The Escapists 2

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The Escapists 2

Torna un titolo particolare uscito due anni fa, prodotto dal Team17 e sviluppato da Mouldy Toof Studios. The Escapists, da come si potrebbe intuire dal nome per chi conosce un po’ la lingua anglosassone, vuole trasportare il videogiocatore nell’azione di una fuga dalla prigione.

Questo tema è stato toccato molte volte da molte prospettive anche dal cinema di Hollywood, in particolare nel film: “Fuga da Alcatraz” con il grande Clint Eastwood che interpreta Frank Morris. Ricordiamoci che è una storia vera questa. Ma riuscirà mai un gioco a far rivivere un’esperienza così tanto storica e famosa? Purtroppo il primo capitolo non ha avuto un buon successo, ma nonostante questo gli sviluppatori non si sono persi di animo e hanno ritentato il successo con questa nuova versione.

Datemi un cucchiaio ed evaderò da un carcere

Se avete mai visto qualche documentario sulla fuga da Alcatraz dei fratelli Anglin e di Morris, riconoscerete subito il geniale gameplay che fa da collante a questo gioco. Privi di qualsiasi cosa, bisognerà escogitare nei minimi dettagli l’evasione, procurandosi semplici oggetti, facendo favori agli altri carcerati per recuperare qualche attrezzo utile, lavorare per guadagnare dei soldi o procurarsi degli utensili utili allo scopo.

Tutto questo facendo attenzione nell’essere presenti nelle varie aree della routine da carcerato. Ed è proprio qui che mi voglio soffermare un attimo. Per non far salire il fervore e il livello d’allerta alle guardie, bisognerà fare attenzione a spostarsi nelle varie zone del carcere. Saltare un pasto, un allenamento o non andare a lavorare, significherà un controllo maggiore da parte delle guardie verso di noi e la nostra cella.

Ogni carcere avrà a disposizione diverse via di fuga. Alcuni indizi ci verranno forniti all’interno tramite un telefono o osservando attentamente la vita settimanale all’interno della struttura. Ma attenzione, alcune soluzioni possono essere intraprese solamente da soli e altri con dei compagni di cella, che si traduce fisicamente con degli amici online o in co-op locale. Trovando con successo una via di fuga, si otterranno delle chiavi, che sbloccheranno sia oggetti unici per personalizzare i personaggi che nuovi livelli successivamente.

Il “crafting” farà da padrone in questo gioco, ma non solo. Per poter ottenere gli attrezzi giusti o migliori per scappare nel minor tempo possibile, bisognerà prestare attenzione alle statiche del nostro personaggio. Oltre alla salute, infatti, bisognerà studiare per aumentare l’intelligenza per accedere alla creazione degli oggetti più complessi, fare palestra per migliorare la forza e la forma fisica (dove di conseguenza miglioreranno il danno per i combattimenti e la perdita di energia e altro ancora).

Dammi una mano galeotto:

Come già descritto, in The Escapists 2 viene introdotto un multiplayer che incita maggiormente gli utenti a giocarlo con degli amici. Suddividersi i compiti, scavare un tunnel in più persone, combattere con maggior efficacia le guardie per procurarsi gli oggetti, aiuta di gran lunga la sua motivazione. Se poi si gioca nella stessa chat vocale l’adrenalina aumenta notevolmente e vi garantisco che le ore attaccati al vostro televisore passeranno molto velocemente. Ma ci sono anche altre modalità multiplayer online per sfidare gli amici, per scoprire chi è il fuggitivo migliore tra tutti.

In aggiunta alle mappe tradizionali, sono presenti alcune a scorrimento orizzontale. Un che ci è piaciuta in modo particolare è ambientata all’interno di un treno. Qui bisognerà correre contro il tempo, prima che il treno arrivi a destinazione, ed evadere da questi spazi molto stretti.

Conclusione:

The Escapists 2 coglie l’essenza di della storia della grande di fuga di Alcatraz, ripercorrendo appieno le tecniche e gli stratagemmi successi realmente nel 1962. Fatti che a distanza di quasi mezzo secolo vengono riproposti, grazie anche alle “recenti” e acclamate scoperte fatte dai famigliari Anglin, dove attestano che John e Clarence sono riusciti realmente a scappare e non ad affogare come affermerebbe FBI.

Ma basta parlare di storia, questa volta quelli della Mouldy Toof Studios sono riusciti a sviluppare e migliorare il loro prodotto, facendo intrattenere molto bene chi ci gioca. Se vi sentite dei galeotti o volete provare l’ebrezza di tentare la fuga da un carcere di massima sicurezza, questo “simulatore di vita” vi accontenterà sicuramente. Noi della redazioni ci siamo indubbiamente divertiti e lo consigliamo caldamente, specialmente se siete ben accompagnati in questa avventura. Ricordiamo che presto sarà disponibile anche la versione per Nintendo Switch, perciò se siete in possesso della nuova console della casa di Kyoto, non dovete preoccuparvi che presto sarà anche nelle vostre mani.

 

Ci piace

  • Meccaniche basate su una storia vera
  • co-op intelligente
  • Sandbox ben strutturato

Non ci piace

  • Alcune disconessioni in multiplayer
  • Alcune mappe sono ripetitive
5

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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