Dirt 4

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Dirt 4

Dirt, negli anni, è diventata un punto di riferimento per gli amanti del rally videoludico. Iniziata col nome di Colin McRae Rally, è evoluta negli anni. Dopo Dirt 3 uscito nel 2011 e Dirt Rally uscito nel 2015 su PC e nel 2016 su console ora tocca a Dirt 4 tenere altro l’onore del rallyistico di Codemasters!

 

Squadra che vince…

Dirt 4 porta avanti la strada imboccata a tutta birra con Dirt Rally. Un ritorno alle origini, in cui il lato simulazione è assolutamente centrale nell’esperienza di gioco… giusto? Beh, in realtà Dirt 4 vuole accontentare tutti, proponendo al contempo un’esperienza simulativa ed arcade. Sin dalle prime fasi di gioco infatti ci viene chiesto se vogliamo la simulazione o l’arcade. Nel primo caso il modello di guida è raffinato e parecchio vario mentre nel secondo siamo di fronte ad un’esperienza molto più immediata e, in ultima analisi, facile da gestire. Fatta la nostra scelta, che possiamo comunque cambiare in qualsiasi momento nelle opzioni di gioco, possiamo iniziare la nostra carriera. Dirt 4 offre una lunga serie di gare raccolte sotto la sezione Carriera, in cui, come di consueto, dovremo scalare le classifiche mondiali, facendoci notare dalle case produttrici e dagli sponsor con le nostre prestazioni rallystiche. Inizialmente il gioco ci obbligherà a disputare una tappa e poi a seguire la scuola di rally chiamata Dirt Academy, in modo da assicurarci le competenze di base per poter gareggiare. In seguito dovremo partecipare ad alcune tappe del Rally tradizionale prima di sbloccare i Land Rush, il Rally Cross e gli Historic Rally. Semplice e senza complicazioni solo in apparenza. Dirt 4 permette infatti una gestione minuziosa della carriera, a partire dalla creazione di una squadra con personale scelto da noi (meccanici, ingegneri, PR, navigatori, osservatori…), marchio e sponsoring vari e strutture. Per quanto riguarda lo staff potremo ingaggiare persone che verranno pagate sia in crediti che in percentuale di vittorie, maggiori saranno le loro abilità e migliori saranno le condizioni della nostra vettura. Per quanto riguarda marchi e sponsor, mano a mano che ci faremo valere sui tracciati, otterremo offerte per piazzare degli sponsor sulla scocca delle nostre vetture in modo da guadagnare sia soldi che extra in base alle prestazioni. Per finire, le strutture. Dalla cassetta per gli attrezzi agli alloggi alla suite VIP. Ogni potenziamento migliora vari aspetti della squadra, che sia il morale o la possibilità di ottenere agganci extra per trovare vetture o sponsor. Una gestione quasi troppo avanzata, che trasforma questo lato di Dirt 4 più in un gestionale che in un gioco di corse!

Forse un salto!

Dirt 4, tralasciando la gestione del personale, è un gioco variato e divertente. Se da un lato il modello di guida arcade è assolutamente immediato e un distillato di divertimento rallystico, il modello di guida simulativo è ostico e senza pietà. L’auto risponde ad ogni nostro comando e reagisce realisticamente al manto stradale. Prendere una curva in malo modo, magari sullo sterrato bagnato e irregolare, significa finire molto male. Particolare attenzione andrà quindi data alla modifica dell’assetto prima di lanciarci in pista, modificando tutta una serie di parametri dell’auto. Un’impresa spesso non facile che potrà raffreddare l’entusiasmo dei casualoni ma che invece risulta essere molto intrigante e soddisfacente per i più esperti. Non che Dirt 4 sia assolutamente inaccessibile! Il gioco prevede una serie di aiuti che possono essere modificati mano a mano che prendiamo confidenza con auto e tracciati, in modo da aumentare gradualmente la difficoltà del gioco senza incappare in inutili frustrazioni.

Le ambientazioni di Dirt 4 non sono moltissime in quanto a varietà ma il gioco dispone di un asso nella manica: l’editor procedurale di tracciati. Codemasters ha pensato bene, al posto di inserire un numero di tracciati fisso un sistema di generazione. Particolarmente evidente nel gioco libero, questo sistema ci permette di scegliere un luogo (Australia, Svezia, Spagna, USA, Galles), lunghezza, difficoltà, orario del giorno e meteo. Il gioco si occuperà di generare una tappa che soddisfi i parametri che abbiamo selezionato. Un’idea affatto male ma che non è profonda come sembrava inizialmente. I tracciati si sono variati ma non possono rivaleggiare con piste create ad arte da dei level designer esperti.

Un filo piatto

Visivamente Dirt 4, da noi giocato su Xbox One, non ha certo stupito. Di buono ci sono i modelli delle vetture, realizzati con cura e con un sistema di danni realistico. Il titolo è fluidissimo, se non bloccato a 60 fps ma sempre in zona. Tuttavia le texture sono poco definite, gli ambienti non molto dettagliati e specialmente il pubblico, pilota e copilota e commissari di gara dall’aspetto veramente brutto. Insomma, visivamente non gridiamo certo al miracolo. Apprezziamo la presentazione costante, che di certo aiuta nella guida, ma visivamente Dirt 4 ha un aspetto semplicemente datato, specialmente rispetto ad altri titoli automobilistici recenti.

Rally per l’estate

Dirt 4 non è un capolavoro assoluto. Dalla sua ha una modalità carriera bella intensa, con parecchi dettagli in cui perderci. Assolutamente piacevole anche il modello di guida, sia in modalità arcade che simulativa. Visivamente invece non siamo del tutto convinti e il parco auto non è molto vasto, sebbene non si faccia mancare niente per ogni categoria di veicolo. Insomma, si tratta di un titolo che saprà placare la vostra sete di rally per l’estate ma che, se fosse uscito in autunno, si sarebbe perso tra tanti altri titoli.

 

Ci piace

  • Modello di guida
  • Editor tracciati
  • Carriera

Non ci piace

  • Graficamente piatto
  • Contenuti non sono tantissimi
4,5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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