Anteprima : The Tomorrow Children

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Titolo interessante annunciato quest’estate durante il corso della Gamescom quest’estate, The Tomorrow Children è il nuovo progetto di Q-games dopo la creazione di Pixeljunk. Abbiamo avuto l’occasione di testare la versione alpha del titolo in questione, su Playstation 4 essendo un’esclusiva di questa piattaforma. La versione definitiva sarà probabilmente rilasciata nel corso del 2015, e saranno probabilmente sostanziose le aggiunte o le modifiche tecniche.

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The Tomorrow Children tratta di un mondo parallelo dove la terra che conosciamo viene trasformata in una landa desolata per causa di un esperimento fallito. In sostanza siamo in presenza di un mondo post apocalittico dai tratti “sovietici”, in cui prima del famigerato esperimento l’intero pianeta era sotto controllo di una Russia Assolutista. Poi il vuoto, in un millesimo di secondo tutta la vita organica è sparita piombando in un mondo vuoto, bianco e senza elementi naturali. the-tomorrow-children-2Gli esseri viventi sopravvissuti sono sotto forma di essere immateriali, radunati in una piccola cittadina composta da cloni con un corpo fisico che compie diverse attività per la sopravvivenza dell’umanità. Da questo punto in avanti subentra quindi il giocatore, chiamato a riportare prosperità e ristabilire l’ordine degli eventi naturali impersonando appunti questi “cloni” tuttofare dal quale si può scegliere una delle cinque classi disponibili : engineer, citizen, radio officer, combatant e miner (ognuna con chiaramente le proprie peculiarità). Dopo una breve premessa sui doveri del cittadino e sul futuro nelle mani del giocatore, si viene catapultati direttamente nel mondo vuoto e inanimato. In analogia con Mincraft, The Tomorrow Children non offre particolari tutorial (se non brevi spiegazioni) sui comandi di gioco. Effettivamente lo stile sandbox lascia immaginare a un crafting libero per apportare risorse alla comunità, in cui le varie missioni come i combattimenti, il trasporto, la raccolta e via dicendo sono svolte egregiamente a seconda della classe scelta. Insomma quest’ultima definisce il ruolo in cui ci si vuole immergere nella nuova società, impostato anche dal tipo di stile che maggiormente preferisce il giocatore, o a seconda della scelta del gruppo di amici con cui è possibile cimentarsi online (cosa che nell’alpha è stata praticamente impossibile). I combattimenti invece meritano un discorso à coté, fondamentali per recuperare risorse ma anche temibili nel perdere i progressi : in questo mondo vuoto la presenza di imponenti creature minacciano la prosperità della cittadina, ormai spesso al lastrico pervia delle risorse limitate. Tuttavia i combattimenti non sono l’unica attività disponibile, infatti nella cittadella sono disponibili diversi monitor che propongono delle attività da operaio tra cui l’estrazione di minerali su lontani isolotti, e via dicendo. Oppure la presenza di tapis roulant al fine di generare energia elettrica, risorsa anche quella fondamentale per la sopravvivenza del genere umano. Il tutto in uno stile grafico molto particolare, capace di trasmettere quella sensazione di vuoto e simil totalitaria, essendo la base della società totalmente distopica e particolare controllando i cloni simil marionette.

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Tra una cosa e l’altra, l’alfa di The Tomorrow Children pone quindi una buona base nel gameplay adottato seppur chiaramente non esente di parecchi problemi tecnici che non staremo ad elencare. L’intero engine e comparto grafico è comunque ben ispirato, e sarà sicuramente soggetto ad ulteriori migliorie. Tempo ce n’è effettivamente molto al fine di ben ottimizzare il codice, correggere e migliore quello che abbiamo testato, e soprattutto, evitare che la Playstation 4 prenda il volo non appena si entra nella cittadella di gioco.

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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