.
– scoiattolo : completare dei percorsi al fine di aiutare un tenero scoiattolo nel salvaguardare le sue ghiande. Lo stile ricorda molto Scrat nell’era glaciale, o meglio, la risoluzione riprende abbastanza in analogia il minigioco del criceto presente in uno dei precedenti capitoli.
Professor Layton è, da una parte, un titolo praticamente perfetto nel genere dei puzzle game / punta e clicca in chiave visual novel. Un gioco che fa della trama un punto di forza, composto da numerosi enigmi e altri contenuti aggiuntivi che difficilmente stuferanno. Non è mai facile proporre un finale d’effetto che sappia accontentare tutti, ma nostro modesto parere level 5 è riuscita nell’impresa.