ROG Strix Magnus

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ROG Strix Magnus

Non c’è più un limite alle necessità del gamer moderno. GPU potenti, processori con sempre più core, schede di cattura… ma una cosa tendiamo sempre a sottovalutare. Va bene la qualità visiva, il bitrate di trasmissione ma l’audio? L’audio è una componente fondamentale. E se siamo degli streamer, vogliamo che la nostra voce sia ad alta definizione proprio come le immagini.

Nel 2017 è ora di staccarsi dai microfoni integrati agli headset e dotarsi di qualcosa di meglio. E, se possibile, di RGB. Qualcosa tipo l’Asus ROG Strix Magnus.

Roba da streamer

Iniziamo col chiarire una cosa: se non avete serie necessità di registrare commenti audio sul computer, questo device non vi servirà a granché. Il Magnus è palesemente indirizzato ai power user, per tutta una serie di motivi che vedremo immediatamente assieme. Ma prima, le specifiche! Il Magnus contiene tre microfoni a condensatore da 14 mm configurabili in modo da avere tre diversi pattern di registrazione: unidirezionale, bidirezionale o omnidirezionale. La risposta in frequenza è dei canonici 20Hz – 20 kHz e la sensibilità è di -35 ± 3 db. Il device è dotato di illuminazione RGB Aura, una porta USB 2.0 per collegare altri device (come ad esempio delle cuffie), ha un’entrata AUX (per collegare una sorgente audio analogica) è un’uscita cuffie da usare come monitor. È anche dotato di due rotelle per regolare in modo indipendente l’uscita del monitor cuffie e la sensibilità del microfono. Per finire, è dotato di un aggancio per microfono e un adattatore standard per montarlo su qualsiasi asta o stand per microfoni.

Super accessoriato

I punti di forza del Magnus sono parecchi, se lo compariamo ad un microfono da headset oppure ad un qualsiasi altro microfono USB da studio mid range. Lasciamo pure da parte la componente RGB, sicuramente molto stilosa ma che per ora non ci interessa e lanciamoci nei veri vantaggi. Per cominciare, le tre modalità di registrazione. La scelta tra uni, bi o omnidirezionale è un enorme vantaggio. Per esempio se stiamo giocando da soli in una stanza silenziosa con periferiche silenziose, varrà la pena di puntare sulla modalità unidirezionale, che cattura la voce di chi sta direttamente davanti al microfono con un’ottima qualità e senza distorsioni. Se invece stiamo commentando una partita a due o registrando un talk show come il nostro The NAT, la modalità bidirezionale permette a due persone di stare sedute comodamente vicine e parlare in modo naturale, con la certezza che il microfono registrerà le voci di entrambi allo stesso livello. Per finire possiamo anche usare una modalità fatta per cancellare i rumori di mouse e tastiera che però, dobbiamo dirlo, non ci è piaciuta in modo particolare visto che rende la voce metallica e non elimina nemmeno in modo poi tanto accurato i rumori delle periferiche.

Chiunque abbia mai organizzato uno stream sa quanto l’audio sia importante. Quanto i livelli audio siano importanti. La maggior quantità di tempo perso nell’impostare uno stream viene perso, almeno da noi, nel calibrare ogni dettaglio. Da questo punto di vista il Magnus facilita enormemente le cose, grazie alla possibilità di regolare al volo il volume del microfono, senza dover agire sui controlli di Windows o del programma di stream (che sia XSplit, OBS o qualsiasi altro). Dal momento che il Magnus viene rilevato come scheda audio UBS dal PC, l’uscita cuffie del device riproduce quello che sentiremo nello stream e il volume indipendente d’uscita (ancora una volta, scollegato da Windows e programmi) permette di settare un volume per lo stream e poi regolare il nostro feedback senza complicazioni. Completano la dotazione anche due tasti rapidi per spegnere e accendere l’effetto RGB e per mutare il microfono.

Il Magnus viene venduto con tutto quello che serve per iniziare a streammare e anche per farlo fuori casa. Nella confezione troviamo anche un robusto astuccio che contiene cavi e microfono, in modo da evitare qualsiasi tipo di danneggiamento durante il trasporto.

Accendi le casse

Per una volta tanto, possiamo dimostrare in modo efficace il funzionamento di un prodotto. Non con delle cifre, dei benchmark o delle impressioni. Possiamo farvi sentire come suona il Magnus (a meno che non abbiate visto l’ultima puntata di The NAT, allora lo sapete già).

Cominciamo un una breve registrazione della modalità unidirezionale (cardioid).


La qualità della voce è davvero degna di nota, con una buona dinamica. Ci aspettavamo qualcosa di buono da Asus e decisamente non siamo rimasti delusi, specialmente perché abbiamo lasciato il microfono appoggiato alla scrivania e non l’abbiamo posizionato, come consuetudine per i microfoni, direttamente davanti alla bocca.

La seconda registrazione è in modalità bidirezionale (stereo). In questa modalità il Magnus usa tutte e tre le capsule per registrare la voce. Essendo la registrazione sostanzialmente stereo, è possibile avvertire delle differenze sui canali destro e sinistro, sia per quanto riguarda i livelli che per quanto riguarda l’audio registrato.

Questa modalità da un po’ più di respiro alla registrazione ma potenzialmente cattura più rumori che non vogliamo nello stream. Da usarsi con cautela oppure, come detto in precedenza, da due o addirittura tre persone contemporaneamente.

Per finire la modalità omnidirezionale ENC (Environmental Noise Cancelling). Il Magnus usa un piccolo microfono extra, posizionato sul retro per registare il rumore ambientale e cancellarlo dall’output finale.

Come potete sentire però il risultato non è dei migliori. Il rumore della tastiera e del mouse non viene cancellato del tutto (anche se, lo ammettiamo, viene ridotto di parecchio) ma la voce risulta robotica e per niente piacevole da ascoltare. La modalità ENC delude e delude piuttosto pesantemente. Per un prodotto creato proprio per lo streaming si tratta di una debolezza che non ci aspettavamo così pronunciata. Non è gravissimo ma certamente non possiamo che essere un filo delusi.

Per mettere questi risultati in prospettiva, vi proponiamo una clip registrata con il microfono integrato nelle cuffie LogitechG G433:

 

Conclusione

Il Magnus è decisamente interessante, posto che abbiate le necessità per un microfono del genere. Non è perfetto: il design lascia molto a desiderare, il cavo USB fornito è corto (1,5 metri) e fastidiosamente rigido e, volendo cercare il pelo nell’uovo, tutto il microfono è troppo leggero e potrebbe risultare un fastidio se usate un’asta microfono. Per il resto siamo molto soddisfatti, specialmente di tutti quegli extra, le regolazioni di cuffie e livello di microfono e la presa monitor per le cuffie. Gli effetti RGB sono carini e possono essere sincronizzati con quelle di strisce led e schede madre Aura ma la realtà è che non li vedremo, visto che raramente guarderemo direttamente verso il microfono! Il Magnus non può competere con un vero microfono da studio professionale ma non ne ha nemmeno la necessità. A meno che non sitate progettando uno streaming per le finali delle ESL, saprà soddisfare ampiamente i vostri bisogni. E ci mancherebbe altro, visto che si trova a partire da circa 230 CHF… Se il prezzo non è un problema, questo è l’unico microfono da streamer di cui avrete bisogno.

 

Ci piace

  • Qualità audio
  • Modalità due persone
  • Presa monitor + entrata AUX
  • Volume indipendente
  • Porta USB

Non ci piace

  • Prezzo elevato
  • Design
  • Cavo corto e scomodo
  • Leggero
  • Modalità ENC

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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