Big Hero 6

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Big Hero 6

Una volta se dicevamo animazione digitale pensavamo direttamente a Pixar. Col passare degli anni molti studios di talento hanno fatto capolino, da BlueSky a DreamWorks Animation. Disney, che da sempre ha un rapporto privilegiato con Pixar ha anche aperto un suo studio chiamato Walt Disney Animation Studios. Dopo qualche incertezza, sono cominciate le produzioni di qualità e l’ultimo della serie è Big Hero 6, di cui andiamo a parlare oggi!

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Operatore sanitario personale

Hiro Hamada è un giovane ragazzo prodigio, dotato di un enorme talento tecnico e scientifico. L’unico modo che ha trovato per sfruttare il suo cervello è quello di costruire robot da combattimento per fare combattimenti illegali. BIG HERO 6Suo fratello Tadashi è convinto che stia sprecando il suo potenziale invischiandosi in attività del genere e decide di portarlo a visitare la sua scuola, il San Fransokyo Institute of Technology. Tadashi è anch’esso un giovane brillante, forse meno del fratello, ma comunque è stato in grado di entrare nella scuola tecnica più prestigiosa su piazza. Nel suo laboratorio ha costruito Baymax, un robot in grado di effettuare qualsiasi diagnosi medica e di curare il paziente. Si tratta del lavoro della sua vita, un progetto che potrebbe cambiare il mondo in meglio. Convinto della bontà della scuola, Hiro si fa in quattro e crea un progetto da presentare durante la fiera dei giovani talenti dell’istituto, al fine di essere ammesso alla scuola. La sua idea, dei minibot controllati via interfaccia neurale che possono costruire qualsiasi cosa, risulta essere l’idea vincente! Purtroppo una tragedia funesta la serata: un enorme incendio divampa all’interno del padiglione, strappando Tadashi ad Hiro. Distrutto per la morte del fratello, Hiro cercherà vendetta in compagnia di Baymax e degli amici del fratello Go Go Tamago, Honey Lemon, Wasabi e Fred.

BIG HERO 6

Marvel animato

Big Hero 6 ha un ingrato compito che è quello di seguire il successo sconvolgente di Frozen, campione d’incassi da record mondiale. Si tratta anche dell’adattamento di un fumetto Marvel, oramai di proprietà del colosso disneyano. Si tratta di un film interessante, sia per ambientazione che per premesse. Per cominciare la città fittizzia di San Fransokyo, evidente miscela di San Francisco e Toyko, ci propone un mashup di due culture che risulta davvero interessante osservare a schermo. Secondariamente, la premessa della straziante perdita famigliare permette alla storia di cambiare da tranquilla teenager story a qualcosa di un po’ più oscuro, in cui emozioni forti come volontà di farsi giustizia da soli, possono prendere il sopravvento. Hiro cercherà vendetta e sarà disposto a gettare al vento parte della sua umanità, se non fosse che gli amici del fratello e Baymax cercheranno di evitargli una brutta fine.

BIG HERO 6

Centrale il personaggio di Baymax, che odieremo o ameremo alla follia, senza nessuna possibilità di stare nel mezzo. Personalmente non mi sono innamorato di questo strano robot un po’ ingenuo alla Hodor ma fortissimo, specialmente una volta modificato per diventare una sorta di Iron Man. Ma intuisco molto bene il suo carisma e perché a molti altri piaccia da morire. Big Hero 6 muta faccia dunque da storia normale a superhero story nel corso di 97 minuti e offre un interessante mix di emozioni ed avventura, di tristezza ed super poteri. Di sicuro un film che piacerà ai più giovani amanti dei fumetti, lasciati in disparte dall’enorme popolarità di Elsa e compagni. Ciò che manca un po’, a mio avviso, è il secondo livello di lettura. Molti film d’animazione sono belli per tutti perché contengono cose che possono essere apprezzati sia da giovanissimi che da adulti, ma in questo Big Hero 6 troviamo solo un livello. Niente battute a doppio senso o situazioni che fanno ridere per motivi diversi. Non che sia un difetto, anzi è una precisa decisione. Io l’avrei preferito più ambiguo, ma sono solo i miei gusti personali. Big Hero 6 è comunque un buon film d’animazione e che sicuramente saprà gettare le basi per qualche sequel.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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