Provato all’E3: Dragon Ball FighterZ

Una delle soprese della conferenza Xbox allo scorso E3 è stato sicuramente l’anteprima mondiale di Dragon Ball FighterZ. Non tanto perché si tratta dell’ennesimo gioco basato sui personaggi di Akira Toriyama ma piuttosto perché è stato il primo titolo che ci ha davvero fatto desiderare di giocarci il più presto possibile. Il nostro desiderio si è avverato qualche giorno dopo la conferenza nel booth di Bandai-Namco!

Secondo Arc System Works Dragon Ball FighterZ uscirà al momento più opportuno, con Xenoverse 2 ancora in espansione con DLC ed eventi settimanali e l’arrivo della nuova serie Dragon Ball Super. Un ottimo periodo per i fan che non sono mai sazi di prodotti dedicati a Goku e compagnia. Gli sviluppatori si sono quindi messi d’impegno per offrire ai giocatori un picchiaduro a tema Dragon Ball degno di questo nome e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Visivamente, FighterZ si avvicina come non mai allo stile anime. Un utilizzo magistrale del cel shading, tecnica non certo nuova ma che fino ad ora non era riuscita davvero a offrire un vero stile cartoonesco. Tutto, dai livelli ai personaggi e passando ovviamente dagli incredibili effetti delle mosse speciali, ci ha deliziato.

Il gioco è in 2.5D, nel senso che i combattimenti si svolgono sugli assi X e Y ma tutti gli elementi di gioco, compresi i personaggi, sono modelli 3D che permettono movimenti di camera e mosse spettacolari. Ovviamente un pichiaduro di qualità si basa principalmente sul gameplay e non sugli effetti visivi. Arc System Works non è certo nuova al genere, basti pensare alla serie Guilty Gear e Blazeblue. La novità principale di FighterZ è che si tratta di un gioco più accessibile, più adatto ad essere giocato da un pubblico anche poco avvezzo al genere picchiaduro. Ed in effetti nella demo presente all’E3 ci siamo resi conto che i comandi e specialmente le combo sono più accessibili anche dai principianti.

Abbiamo speso qualche tempo con la demo, giocata su PlayStation 4. Il rooster dei personaggi era piuttosto limitato, con solamente Goku, Gohan, Freezer, Cell, Vegeta e Majin Bu giocabili in una sola ambientazione. La scelta era ristretta ai soli scontri tra due giocatori o contro la CPU con tre personaggi alla volta, secondo la oramai classica impostazione tag, che permette al giocatore di cambiare tra un personaggio e l’altro durante lo scontro. L’azione è incredibilmente veloce e nonostante fosse disponibile un foglietto con le varie mosse e combo speciali, ci siamo ritrovati a lottare d’istinto, pigiando pulsanti a caso, specialmente per i primi minuti. La sfida tra i componenti della redazione presenti è risultata piuttosto equilibrata, dal momento che nessuno sapeva veramente cosa stava facendo. Tra calci, pugni e qualche mossa speciale davvero scenografica, ci siamo divertiti moltissimo.

Il feeling da Dragon Ball è assolutamente presente, con tutte quelle particolarità che gli amanti dell’anime ben conoscono: onde energetiche, mosse devastanti visibili dallo spazio, urla poderose… c’è tutto quanto. Molto soddisfacente la possibilità di teletrasportarsi alle spalle del nemico, una mossa che useremo specialmente nelle partite iniziali perché permette di disorientare il nemico ma che ci lascia scoperti per qualche tempo, rendendola di fatto la classica mossa da noob ma che se sfruttata in modo intelligente, può spezzare una catena di colpi diretti al nostro personaggio. Siamo però pur sempre in presenza di un picchiaduro di Arc System Works e, sapendo usare i vari personaggi come si deve, c’è sempre la possibilità di giocare in modo tattico. L’abbiamo imparato a nostre spese sfidando uno degli sviluppatori, decisamente molto più esperto di noi. Il risultato è stata una sconfitta totale che è servita a rassicurare i fan del genere che non siamo in presenza di un button masher ma di un gioco che, se ci prendiamo la briga di apprendere, è fatto anche per i puristi.

Dragon Ball FighterZ è un ritorno alle origini di Dragon Ball, un picchiaduro forse più semplice di altri ma sicuramente immediato e divertente. Lo scopo di Arc Systems Works è palesemente quello di offrire qualcosa di un po’ diverso rispetto ai suoi soliti titoli, sfruttando l’enorme popolarità di Dragon Ball. Non che questo significhi un titolo creato col minimo sforzo, anzi è piuttosto palese che c’è stato un serio impegno per catturare l’essenza della creatura di Toriyama. Per ora non è chiaro quali saranno le modalità della versione finale, se ci sarà una sorta di campagna single player o perfino quale sarà il roster definitivo. Il titolo uscirà a inizio 2018 su Xbox One, Xbox One X, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro e PC e sarà localizzato in italiano. Per quanto riguarda il doppiaggio invece esso sarà in inglese o giapponese. Sfortunatamente non abbiamo avuto conferme sulle eventuali migliorie per PS4 Pro e One X, ma sicuramente ci sarà il supporto 4K e 60 FPS.

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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