Portal Knights

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Portal Knights

Siamo nel 2017 e parlare di giochi che potrebbero essere dei degni antagonisti di Minecraft è qualcosa che sfiora l’assurdo, ma quando in redazione è arrivato un titolo da recensire come Portal Knights le cose sono cambiate. Minecraft fa la sua comparsa nel lontano 2009 e dal quel giorno una svariata serie di giochi “cubettosi” sono arrivati sul mercato videoludico ma nessuno di questi è riuscito a farsi notare, tutti rimasti nell’ombra del gigante di Mojang. Dopo aver debuttato nella sua versione Early Access su Steam ha lasciato subito il segno, cominciando a suscitare interesse negli appassionati del genere fino ad arrivare ad essere considerato un degno avversario di Minecraft.

Minecraft di sicuro detiene ancora il primo posto nella classifica della popolarità per quanto riguarda i giochi “sand-box” a “cubetti”. Negli ultimi anni questa fetta di mercato è rimasta silenziosa, niente era cambiato ma con l’arrivo di Portal Knights qualcosa si è mosso. Personalmente trovo il nuovo arrivato nettamente migliore al titolo della Mojang, sotto svariati aspetti. Fin dal suo primo debutto su Steam, Portak Knights ha mostrato la sua completezza, nonostante quasi tutti i titoli appartenenti a questo genere tendono sempre ad avere un unico punto di forza, tralasciando magari altri aspetti. In Portal Knights invece, abbiamo trovato molta attenzione in ogni aspetto del gioco cosa che rende tutto molto ben bilanciato.

 

Cominciamo dall’inizio

Il primo passo dopo aver avviato il gioco è la creazione del personaggio, anche se non ricca di dettagli o di possibilità è già un passo in più rispetto ai suoi simili, dove questo aspetto viene del tutto saltato o addirittura ridotto la creazione del personaggio solo qualche scelta “prefabbricata”. Oltre alle impostazioni per cambiare l’estetica del nostro personaggio potremmo scegliere tra una delle tre classi disponibili: guerriero, arciere e mago. La scelta della classe influenzerà molto di più il game-play rispetto alla versione BETA dove la differenza tra le classi si riduceva all’incremento delle statistiche in modo automatico. Ogni classe possiede diversi oggetti esclusivi, come armi e set di armature. Ogni classe avrà il proprio talent-tree con varie possibilità di scelta per differenziare lo stile di gioco. Per quanto riguarda i punti statistica, il gioco ci garantisce totale libertà nella distribuzione di essi. Le sei statistiche sono: costituzione, forza, agilità, destrezza, saggezza e intelligenza. Ognuna è legata ad un attributo ben preciso, per esempio aumentando la costituzione aumenteremmo i punti vita del nostro personaggio oppure agilità permetterà di muoversi più velocemente. Una precisazione da fare riguardo alla creazione del personaggio è che questi sono totalmente indipendenti dall’universo che andremmo a creare, in poche parole ci verrà sempre chiesto quale personaggio vogliamo scegliere prima di entrare in uno degli universi di gioco.

Parliamo degli universi di gioco, alla fine della creazione del vostro personaggio, dovrete appunto creare il vostro universo. Una volta scelto il nome, si passa alla sua grandezza, potremmo scegliere tra piccolo, medio e grande. Questo parametro influenza la dimensione effettiva di ogni singolo mondo presente nel nostro universo. Oltre 40 pianeti, tutti diversi uno dall’altro, ognuno con un suo ambiente che varia da deserto a foresta sino ad arrivare su mondi che ricordano il suolo lunare. Ogni pianeta si diversifica da un altro dalla sua composizione di base (praticamente il materiale con cui è costruito il livello: terriccio, pietra, carbone, ferro, etc.), la vegetazione (palme, alberi, cactus, etc.), le risorse primarie (cotone, seta, legno, etc.) e infine anche i mostri saranno diversi, aumenteranno di livello più avanzeremo nel gioco.

 

 

Parliamo degli universi di gioco, alla fine della creazione del vostro personaggio, dovrete appunto creare il vostro universo. Una volta scelto il nome, si passa alla sua grandezza, potremmo scegliere tra piccolo, medio e grande. Questo parametro influenza la dimensione effettiva di ogni singolo mondo presente nel nostro universo. Oltre 40 pianeti, tutti diversi uno dall’altro, ognuno con un suo ambiente che varia da deserto a foresta sino ad arrivare su mondi che ricordano il suolo lunare. Ogni pianeta si diversifica da un altro dalla sua composizione di base (praticamente il materiale con cui è costruito il livello: terriccio, pietra, carbone, ferro, etc.), la vegetazione (palme, alberi, cactus, etc.), le risorse primarie (cotone, seta, legno, etc.) e infine anche i mostri saranno diversi, aumenteranno di livello più avanzeremo nel gioco. Le informazioni base di ogni mondo vengono visualizzate nella sezione “mappa” dell’universo cliccando sul pianeta dopo averlo sbloccato. I vari mondi sono collegati tramite dei portali. Il nostro compito è proprio quello di trovarli ed attivarli (da qui deriva una parte del nome: Portal). Molti di essi essendo generati casualmente sono nascosti in caverne o alla fine dei dugeon. Questo vi spingerà ad avventurarvi tra i vari livelli in cerca di tesori o anche semplicemente per trovare il portale per il prossimo livello. Il fatto di dover viaggiare spesso tra un mondo e l’altro può essere un punto dolente per il titolo su console, i caricamenti tra i mondi non sono sempre rapidi, soprattutto se si decide di creare un universo grande, il problema non sussiste per la versione PC.

