Sherlock Holmes: Crimes and Punishments

Sherlock Holmes è senza dubbio il più famoso e intrigante investigatore della letteratura e non solo. La sua storia inizia nel 1887 con il libro “Uno studio in rosso” ad opera di Sir Arthur Conan Doyle per poi entrare nell’immaginario collettivo, passando dalla carta stampata alla tv sia internazionale che tragicamente nostrana per approdare ovviamente anche nel media videoludico. Una serie, quella di Frogwares, piuttosto longeva dal momento che siamo al settimo capitolo delle avventure dell’investigatore. Serie che approda anche finalmente su nextgen, con Crimes and Punishments.

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Elementare Watson

Come non potevamo mancare di usare la celebre frase, per altro mai pronunciata da Holmes nei libri di Doyle, come primo sottotitolo? In Crimes and Punishments saremo alle prese con un certo numero di casi in cui dovremo esaminare oggetti, scene del crimine, interrogare persone, approntare esperimenti e, ovviamente, fare deduzioni. Il titolo di Frogwares ci ha ricordato un po’ l’eccellente LA Noire, dal momento che sta a noi capire chi è il colpevole basando le nostre accuse su tutta una serie di elementi e prove che riusciremo a raccogliere. SherlockCrimes and Punishments è un’avventura grafica, anche se contaminata da altri elementi. I casi, tutti autoconclusivi, si svolgono seguendo un’impostazione molto simile ad una serie tv, con una introduzione, la fase di raccolta di prove e indizi prima di giungere all’immancabile verdetto. I talenti di Holmes sono molteplici e andranno sfruttati tutti quanti al fine di poter ricostruire i fatti. Il nostro possiede l’abilità investigativa, ovvero una modalità attivabile tramite un tasto che cambia la visuale di gioco. In questa speciale visione alla Assassin’s Creed vedremo elementi utili al caso, come ad esempio delle tracce nella polvere oppure qualche dettaglio altrimenti troppo minimo per essere notato. Grazie alla fervida immaginazione unita all’intuito deduttivo del protagonista potremo poi ricostruire immagini mentali degli oggetti mancanti nella scena del crimine, in modo da farci un’idea piuttosto precisa di cosa stiamo cercando. La parte forse più interessante però avviene durante gli interrogatori, dove possiamo passare visivamente al setaccio il nostro interlocutore. Holmes entra in una specie di modalità tempo rallentato e farà scorrere la vista su ogni centimetro del corpo dell’indiziato. Il nostro compito è quello di evidenziare un certo numero di fatti e indizi, che possono ad esempio essere il tipo di vestiti, qualcosa sulle mani, un accessorio o una ferita particolare. Questi elementi saranno di importanza capitale durante la discussione con il testimone, il quale potrà essere messo di fronte ai fatti appena scoperti. Taluni indizi però non saranno completi da subito e per verificare le nostre ipotesi saranno necessari ulteriori analisi e test. Holmes spesso coinvolgerà un riottoso Dr. Watson per provare che ha ragione, in quelli che alla fine dei conti sono una serie di minigiochi piuttosto ben realizzati ma non molto divertenti. Ad esempio nel primo caso ci ritroveremo a lanciare arpioni contro delle carcasse di maiale! Molto anche il backtracking, dal momento che spesso scopriremo nuovi elementi che ci poteranno a visitare di nuovo la scena del crimine, la casa di Holmes in Baker Street oppure la stazione di Scotland Yard. Leggermente fastidioso, visto anche i tempi di caricamento un po’ lunghetti.

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Le indagini di Holmes dunque si riempiono progressivamente di indizi, deduzioni, prove e testimonianze che finiranno tutte in una sorta di diario. Mano a mano che raccoglieremo informazioni potremo fare delle ipotesi temporanee. In una apposita schermata che rappresenta dei neuroni avremo infatti diversi punti che di svolta, in cui possiamo decidere per una deduzione oppure l’altra. Più avanziamo e più ci renderemo conto se le nostre iniziali scelte sono corrette o meno, dal momento che il gioco segnala gli eventuali conflitti deduttivi. Finalmente, raccolte tutte le prove che ci servono e dopo aver risolto eventuali conflitti e incongruenze, saremo pronti a dare il nostro verdetto. Verdetto che in effetti può essere interpretato in modo benevolo o meno. Se il movente del crimine può essere in qualche modo giustificato, potremo pronunciarci per la colpevolezza dell’imputato tentando però di ridurre la gravità del crimine. Oppure potremo essere completamente inflessibili e applicare alla lettera la legge. Queste scelte morali sono molto importanti, non solo per il sospettato in sé ma anche per la reputazione del nostro investigatore. Infatti se condurremo male e in modo errato un’investigazione, nelle storie successive la gente potrebbe essere meno incline a collaborare con noi! Attenti dunque a fare bene il vostro dovere!

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Un detective very well

Sherlock Holmes Crimes & Punishments può essere giocato in prima o terza persona. Ci muoveremo per le varie ambientazioni esaminando ogni angolino sospetto e zona interessante. Il mondo di gioco è ben fatto anche grazie all’Unreal Engine 3. Personaggi piuttosto ben fatti, in particolare Holmes, ma dalle espressioni un po’ vacue popolano un mondo ben caratterizzato. La Londra vittoriana è una bella ambientazione da esplorare e siamo soddisfatti dal lavoro svolto dagli sviluppatori. Molto divertente e utile alle indagini è il talento trasformista di Holmes, il quale potrà cambiare vestiti, capelli e barba a seconda delle esigenze. Qualche piccola incertezza a livello di frame rate ballerino guasta un pochino la festa, mentre il doppiaggio inglese (molto british!) ci è piaciuto, così come l’accompagnamento musicale, anche se poteva avere un po’ più di mordente.

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Sherlock Holmes Crimes and Punishments è un titolo d’avventura tutto sommato piacevole. Manca un po’ un fil rouge che unisca come si deve ogni singola avventura ma per i fan del detective questo non sarà un problema. Come detto qualche leggera incertezza grafica e, dobbiamo proprio dirlo, si fa un po’ fatica talvolta a camminare nelle varie zone, non guastano comunque troppo il gusto dell’indagine. Ci sentiamo di raccomandarlo ai fan di Sherlock, ai fan dell’investigazione e ai fan delle avventure grafiche. Meno interessante per i giocatori più orientati sull’azione, non ne troverete molta qui!

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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