Sublevel Zero

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Se vi piacciono le sfide Sublevel Zero fa al caso vostro!

Dopo Tango Fiesta e Spectra la Mastertronic ci propone un nuovo titolo: Sublevel Zero (Disponibile su Steam a 13,99 Euro). Questo titolo è un “roguelike” sci-fi interamente in prima persona, in cui il giocatore,all’interno dell’abitacolo della sua navetta spaziale, dovrà superare sei livelli di difficoltà crescente attraverso mappe generate in modo quasi del tutto casuale.

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In Sublevel Zero verremo catapultati in un mondo futuristico, che dopo una non precisata catastrofe si trova a lottare per la sopravvivenza dell’umanità. Il questo scenario il nostro compito sarà quello di  recuperare degli antichi artefatti per riuscire a salvare il mondo, tutto ciò a bordo della nostra navetta spaziale. Per quanto all’apparenza il preambolo con cui parte il gioco sembra molto semplicistico e banale, in realtà il gameplay si fa subito molto avvincente. Subito il gioco ci propone la scelta di varie navette, ma all’inizio ne avremo a disposizione solo una base già sbloccata, ma raggiungendo vari traguardi in game ( come uccidere 300 nemici con un’arma al plasma od ottenere 50 Nanocart ) avremo la possibilità di sbloccarne altre 6, ognuna delle quali con caratteristiche diverse. Fatta la nostra scelta, per ora obbligata, siamo pronti a partire!

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La plancia di comando risulta molto essenziale ma questo non significa che sia un difetto, anzi ci lascia la possibilità di avere sott’occhio le cose principali lasciando ampio spazio alla visuale esterna. Una volta completato un breve tutorial che ci introdurrà alle meccaniche  di gioco ( come l’equipaggiamento, le armi o la rotazione della navetta) ci ritroveremo a viaggiare tra corridoi e stanze di una misteriosa nave spaziale, il gioco si divide in sei livelli dove le mappe vengono generate in maniera casuale e in cui noi ci muoveremo avendo a disposizione, per la nostra navetta, ben sei livelli di rotazione.

Scopo del gioco? Trovare il reattore principale e distruggerlo per raccoglierne il nucleo. Sembra facile a dirsi ma così facile non è…. da subito il gioco ci mostra le sue difficoltà e ci fa capire che un approccio tattico è sicuramente richiesto,anche perché…. Qui la morte è permanente! Se sul vostro schermo apparirà la fatidica frase “game over” dovrete ricominciare tutto dal principio. I nemici che ci troveremo di fronte sono molti, piacevolmente vari e decisamente intenzionati a non farci portare a termine la nostra missione, quindi entrare spavaldamente a armi spianate nelle varie stanze è fortemente sconsigliato, anche a causa della relativa fragilità della nostra navetta e per evitare un inutile spreco di munizioni. Un approccio più strategico contribuirà fortemente alla vostra sopravvivenza! Per farci largo tra le varie stanze avremo a disposizione una scelta di armi e armamenti davvero vasta con cui personalizzare la nostra navetta, come scudi, motori, blaster, cannoni, fucili e molto altro ancora, tutti ottenibili tramite un semplice sistema di crafting, ”rubandole” ai nostri nemici o trovandole all’interno di forzieri sparsi per le mappe. L’ampia  scelta di armi ci permetterà così di scegliere di volta in volta quale sia l’arma più efficace e la tattica da usare a seconda della situazione che verremo a trovarci davanti.

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Graficamente il gioco risulta semplice ma ben fatto, avremo una varia alternanza di ambientazioni per le varie stanze della nave, passando dal classico spaziale a caverne di cristallo, grotte di lava o antri innevati. La cosa che colpisce maggiormente sono i molteplici effetti luminosi, partendo dai ricchi effetti grafici per gli attacchi delle varie armi, arrivando ai nostri nemici e perfino alle ambientazioni stesse, come ad esempio la lava che illumina interamente le grotte con i suoi bagliori infuocati o i cristalli che risplendono di una luce glaciale. Il tutto risulta in sostanza molto abbagliante grazie alla luce volumetrica che concorre a rendere tutto molto stile anni ’90, colorato e “leddoso”, ma se da una parte questo rende la nostra esperienza di gioco molto più piacevole e intrigante, dall’altra alcuni di questi effetti luminosi potrebbero risultare abbastanza indigesti per alcuni computer di fascia media. Infatti, con la grafica settata al massimo, in alcune situazioni abbastanza intense si potrebbe riscontrare il salto di alcuni framerate, per ovviare al problema però è possibile disattivare la luce volumetrica così da rendere “digeribile” il gioco anche a schede grafiche che non arrivano a toccare i 60 fps.

Per quanto riguarda il comparto audio non c’è in realtà molto da dire, tutta la nostra esperienza di gioco sarà accompagnata da musiche in MIDI in stile elettronico, che però si sposano alla perfezione con lo stile grafico del gioco.

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In conclusione il gioco si rivela subito molto avvincente grazie ai bellissimi effetti grafici e alla varietà di ambientazioni e nemici e per la straordinaria molteplicità di armamenti a disposizione. Un gameplay da cardiopalma, un livello dopo l’altro in una costante sfida con voi stessi e le vostre abilità di giocatori, sicuramente però un gioco per giocatori appassionati del genere e tenaci, poiché l’alto livello di difficoltà può arrivare a scoraggiare.

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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