The Descendant

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The Descendant: Episodio 1

Negli scorsi anni uno studio è emerso dal mucchio per quanto riguarda le avventure interattive: TellTale Games. Ma questo non significa che non ci siano altre persone, là fuori, dotate di talento e inventiva. Oggi scopriremo che Gaming Corps è un altro studio da tenere attentamente sotto controllo. Perché? Beh, perché hanno appena pubblicato il primo episodio di The Descendant.

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La vita nel Vault

Tranquilli, le similitudini con Fallout terminano praticamente qua. In The Descendant, avventura punta e clicca ad episodi, il mondo è finito. Lo sfruttamento delle risorse, le carestie e una guerra nucleare totale hanno spazzato via l’umanità. Quello che nessuno si aspettava però non era la fine del mondo, ma il suo riinizio. In questa avventura impersoniamo Mia e Donnie. La prima è una delle due persone selezionate per prendersi cura dell’Ark-001, uno dei bunker a prova di catastrofe in cui sono criogenicamente conservati i Discendenti, persone accuratamente selezionate per proseguire la specie umana. Anche Donnie è uno dei janitors come Mia, ma la differenza è tutta temporale. Perché vedete, Mia viene risvegliata tre anni dopo la catastrofe a causa di un errore di malfunzionamento nelle macchine che tengono in vita il bunker mentre Donnie è stato risvegliato centinaia d’anni dopo, assieme a tutti gli altri. La storia di Mia si svolge quindi nel passato e seguiremo le sue vicende fino a scoprire cos’è successo all’Ark-001 mentre quella di Donnie è tutta incentrata sullo scoprire perché l’arca non si è risvegliata e cos’è successo ai suoi occupanti.

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Punta e clicca?

Strano che Gaming Corps abbia deciso per il punta e clicca invece di darci il controllo diretto dei personaggi. Muovendoci nelle varie zone, tutte in tre dimensioni, alla ricerca di oggetti e risolvendo piccoli puzzle, interagiremo solo con il puntatore del mouse. Non che io sia contrario a questo genere di controlli ma avrei preferito un sistema di controllo più simile ai giochi TellTale. Certo, visto che la struttura di The Descendant è praticamente uguale a quella dei creatori di Walking Dead e compagnia, un minimo di differenza andava introdotta. In The Descendant le nostre scelte influenzano, almeno credo, la visione che gli altri personaggi hanno di noi. Possiamo quindi mentire o essere sinceri, indorare la pillola o meno. Parlare di evoluzione nel rapporto con gli altri è difficile perché quello che recensiamo oggi non è che il primo episodio di cinque in totale. Ma la struttura di base è chiara. I puzzle sono sempre semplici che si tratti di collegare cavi, tubi o attivare sequenze di pulsanti. A volte è necessario raccogliere degli oggetti perlustrando gli ambienti ma non capiterà mai di essere bloccati. Gaming Corps ha preferito restare nel canone classico del genere senza innovare.

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Un ottimo inizio

The Descendant è realizzato con Unity e offre ambienti ben decorati e una grafica piacevole. Nessuno punta al fotorealismo ma almeno ci è stato risparmiato l’effetto fumetto a cui siamo abituati in altri giochi simili. Tecnicamente quindi questo gioco è più che soddisfacente pur non essendo troppo esigente in fatto di requisiti di sistema (gli sviluppatori raccomandano una GeForce di serie 500 per giocare!) quindi sul mio sistema decisamente OP non ci sono stati problemi.

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Il primo episodio si completa in poco meno di un’ora e ha saputo catturare la mia attenzione. Anzi, non vedo l’ora di sapere cosa succederà nel prossimo. Il che è moltissimo visto che spesso e volentieri giochi simili faticano a ingranare già dal primo episodio. L’unica pecca è che il gioco è solo in inglese, quindi dovrete palleggiarlo bene per capire tutto quanto. Se attivate i sottotitoli otterrete anche le descrizioni degli effetti (il famigerato closed captioning), cosa che trovo estremamente irritante. Piccolezze a parte, se vi piacciono i misteri sci-fi, non lasciatevi sfuggire questo titolo su Steam!

 

 
 

Ci piace

  • Solido primo episodio
  • Tecnicamente valido

Non ci piace

  • Corto
  • Closed caption
  • Solo in inglese
5.5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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