Per quanto riguarda il sistema di combattimento possiamo dire di essere completamente soddisfatti. Semplice e alquanto appagante, ci ricorda vagamente un po’ il sistema presente in titoli come Dark Souls, per farla semplice: schiva e colpisci. Nonostante il sistema di combattimento non porti nulla di innovativo a quelli già presenti è una componente molto importante nel gioco, dettaglio che lo rende molto più vivace rispetto ad un titolo come Minecraft. Infatti in Portal Knights troviamo dugeon da esplorare, boss da uccidere, quest da completare, quest mondiali e mondi segreti da sbloccare.

 

Crafting a 360 gradi!

Per ora abbiamo solo parlato di come Portal Knights offre un buon comparto GDR e un sistema di combattimento che non delude, ma non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un sand-box basato sul crafting in mondo formato da cubetti. Un gioco sotto ogni aspetto molto completo, ma quando arriviamo al tema “crafting e costruzione” è qui che Portal Knights ci mostra il meglio di sé. Svariati utensili di costruzione, armi e armature, un centinaio di oggetti diversi che variano dal materiale per la costruzione, ai semi per coltivare le risorse, oggetti cosmetici o d’arredamento, insomma avrete sempre qualcosa da fare o costruire. Vi troverete davanti ad una vastità di opzioni differenti, un fattore che forse al primo impatto può generare un po’ di confusione o smarrimento ma non appena avrete speso qualche ora sul gioco sarete già entrati in sintonia con il sistema di crafting. Coltivare grano e cotone, piantare alberi, andare a minare i livelli in profondità alla ricerca dei minerali e gemme più rari. Ma non è tutto qui, oltre a poter creare oggetti e costruire strutture maestose limitate solamente dalla fantasia del giocatore vi saranno parecchi dugeon da esplorare, tutti sparsi per i vari mondi, da quelli più facili a quelli zeppi di nemici sino ad arrivare ai Boss finali. Come ricompensa delle vostre avventure potrete trovare oggetti rari, materiali di costruzione, trofei che potrete sfoggiare nelle vostre case e dei pet (non combattenti) che vi accompagneranno nelle vostre avventure e per completare la lista, delle ricette che vi permetteranno di craftare oggetti speciali o cosmetiche per la vostra casa.

Ovviamente il titolo non è perfetto e sono presenti differenti difetti che si sentono soprattutto nel comparto tecnico del gioco. Qualche errorino o piccoli bug che spesso compromettono l’esperienza del giocatore. Il gioco è già stato “patchato” al DayOne e di sicuro sarà migliorato con il tempo grazie al suo successo. Per quanto riguarda il comparto sonoro, non abbiamo notato o riscontrato particolari problemi. Non vi è un doppiaggio perché i personaggi parlano come “Pingu” quindi non una lingua definita. e le musiche di sottofondo sono orecchiabili.

Multiplayer, gioie e dolori

Purtroppo non possiamo dire che esista un vero e proprio “multiplayer” ma ben si un’opzione che ci consente di invitare gli amici nei nostri universi. Quindi non esiste un universo pubblico in cui collegarsi, ma i singoli universi privati dei giocatori a cui potremmo accedere tramite invito fino ad un massimo di 4 amici. Nonostante questo una nota positiva, per quanto riguarda il multiplayer, è la possibilità di giocare in modalità schermo condiviso, una cosa che non molti giochi offrono.

 

 

Conclusione

Dopo aver speso più di un 100 di ore su Portal Knight, posso dire che sono entusiasta! Ci piace assai! Personalmente è come se hanno preso Minecraft e dopo averlo smussato un po’, gli hanno aggiunto un sacco di diverse componenti e dato un scopo per cui giocare. La semplice e pura costruzione senza nient’altro non era alla portata di tutti. Portal Knights si può considerare un titolo completo che ci offre: costruzione libera in un universo di cubetti, una serie di componenti GDR importanti ma semplici, un combat-system dinamico e divertente e universo vasto da esplorare e ricco di misteri da svelare. Praticamente non manca nulla.

 

Ci piace

  • Sistema di Crafting
  • Ambientazioni
  • Sandbox

Non ci piace

  • Multiplayer
5.25

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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