I titoli per PS Vita sono piuttosto scarsi, quelli di qualità sono ancora più introvabili. Si sa, è il destino di una console appena uscita sul mercato. Ma tra il ciarpame pubblicato solo per fare numero troviamo anche titoli di cui vale la pena parlare. Uno è sicuramente Uncharted: Golden Abyss e un altro è Escape Plan.
Questo gioco fa parte di quelli che più ci avevano interessato durante la presentazione alla Gamescom 2011, un po’ per il suo stile grafico, un po’ per il gameplay pregno di una immotivata violenza (ma nemmeno troppo violenta in fondo!).
Escape Plan è un fuggi-game (si, ci piace creare neologismi!), un po’ come Lemmings. Perno centrale dell’esperienza di questo titolo per PS Vita è dunque la fuga in location bizzarre, facendo collaborare i due personaggi principali Lil e Laarg, per raggiungere la salvezza.
La storia, se di storia si può parlare, vede i due protagonisti fuggire da questa fortezza, comandata da un malvagio personaggio di nome Bakuki. Tanto ci basta in effetti per lanciarci nel gioco vero e proprio.
Lil e Laarg hanno caratteristiche fisiche molto diverse, il primo è mingherlino mentre il secondo decisamente sovrappeso. Questi tratti assumono un certo interesse dal momento che Lil può ad esempio gonfiarsi come un palloncino inalando del gas e volare in zone irraggiungibili. Laarg può sfruttare il suo peso non indifferente per rompere assi di legno creando passaggi e botole.
I due sono comunque estremamente fragilini e basta un nonnulla per farli morire, quindi durante i vari livelli bisogna fare estrema cautela e ragionare le mosse in anticipo. La morte dei personaggi è comunque un fatto che viene vissuto in modo piuttosto comico, con rumori quali scorreggie e altri effettini viscidi. Spesso e volentieri sacrificheremo o Lil o Laarg al solo scopo di scoprire trappole e trabocchetti, in modo da poter formulare una strategia per completare lo stage in corso. Una buona dose di try and fail sarà dunque da mettere in conto. I livelli sono di difficoltà crescente e introducono sempre nuove sfide e nuovi modi per raggiungere la meta. Si tratta sempre di livelli dalla durata piuttosto limitata, mai più di 3 minuti, caratteristica che ben si sposa con la filosofia di una console portatile.
Aspetto piuttosto innovativo specifico di questo Escape Plan è l’utilizzo dei vari sensori della console Sony. Il touch screen anteriore viene utilizzato principalmente per far muovere i due personaggi, dando loro la direzione destra e sinistra, alto o basso. Il touch screen posteriore invece viene usato per interagire con elementi dell’ambiente, ad esempio spingendo dei cubi o facendo muovere oggetti. Anche inclinare la console a destra e sinistra è fondamentale, ad esempio nelle sezioni in cui Lil fluttua nel livello. Il gameplay è un misto di tocchi, swipe, ruotamenti, spinte, sobbalzi, spremute… anche se le interazioni non sono palesemente infinite, esse aggiungono una componente di scoperta della strategia migliore.
Graficamente il gioco è estremamente piacevole, con una paletta di colori limitata a bianco, nero e svariati toni di grigio. Abbiamo già visto tali scelte cromatiche in titoli quali Limbo e l’effetto è sempre azzeccato, anche se un po’ “di nicchia”. Le potenzialità della PS Vita non sono sfruttate al 100%, il che ha un impatto positivo sulla durata della batteria (di per se non eccellente). Abbiamo particolarmente apprezzato che sul corpo di Lil e Laarg compare un numero che si incrementa ogni volta che si muore. Raggiunto le 99 morti comparirà un bel teschio stile piratesco… cercate di non arrivarci che fate figuracce!
Escape Plan offre tredici Trofei Playstation dei quali nove sono di bronzo, tre d’argento e uno d’oro. Per ottenerli bisogna avanzare nel gioco sottostando ad alcune condizioni particolari per ottenere i trofei migliori.
Questo titolo offre un gameplay variato, una longevità decente e, purtroppo, alcuni passaggi un po’ frustranti. Si tratta in ogni caso di un titolo riuscito e divertente, che vi permetterà di ammazzare i momenti morti della vostra giornata. Consigliato!
Voto: 5.25
