Samsung SSD 850 PRO

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Samsung SSD 850 PRO

Oggi abbiamo in serbo per voi una recensione del tutto inedita. Abbiamo parlato di molti tipi di hardware qui su Joypad in passato: cuffie, mouse, tastiere, beamer, eccetera ma mai di componentistica interna. Non abbiamo mai avuto l’occasione di trattare questo argomento fino ad oggi perché Samsung ha deciso di condividere con noi uno dei suoi dischi SSD più recenti. Lanciato durante l’estate scorsa, l’850 PRO è un disco V-NAND disponibile in formati da 128, 256,512,1024 e 2048 GB.

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La fine dei dischi

Gli SSD sono arrivati sul mercato da qualche tempo e sono decisamente qui per restare. Inizialmente poco affidabili e molto costosi hanno fatto passi da gigante in pochi anni fino ad arrivare ad oggi. Dischi leggerissimi, fisicamente robusti, poco affamati di energia e dalle prestazioni che eclissano i dischi rigidi tradizionali. Gli SSD non sono più solo interessanti nei laptop, tablet e altri dispositivi embedded ma sono sempre più golosi anche per PC fissi dedicati al gaming. Situazioni in cui un disco super veloce fa risparmiare parecchi secondi preziosi nei caricamenti e nello stream di asset dalla memoria d’archiviazione a quella di sistema e della GPU. Ma i benefici non si fermano certo qui.

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Essendo questo un test novità per noi e siccome Joypad non vuole fare test di pagine e pagine di bechmarks sintetici, ci concentreremo sull’utilizzo quotidiano di questo 850 PRO. Ma prima qualche dato tecnico, ok? Gli SSD della linea 850 PRO (noi abbiamo il modello da 512GB) sono di dimensioni ridotte visto che sono drive da 2.5 pollici (100 x 69,85 x 6,8 mm) leggerissimi (massimo 66 grammi per i modelli da 1 e 2 TB). Questa linea di modelli si collega al PC via interfaccia SATA 3.0 6Gbit/s. Se cercate quindi un modello M2 dovrete indirizzarvi, per esempio, verso la linea 950 PRO di Samsung. Questi 850 PRO possono sopravvivere a shock immensi (1500G mentre non sono operativi per 0.5 msec) e resistere a ottimi sbalzi di temperatura (da 0 a 70 gradi mentre sono operativi, da -40 a 84 da spenti). Tutto questo per dire che potete strapazzarli come e quanto vi pare. I due dati davvero interessanti, che sono poi quelli che ci fanno decidere per un SSD al posto di un disco tradizionale sono la velocità di lettura massima (sequenziale) di 550 MB/s e quella di scrittura massima, sempre sequenziale, di 520 MB/s. Tradotto in parole povere, potete copiare il classico file video (completamente legare) da un giga abbondante in poco più di due secondi netti. Significa anche che se ci installate il sistema operativo avrete un avvio del PC rapidissimo, un reale e tangibile miglioramento rispetto a soluzioni tradizionali.

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Prove di vita vissuta

Per testare questo 850 PRO abbiamo impiegato due sistemi. Il primo è stato collegare il disco tramite un adattatore SATA-USB 3.0 a Xbox One. Abbiamo quindi misurato i tempi di avvio di alcuni giochi sulla console, nella fattispecie The Witcher 3 (famoso per la sua lentezza nei caricamenti), Dirt Rally, Ori and the Blind Forest Definitive e Dying Light. Per prima cosa abbiamo lanciato i giochi dal disco interno della console e poi, dopo averli spostati sul disco SSD, abbiamo ricaricato le stesse partite con le stesse impostazioni. Cronometro alla mano, questi sono i risultati.

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Come detto un test di vita vissuta, senza stare a impazzire cercando di scoprire read/write rate vari. Come si vede dai dati, The Witcher 3 è il gioco che maggiormente beneficia del passaggio ad un disco SSD mentre Dirt Rally mostra i miglioramenti più modesti. Tuttavia i dati non mentono, il vantaggio c’è e si vede alla grande.
Passiamo ora ai test condotti su PC. Per prima cosa ho provato a fare delle copie di file di dimensione variabile e la velocità massima di scrittura si è attestata sui 480-490 MB/s. Il collo di bottiglia va verosimilmente cercato nel secondo disco a mia disposizione, un Samsung SSD 840 EVO. Copie di file nella stessa directory, sull’850 PRO hanno evidenziato una buona velocità anche se un po’ scostante. Momenti in cui il disco rimane sui 100-150 MB/s per poi schizzare repentinamente sulla soglia dei 500. Per quanto riguarda i giochi caricare una partita di Doom richiede 10 secondi su SSD mentre ne richiedeva 20 circa su disco tradizionale SATA 3.0, una diminuzione del 50% dei tempi di attesa!

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SSD o no?

Non aspettatevi di comprare un disco SSD, di installarci qualche gioco e avere vantaggi in termini di FPS, né su PC né tantomeno su console. Se volte migliorare la velocità di render sul vostro computer da gioco dovete investire in altra componentistica (CPU, GPU, eccetera). Il vantaggio degli SSD è ovviamente nella loro velocità di lettura e scrittura. I caricamenti sono più rapidi, si riducono gli effetti di streaming di dati nei giochi open world (pensate ad un MMO) e in generale se ci installate Windows avrete grandi vantaggi nell’apertura di app e programmi. Se state pianificando un nuovo PC da gaming investite in un bell’SSD! Volendo, visto i prezzi ancora elevati dei modelli da 1 e 2 TB, potete investire in un SSD da 256 o 512GB e poi affiancare un disco tradizionale SATA 3.0 per l’archiviazione di documenti e dati vari. Per quanto riguarda l’850 PRO è un buon disco con performances davvero di prim’ordine che non ci ha delusi né su console né su PC. Samsung crede molto in questo modello visto che offre 10 anni di garanzia (o 300 TB di scritture), alla faccia di quando si diceva che gli SSD hanno una vita breve!

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Ci piace

  • Velocità
  • Comodità
  • Robustezza

Non ci piace

  • Prezzo elevato

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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