Provato in Germania: Gwent

Come prima cosa, lo staff di CD Projekt Red ci ha rapidamente ricordato cosa sia Gwent: un gioco online di carte collezionabili, basato sull’universo di The Witcher. Gwent è stato in origine pensato come mini gioco per The Witcher 3 – Wild Hunt, ma il suo successo è stato tale da spingere gli sviluppatori polacchi a farne addirittura un prodotto a sé stante.

Chiaramente, Gwent è stato migliorato sotto diversi aspetti: per esempio, gli artisti hanno rielaborato l’estetica del tabellone e delle carte, che ora sono addirittura animate e vantano dei suoni personalizzati. Altre modifiche ancora più importanti sono state apportate alle meccaniche di gioco per equilibrarlo e limitare quanto più possibile il fattore fortuna. Per chi non lo sapesse, Gwent è entrato in fase di public beta dal mese di maggio!

La prima novità riguardo al gioco è la volontà di CD Projeckt Red di creare una lega pro di Gwent che sarà composta da Pro Ladder, tornei ufficiali e altri su licenza. Innanzitutto, potrete accedere a Pro Ladder solo dopo aver raggiunto il livello 21 nel gioco. La lega propone una sua classifica separata e raggruppa delle stagioni della durata di 2 mesi. Per restare competitivi, sarà davvero importante variare di mazzo e ottenere delle buone prestazioni con ognuno di essi. Alla fine della stagione, otterrete dei punti “crown“, a condizione che il vostro nome figuri fra quelli dei migliori 200 giocatori della stagione stessa o come ricompensa per i risultati positivi che conseguirete a un torneo ufficiale o su licenza. Dal conto loro, i tornei sono a eliminazione diretta e ogni scontro è al meglio delle 5 partire. Per partecipare, dovrete preparare 4 deck diversi, senza poterne però creare due della stessa fazione. Prima di ogni match il vostro avversario ne sceglierà uno che non avrete il diritto di usare, ma che diventerà di nuovo disponibile per la partita seguente. I tornei si suddividono in tre categorie: “Open”, “Challenger” e “Master”. Gli “Open” sono i tornei essenzialmente per i principianti: solo gli 8 migliori giocatori, con più punti crown in Pro Ladder, si qualificheranno per i master e riceveranno parte dei 25’000 $ di pool. Una stagione completa propone 8 “Open”. La categoria “Challenger” comprende dei tornei per solo 8 partecipanti: il vincitore del “Challenger” precedente, i 4 finalisti dei due “Open” organizzati prima del torneo, i 3 giocatori con più punti crown nelle 2 stagioni precedenti e 2 giocatori scelti da CD Projekt RED (chiamati wild cards). Ci saranno solo 4 tornei della categoria per stagione e il pool di premio è di 100’000 $. I “Master” sono il sogno definitivo per ogni candidato giocatore pro di Gwent: per accedere al torneo bisogna essere uno dei vincitori dei precedenti tornei “Challenger” o uno dei 7 giocatori che hanno raccolto il maggior numero di punti “crown”. In questo caso il pool di premio è di ben 250’000$! Se il vostro sogno è quello di iscrivere il vostro nome di fianco a quelli di Geralt, Triss et Ciri, sappiate che è ora di allenarsi seriamente con Gwent, perché il primo torneo “Open” si sta svolgendo proprio durante la Gamescom 2017!

Una volta presentata la lega pro di Gwent, gli sviluppatori hanno annunciato un aggiornamento maggiore della beta subito dopo la Gamescom: 30 nuove carte si aggiungeranno a quelle già esistenti, il gameplay sarà riequilibrato e esteso e appariranno funzionalità sociali, come la possibilità di definire il proprio profilo e di scegliersi una bandiera.
Infine, CD Projekt Red ha voluto proporci una dimostrazione di Gwent Thronebreaker, ovvero la modalità single player del gioco. Come ben sapete, i talentuosi sviluppatori polacchi non lasciano mai nulla al caso e non si accontentano della semplicità: hanno dunque creato una storia completa e inedita – per non dire un gioco intero –, infarcita di scelte e conseguenze. La vicenda parla di eventi antecedenti a quelli dei tre videogiochi e vi permette di interpretare Meve, la bella regina dei reami del nord di Liria e Rivia. Se non conoscete il personaggio, è davvero tempo di leggere i libri e poi di rigiocare tutta la saga! Sia quel che sia, l’avventura porta Meve non solo a battersi in scontri di Gwent, ma anche a esplorare 5 mappe diverse, tutte disegnate a mano dagli artisti di CD Projekt Red, e a raccogliere oggetti come monete e carte. Da notare che la modalità single player contiene parecchie carte specifiche, assenti nella versione online per ragioni di equilibrio.

Durante l’esplorazione, a volte attivate delle sequenze di dialogo con altri personaggi che, come i giocatori della saga The Witcher conoscono bene, possono avere un impatto sulla storia. E proprio come nella saga principale, la scelta apparentemente migliore potrebbe avere invece un impatto catastrofico! Infine, Meve può incontrare sul suo cammino dei campi base dove accedere a un’armeria, a un centro di comando in cui preparare il suo mazzo, alle officine per creare armi come catapulte, a un terreno per sviluppare e migliorare le varie truppe e a una taverna dove incontrare altri personaggi. Da notare che quest’ultima all’inizio è vuota, ma si riempie man mano che si compiono missioni secondarie, a condizione che gli altri personaggi non muoiano! Se tutto ciò non bastasse, gli sviluppatori hanno pensato anche a puzzle ambientali da risolvere per poter per esempio raggiungere un tesoro.

Gwent Thronebreaker uscirà a fine 2017 su Xbox One, Playstation 4 e PC. Noi siamo veramente impazienti di giocarlo e di visitare ancora una volta lo splendido universo di Geralt!

 

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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