Patapon Remastered

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Patapon Remastered

Se eravate in possesso della mitica console portatile Playstation Portable, conosciuta maggiormente con l’acronimo PSP, sicuramente ricorderete con grande gioia Patapon, uno dei grandi titoli disponibili su questa piccola console. Sviluppato da Japan Studio e Pyramid era uscito a cavallo tra la fine del 2007 e il 2008, ricevendo ottimi voti dai critici, vincendo diversi premi e vendendo moltissime copie in tutto il mondo. Per celebrare il suo quasi 10° anniversario, Sony vuole riproporre questo capolavoro su Playstation 4, con una “remastered” che curerà il porting di questo grande titolo adatto non proprio a tutti.

Alla ricerca di Fineterra:

Abbiamo annunciato che il gioco non è proprio adatto a tutti, non per i suoi contenuti, ma bensì per le sue meccaniche di gioco. Infatti Patapon è un “Rhythm Game” di quelli tosti. Perciò se non amate il genere o non avete il “ritmo nel sangue” è meglio evitare, visto che il gioco vi metterà a dura prova. Ma torniamo a spiegare in cosa consiste Patapon.

I Patapon sono un piccolo popolo, guidato dall’Onnipotente. Ma durante l’ultima guerra vengono sconfitti dall’impero degli Zigoton. Fortunatamente viene salvato un tamburo da Hatapon (il portabandiera), che verrà donato ad un nuovo Onnipotente (noi), dove darà nuovamente vigore alle truppe e li condurrà alla ricerca di Fineterra per trovare quella “cosa”.

Il suon di ritmo:

Grazie ai tamburi, dove fin da subito se ne riceveranno due, si dovrà guidare, a colpi ben precisi, i canti dei Patapon. In questo modo si potrà ordinare alle truppe se avanzare in avanti, attaccare, difendere e altro ancora.

I suoni dei tamburi hanno un suono ben preciso che verrà tradotto dal popolo in comandi. Il primo, per esempio, è “Pata”, il secondo “Pon”. Con una battuta di 4/4, si dovrà combinare i tasti per fornire il comando da fargli eseguire. Per farci capire meglio se vogliamo far avanzare leggermente l’armata bisognerà suonare nell’ordine giusto la sequenza Pata Pata Pata Pon, che tradotto in tasti è  e . Anche se sembra molto banale, la difficoltà sta nel tenere il ritmo, anche perché una volta che avremmo suonato i tamburi nella “nostra” battuta, la successiva sarà cantata dai Patapon, mettendo temporaneamente il giocatore in “pausa”, per poi nuovamente suonare una nuova sequenza. Se si riuscirà ad arrivare ad una combo di 10 si potrà entrare in modalità “Fever”, infondendo maggiore coraggio al popolo e rendendoli quasi invincibili.

Combinare efficacemente l’avanzamento, attacco, difesa, ritirata, caricata o l’evocazione di un miracolo, diventerà fin da subito la chiave al successo nelle missioni, facendo acquisire in battaglia oggetti che serviranno per potenziare l’equipaggiamento dei Patapon o per crearne nuovi tipi di combattenti all’albero della vita.

L’accampamento:

Tra una battaglia e l’altra, si festeggeranno le vittorie (o si piangeranno le perdite) all’accampamento. Qui, oltre a fornire informazioni sulla missione successiva, si potrà risvegliare nell’albero della vita i guerrieri (armati di spada e scudo o di lancia), arcieri, cavalieri ecc..

Per la “resurrezione” saranno richiesti degli specifici oggetti, che potrebbero essere dei tipi di carne o pietre preziose, che a differenza del loro valore e rarità evocheranno combattenti più forti di quelli normali. Oltre i materiali vengono richiesti dei “Ka-ching” che è la “moneta” per la resurrezione, ottenibile durante le battaglie dopo aver sconfitto dei nemici.

Oltre all’albero della vita è possibile sbloccare anche dei minigiochi. Uno di questi è Ubo Bon, un albero in preda ad una tremenda orticaria, che grazie al suo amico Pan Pakapon (un trombettista) riesce a scrollarsi (sempre a suon di ritmo) i fastidiosi oggetti che verranno donati all’Onnipotente.

Per finire, oltre all’altare per controllare l’inventario, l’accampamento, unico luogo per salvare il gioco visto che non salva automaticamente, servirà per scegliere la missione successiva che può essere una battuta di caccia (per raccogliere cibo o oggetti speciali) o proseguire alla ricerca di Fineterra, dove si potrà successivamente scegliere la disposizione delle armate, gli equipaggiamenti o il miracolo per la missione.

Conclusione:

Patapon nella sua “semplicità” ha molti aspetti strategici molto importanti da tenere conto. La versione rimasterizzata per Playstation 4 cura molto bene il gameplay, anche se sinceramente ci ha fatto storcere molto il naso quando vengono mostrati i video non particolarmente “nitidi” per non dire pixellosi… Ci saremmo aspettati qualcosina di più da questa remastered, magari qualche contenuto speciale o video, invece è lo stesso gioco leggermente curato (visto che sono disegni) e portato di sana pianta su una next-gen. Ma visto il prezzo contenuto possiamo comunque chiudere un occhio su questo punto.

Se comunque amate la musica e in special modo i rhythm/god games, Patapon è un capolavoro che merita di essere giocato, che non sente per nessun motivo i suoi 10 anni sulle spalle.

Ci piace

  • Stile grafico
  • Gameplay strategico
  • Colonna sonora

Non ci piace

  • Video non curati
  • Nessuna nuova aggiunta
5.5

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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