Rogue One: A Star Wars Story

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Rogue One: A Star Wars Story

Star Wars allieterà i nostri inverni a cadenza annuale per il futuro prossimo. Con ancora due episodi ufficiali della saga principale e uno spinoff dedicato alla gioventù di Han Solo di guerre stellari da vedere ce ne sono parecchie. Ma prima di spingerci troppo avanti dobbiamo ancora dare uno sguardo al primo spinoff della saga, Rogue One. L’uscita della pellicola in DVD e Bluray ci sembra un’ottima scusa!

 

Anello di congiunzione

Vi siete mai chiesti chi cavolo li ha rubati i piani della Morte Nera, sfruttati da Luke Skywalker in Episodio IV? Beh, state per scoprirlo. In effetti la Morte Nera è il tema centrale attorno il quale gravita tutto il film. Galen Erso è un brillante ingegnere che per anni ha lavorato per l’Impero. Il progetto di un’arma in grado di distruggere interi pianeti è però troppo per lui e decide di fuggire portando con sé la moglie e la figlioletta Jyn. Ma non si rifiuta tanto facilmente un lavoro per Darth Vader.

Galen viene ritrovato, la moglie uccisa e Jyn si ritrova orfana, affidata alle cure di Saw Guerrera, un sanguinario capo di ribelli. Andiamo avanti veloce di qualche anno. Jyn è diventata una donna forte ed indipendente, in grado di badare a sé stessa ma non abbastanza da non finire prigioniera delle forze imperiali. Quando però viene salvata da Cassian Andor e dal droide K-2SO perché la ribellione ha delle informazioni sul destino di suo padre, Jyn si vedrà catapultata suo malgrado in una feroce battaglia contro i più alti gradi dell’Impero.

Retrò!

Rogue One è, ancor più di Episodio VII, particolarmente retrò. In effetti si respira un’aria da trilogia originale, dalla quale questo film pesca a mani basse per quanto riguarda il linguaggio visivo. Eroi sporchi e mal messi, velivoli ammaccati e gente resa dura e violenta da anni di dure lotte senza quartiere contro l’Impero. Ma gli anelli di congiunzione non si limitano agli scenari perché nel film ritorna il Genrale Tarkin, proprio l’uomo così centrale nel primo storico episodio di Guerre Stellari. Peter Cushing, l’uomo che interpretava Tarkin è deceduto però nel 1994. Il suo personaggio è quindi stato ricreato al computer, in una impressionante prova di forza della Industrial Light and Magic che però non riesce del tutto a convincere lo spettatore. A differenza della giovane Principessa Leia, che appare per pochissimi secondi nel film (anch’ella fatta al computer), la presenza di Tarkin è piuttosto importante nel film. Salta dunque all’occhio la sua sinteticità.

Per quanto riguarda la trama, non c’è nessun azzardo particolare (tranne sul finale). Jyn e compagni devono trovare i piani della Morte Nera e consegnarli ai ribelli a qualunque costo. In Rogue One scorgiamo nuovi pianeti e diamo uno sguardo al lato meno nobile (ma pur sempre eroico) della ribellione. Il film ci mette un po’ troppo tempo a ingranare la marcia sul serio ma poi, quando finalmente si tratta di mettere in scena sezioni spettacolari, non siamo delusi. Come spinoff è un esperimento riuscito, perché riesce con successo a infilarsi tra gli episodi III e IV senza particolari forzature.

La versione bluray, che abbiamo recensito, contiene due dischi. Il primo contiene il film mentre il secondo una nutrita collezione di extra. Tra approfondimenti dei vari personaggi, dietro le quinte e un intero capitolo dedicato alla creazione di Tarkin e Leia, sono un ottimo dessert dopo aver visto il film.

 

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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