Joypad si espande con una nuova categoria: The Board Games

E’ da un po’ di tempo che ci stavamo pensando: perché non ampliare le nostre discussioni, recensioni e News ad un’altra dimensione ludica?
Forse meno conosciuti (soprattutto dai più giovani), sicuramente molto meno praticati, ma che sono comunque i genitori dei videogiochi: i giochi di società.

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Con giochi di società, intendo giochi da tavolo, giochi di ruolo (classici o dal vivo), wargames, giochi all’esterno e molto altro.

In questa nuova rubrica, vorremmo presentarvi quello che conosciamo e magari farvi scoprire una passione che non sapevate di avere (ho detto magari).

Non sono un esperto e non conosco tutti i giochi, ma mi piace semplicemente giocare, passare un po’ di tempo con amici e divertirmi (tralascio l’aspetto sociologico, psicologico o non so cos’altro, visto che non è il mio campo).
Non sono neanche un fan di tutto ciò che esiste: ci sono alcuni giochi che – pur avendo vinto premi internazionali – non mi piacciono, perché non è il mio “stile”. Sono interessato a provare il titolo XYZ una volta e vedere come funziona, ma può benissimo succedere che poi finisce li. Al contrario, ce ne sono altri di cui mi sono appassionato e ora fanno parte della mia ludoteca privata, senza essere dei “best sellers”. Questione di gusti..

Mi sono però accorto, che molte persone non sono assolutamente a conoscenza della vastità di questo Universo e di quanti “prodotti” esistano oltre al Monopoly o al Risiko classici (niente contro questi titoli, ma è quello che si vede quando si va per negozi). Senza contare il fatto che, spesso, questi giochi sono messi nello stesso settore dei giocattoli per bimbi, bambole, ecc. La gente ha quindi tendenza a classificare i giochi di società come roba per bambini. Quando invece tento di spiegare cosa c’è oltre ai titoli proposti dai grandi magazzini, ecco che le persone rispondono “Ah, ma va? Non lo sapevo..” e cominciano magari ad interessarsi, chiedendo se una volta che ho tempo, non mi andrebbe di fargliene scorpire alcuni. Qualcuno si è appassionato, a qualcun altro non è interessato. Non c’è nessun problema in questo, fa parte del gioco, appunto..

Per il momento, vi do solo un assaggio e vediamo come procede.

Giochi all’esterno

Sperando che la meteo si stabilizzi un po’ sul soleggiato, potreste andare in un bel parco a farvi una bella grigliata e divertirvi a giocare a Kubb (date un’occhiata a questo sito: http://www.swisskubb.ch/) o a Mölkky (in italiano, non ho trovato nulla sul web. Accontetatevi allora del Wiki in francese). Sono due giochi scandinavi, che possono ricordare le nostre bocce, ma che si praticano con pezzi di legno.

Il Kubb, anche conosciuto come The Viking Game è un gioco di origine svedese:

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Il Mölkky, invece, è finladese:
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Presto aggiungeremo una “recensione” per questi due giochi, se vi interessa.

Giochi da tavolo

La strategia non è il vostro forte? La competizione non vi interessa? Perché non provare i giochi collaborativi? Ne esistono sempre di più..
Per presentarveli meglio, li ho suddivisi in collaborativi e semi-collaborativi:

Collaborativi

Nei giochi collaborativi, tutti i giocatori giocano contro il gioco. Esistono 2 tipologie di giochi collaborativi: io li chiamo scoperti e coperti. Lo stile di gioco tra le due tipologie necessita di strategie molto differenti.

Collaborativi “scoperti”

I giocatori possono vedere le carte, gli oggetti, ecc. di tutti i giocatori. Si sceglie una strategia comune discutendo e si può addirittura usare più personaggi per giocatore.

Horreur à Arkham (Arkham Horror: Il Richiamo di Cthulhu in italiano) che è il mio pupillo.

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Collaborativi “coperti”

I giocatori collaborano, ma non possono vedere gli oggetti degli altri compagni. Si sceglie una strategia comune, ma non si può mostrare la propria mano. Ciò significa che bisogna cercare di capire cosa hanno i compagni, per ottenere il migliori risultato e – ovviamente – non ostacolarsi. Come è facile intuire, un giocatore non potrà usare più personaggi.
Come esempio, posso citare Gears of War (il titolo vi dice qualcosa???)

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Semi-collaborativi

Nei giochi semi-collaborativi, un gruppo di giocatori giocano contro il cattivo, ma il cattivo può essere un altro giocatore ben definito o uno qualsiasi dei compagni che – in realtà – è un traditore.
Visto che, a dipendenza del gioco, la strategia è molto differente, ho provato a riassumere il meccanismo definendo due sotto-categorie, che ho chiamato Overlord e Traditore.

Overlord

Un gruppo di giocatori gioca contro un solo giocatore: l’Overlord. Questo Signore del Male userà le sue armi (carte evento, trappole, ecc.) per impedire agli eroi di vincere. Come esempi, posso citare Descent : Voyages dans les Ténèbres! (Seconde Edition) mentre in italiano dovrebbe essere Descent: Viaggi nelle tenebre e in inglese Descent : Journeys in the Dark (Second Edition)

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oppure Les Demeures de l’Épouvante (in italiano dovrebbe essere Le Case della Follia e in inglese Mansion of Madness).

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Traditore

In questo caso, tutti i giocatori sono contro il gioco, ma potrebbe (e ripeto potrebbe) esserci un traditore. Bisognerà fare quindi attenzione a cosa svelare durante la partita. Se giocate “a carte scoperte”, il traditore potrà sfruttare le informazioni a proprio vantaggio. Se invece decidete di non dire tutto, sarà più difficile coordinare le vostre azioni, la decisione è vostra.
Esempi:

Les Chevaliers de la Table Ronde (in italiano e in inglese dovrebbe essere Shadows Over Camelot)

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oppure Battlestar Galactica: The Board Game

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Per il momento è tutto, spero sia stato di vostro gradimento e… di avere spiegato bene.

Scritto da : Bizio

A Bizio piace Resident Evil :D

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